mercoledì 22 dicembre 2021

Auguri di Buon Natale!

 Cari spinningofili, anche per quest'anno siamo arrivati a Natale. Vi auguro buone feste e spero che il ciuchino vi consegni un sacco di bei regali, a tema pesca naturalmente.

Ci rileggiamo nel 2022.


Buon Natale e buon anno nuovo!

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Leggi gli ultimi articoli di Eroi dello Spinning!

mercoledì 15 dicembre 2021

Porticciolo che vai, inquinamento che trovi: brutta sorpresa domenicale

 Aimè torno a segnalare, con la tristezza nel cuore, un altra brutta sorpresa nelle acque delle mie zone. Affacciandomi sul mare, nella zona del porticciolo di Marina di Cecina, mi sono ritrovato ad assistere ad uno spettacolo poco piacevole per la vista e per l'olfatto. Credo che le foto sotto parlino da sole.

Una vasta chiazza oleosa in superficie

Ed ecco un particolare in un punto più a monte (rispetto alla corrente).

mercoledì 8 dicembre 2021

Auto assemblarsi un esca artificiale: un modo furbo per riciclare nello spinning

 Oggi parliamo di autocostruzione, anche se sarebbe meglio dire autoassemblaggio, visto il suggerimento che vi darò a breve. Alzi la mano chi non conosce i famigerati Rapala (o Vibrax) Minnow Spin? O magari quei cucchiaini che il nonno conservava gelosamente nella cassetta della pesca, fatti da una paletta, il corpo in metallo ed un pescetto in gomma a coprire l'ancoretta? Davvero non li conoscete? Siete proprio giovani sbarbatelli allora. Meno male che c'è il vostro Darth Waders a ricondurvi sulla retta via. Fate una ricerca sul web e cercateli, così avrete un idea molto più chiara di quello che fra poco vi suggerirò di fare. Non volete farlo? Mi arrendo. Guardate sotto.

Il minnow spin (sotto) ed il cucchiaino con tanto di pescetto

Qualche pescatore sgamato o qualche costruttore di lungo corso forse avrà già intuito quello che nelle prossime righe vi svelerò. Il suggerimento è semplice, forse banale, ma credo sinceramente che a qualcuno farà molto comodo riceverlo, così potrà destinare ad una nuova vita alcune vecchie esche consunte, rotte o trovate sulle rive del fiume, invece che accompagnarle gentilmente al bidone della spazzatura. Curiosi?

mercoledì 24 novembre 2021

Super battello anti inquinamento marino. Da Livorno in difesa del mare

 La cantieristica torna protagonista a Livorno, con il varo di una nave costruita appositamente per risolvere le problematiche di inquinamento marino.

Foto da ansa.it
(ANSA) - LIVORNO, 23 NOV - Tornano le costruzioni navali a Livorno dove ieri Lmn (Lavorazioni metalliche navali) ha varato la Ad Kronos, sofisticata imbarcazione da 20,8 metri dedicata alle emergenze ambientali, attrezzata per il recupero in mare di sostanze oleose e che verrà impiegata per operazioni antinquinamento in quanto in grado di gestire tutte le possibili emergenze derivanti da sversamenti di idrocarburi.

Ecco il link all'articolo.

A difesa del nostro disastrato mare, ben vengano questi mezzi navali atti a contenere e bonificare gli sversamenti da idrocarburi, un problema che con allarmante periodicità si ripresenta di fronte alle nostre coste. Alla fine, più il mare è pulito, più la nostra salute sarà difesa. E più pesci nuoteranno allegramente nelle salmastre acque, in attesa che le nostre esche gli nuotino di fronte agli occhi.

A mercoledì prossimo!

mercoledì 17 novembre 2021

Micro spigole ad ipersupermegaultra light spinning

 Anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano, recitava un illuminato libriccino pubblicato ormai diversi anni fa. E così anche le micro spigole, nella loro minima dimensione, fanno comunque tutto come le loro progenitrici più grandi, compreso attaccare i nostri artificiali. Pertanto il povero pescatore a spinning, magari lontano dalla pesca da molti giorni ed a digiuno di catture da qualche settimana, in tardo autunno come ad inizio inverno può trovare diletto in una pesca leggera leggera, poco impegnativa, ma comunque divertente da praticare, logicamente se effettuata con le adeguate attrezzature.

Mini spigole, grande passatempo
I periodi come l'attuale sono perfetti per questa pesca ultra light, cioè quando è arrivato il primo freddo, il mare è limpido, calmo e spira un sostenuto vento di terra che tiene lontani da riva (non sempre, in verità) i predatori più grandi. Le spigolette si mantengono a tiro della nostra canna anche in queste situazioni climatiche, soprattutto se le si cercano in ambito portuale o nell'immediatezza di una foce, sia nel tratto interno che in quello immediatamente esterno.

Anche l'orario non incide più di tanto sulla loro presenza, salvo la normale ciclicità dovuta agli spostamenti per la marea od alla presenza del foraggio di cui i piccoli branzini si nutrono. Ma state pur certi che se allungate la vostra pescata a qualcosa in più di una striminzita oretta, prima o poi il branco di piccoli pinnuti si paleserà di fronte ai vostri occhi e potrete passare un po' di tempo divertendovi.
Come?

mercoledì 10 novembre 2021

Artificiale costoso vs artificiale economico: chi vince?

 Nelle classiche discussioni da bar dei pescatori a spinning moderni spesso nasce la questione sulla validità delle esche più costose, soprattutto confrontandole con gli artificiali che costano poco, talvolta anche meno della metà del più blasonato artificiale a cui si ispirano. Ed il dibattito si accende quando entra in campo la considerazione economica: "perché spendere venti quando, spendendo dieci, ottengo il medesimo risultato!?". Ma il risultato è davvero il medesimo? Il detto "chi più spende meno spende" non è più valido? E giù con racconti di prove provate, di esperienze esperienziali, di sentito dire e di detti sentiti che tirano l'acqua al mulino di una tesi o dall'altra.

Ebbene, anche io ho le mie idee in proposito e mi piace ora condividerle con voi in questo post pensato in una settimana, anzi dieci giorni trascorsi con zero pesca.

Artificiali fantastici costano fantastiche somme
Per affrontare il discorso in modo serio e completo innanzitutto è opportuno analizzare quali sono le quattro caratteristiche fondamentali di un artificiale, ovvero: l'estetica, l'assemblaggio, il nuoto e la durevolezza. Parlando dalla prima caratteristica, cioè l'estetica, è quella che contribuisce maggiormente ad attirare lo sguardo del pescatore ed è la prima informazione del come un artificiale è stato costruito. I colori, le forme, le rifiniture ci possono dire subito se il prodotto è stato progettato e realizzato con metodologie al risparmio o, al contrario, non si è badato a spese.

L'altra caratteristica distintiva è l'assemblaggio delle componenti dell'esca, inteso nel senso delle modalità costruttive e dei materiali utilizzati. Questa è una caratteristica che non sempre è definibile a prima vista. Infatti se ci si può accorgere facilmente della qualità di alcune delle componenti, vedi ad esempio l'ancorotto, non si può dire lo stesso dell'armatura, della qualità della plastica nelle esche rigide, della gomma nelle morbide, ne della robustezza delle componenti che formano il complesso dell'artificiale.

mercoledì 3 novembre 2021

Un autunno salato, ma senza pepe

 Siamo ormai entrati ufficialmente in novembre il che vuol dire che l'autunno è ormai inoltrato, una stagione che è da sempre sinonimo di grande tristezza (per le ferie ormai lontane), ma di grande divertimento per il pescatore a spinning. Tranne per il sottoscritto, naturalmente. Purtroppo per me, questa prima metà d'autunno è stata caratterizzata da uno spinning marino piuttosto deludente. Complici le condizioni meteo stabili da settimane, con costante vento di terra, mare calmo, acqua limpida e cielo esclusivamente sereno, i nostri amici pinnuti di mare si sono tenuti ben lontano dall'aggredire le mie esche. Ed a giudicare dai musi lunghi degli altri spinningofili incontrati nei miei aperispinning serali, la sorte ha riservato svariati cappotti a molte altre persone.

Lo scorfano, un sicuro rifugio
E quindi, quando i serra, le spigole o magari qualche carangide, non si fanno vedere, cosa conviene fare per passare una piacevole seratina canna alla mano senza rimanere tristemente a bocca asciutta e delusi dalla mancanza di un po' di puzza di pesce nelle mani? Semplice, bisogna orientarsi su tecniche differenti e dalla connotazione più leggera.

Quindi largo ad ultra light spinning, a light rock fishing ed eging, tecniche assolutamente efficaci in un contesto meteorologico come quello di questo ultimo mese. E così per me è stato. Dopo qualche tentativo andato a vuoto nella ricerca di quei pesciolotti desaparecidos un po' più consistenti, prima di slogarmi definitivamente la spalla destra e dirigermi all'Ikea pe l'acquisto di un nuovo armadio da cappotti, ho dedicato le mie ore di libertà a queste tre impostazioni di pesca leggera, soprattutto nell'ultima decina di giorni di ottobre.

Risultati?

mercoledì 27 ottobre 2021

La "fatale" distrazione nella pesca

 Cari amici pescatori, con questo post voglio qui ricordarvi che qualche volta la distrazione in pesca ha esiti fatali (alieuticamente parlando naturalmente). E così, per chiarirvi il concetto e farvi edotti sulla necessità di rimanere al massimo concentrati durante tutte le fasi di pesca, vi voglio raccontare quel che mi successe una sera d'estate mentre mi trovavo a pescare tranquillamente nel mio solito fiume in centro città, facendo collezione delle solite ridicole (in termini dimensionali) catture.

Mentre ero intento nella mia serale sessione al cavedano lungo le rive del Bisenzio, con la coda dell’occhio vidi avvicinarsi, intente a praticare il salutare jogging pomeridiano, due giovani ed avvenenti fanciulle. Nonostante cercassi disperatamente di rimanere concentrato sui cari ciprinidi, alla fine, inutile dirlo, le due procaci giovincelle rapirono irrimediabilmente la mia attenzione.

Il tripudio di morbide forme sballonzolanti a stento contenute negli attillatissimi bodyni mi fece trasalire e le trasparenze della fine stoffa dovute al copioso sudore titillarono la testosteronica parte del mio essere che prese il sopravvento ed iniziò a farmi vagare con la fantasia su erotiche immagini saffiche chiaramente 🔞E ciò mi fece disinteressare completamente all’esca, la quale stava comunque continuando a lavorare grazie alla forte corrente presente nella buchetta a meno di tre metri dai miei piedi. Ebbene, la mia mente, preda di questi eroticissimi ed incontenibili pensieri, venne bruscamente risvegliata da uno strattone che mi tolse quasi la canna di mano.

mercoledì 20 ottobre 2021

Vi racconto un po' di estate in compagnia del pesce serra

 Dopo avervi raccontato un po' della mia estate da aperispinning al black bass, vi racconto anche un po' della mia estate tardo serale in compagnia del pesce serra, anche se, a dirla tutta, è stata più un estate in assenza del nostro amico pomatòmide. Ebbene si, l'estate 2021 non è stata sicuramente tra quelle da annoverare tra le più proficue per la sua pesca, perlomeno pescando a spinning. Anzi, spesso il nostro dentuto amico non si è proprio fatto vedere nonostante cercassi di invogliarlo con esche meravigliose e recuperi sfavillanti. Sicuramente un po' di colpa è da ascrivere al sottoscritto, ma il fatto che la sorte del cappotto è stata condivisa con decine di altri spinnigofili incontrati sugli scogli, mi fa pensare che sia stata proprio una annata particolarmente avara di catture.

Un serra al giorno leva il medico di torno

 Ma bando alle lamentele e parliamo delle pescate. Orario: quello solito. Mare: quello solito. Luogo: quello solito. Condizioni meteo: mai le solite... anzi no, sempre le solite. Forse la chiave degli scarsi successi è stata proprio questa. L'estate 2021 nella mia ridente cittadina è stata tra le più brutte ed anomale degli ultimi decenni. Luglio ha visto sempre protagonista il vento di Scirocco, con mare sempre in movimento e cielo quasi sempre velato. Agosto invece è stato il mese del maestrale e del libeccio, con pomeriggi sempre caratterizzati da una ventilazione piuttosto forte, con vento sempre oltre i dieci nodi. Di notte rarissimamente abbiamo assistito a venti di terra per inversione termica. Ed inoltre non è mai piovuto.

Quindi?

mercoledì 13 ottobre 2021

Il pensiero laterale nella pesca a spinning

 Il signor Luigi, che abita al decimo piano di un bel palazzo di Milano, ogni mattina deve uscire di casa per andare a lavorare. Esce sul pianerottolo, chiama l'ascensore come di consueto e bello sereno scende al piano terra. La sera, invece, al ritorno dall'ufficio, prende il medesimo ascensore e bello sereno si ferma al sesto piano, per poi percorrere gli ultimi quattro piani a piedi utilizzando le scale. Come mai farà tutti i santi giorni questa cosa? Curiosi? Leggete fino in fondo e capirete.

Credo che sia capitato più o meno a tutti di invitare un amico, magari digiuno della tecnica dello spinning, a fare una pescata in un posto conosciuto, quello dove andiamo più spesso e del quale conosciamo ogni anfratto e chiamiamo per nome ogni pesce presente. E poi, mentre cerchiamo di fare gli splendidi con catture mirabolanti perché sappiamo come pescare in quel luogo, l'amico verginello cattura il pesce più bello di giornata e noi... ce lo prendiamo nel domo. Come mai?

Che difficile rompicapo la pesca

Solita solfa quando si sente dire che quel tale ha pescato una spigolona, un luccione, un serrone, un bassone, un trotone, un qualsiasi pesciolone pescando con un attrezzatura ridicola ed utilizzando un esca astrusa per quel pesce e per quella situazione. Mentre noi, che seguiamo gli schemi canonici, quelli giusti, quelli che l'esperienza ci suggerisce di seguire, fatichiamo più del dovuto ad accumulare catture giganti. 

Culo? Cioè la classica fortuna del principiante? O c'è qualcosa di diverso da considerare?

Ecco la mia teoria

mercoledì 6 ottobre 2021

Vi racconto un po' di estate in compagnia del black bass

 Settembre ci è alle spalle da qualche giorno ormai e con esso l'estate, ma i ricordi delle mie fugaci pescate serali dedicate (spesso) al "boccalone" sono ancora ben presenti nella mia mente di pescatore a spinning. In effetti non posso proprio lamentarmi, visto che le catture non sono mancate e il mio divertimento è stato elevato, con qualche pesce davvero duro da convincere all'abboccata e per questo assolutamente godurioso per l'ego del pescatore (cioè il mio) al momento della sua cattura. Vi confido che le due esche alle quali mi sono affidato maggiormente e mi hanno regalato più catture sono state: xxxxyx e zxxyxz.

Infatti, come cantavano gli Elio e le Storie Tese, questa pesca è una sciarada... No, scherzo, se leggerete l'articolo e ve lo dirò.

Persico trota stanato con il l'esca xxxxyx
L'istituzione dell'ora legale permette al pescatore lavoratore di dedicarsi alla propria passione anche nelle giornate più dure della propria vita da ufficio perché il sole che tramonta molto tardi, con la sua luce ancora molto forte in cielo, accoglie lo spinningofilo moderno anche se il cartellino dell'uscita dal lavoro viene timbrato dopo le 19. Certo occorre avere a disposizione anche degli specchi d'acqua vicini, dove recarsi in tempi rapidi, sennò addio sogni di gloria. Ma fortunatamente il vostro eroe li ha e li sfrutta biecamente ad ogni occasione. Invidiosi?

Pazienza. Ve ne farete una ragione. Per inquadrare meglio le mie serate, vi dico che gli orari di pesca sono stati essenzialmente quelli prossimi al tramonto, cioè dalle 19.00 alle 21.00. Due ore circa nelle quali un pescatore a spinning cerca di giocarsi il tutto per tutto, puntando su un pugno di esche ed una singola canna perché diventerebbe troppo complicato e laborioso gestire troppa roba. Ed in 120 minuti, nei quali sono inclusi i viaggi di andata e ritorno, la vestizione e la svestizione, diventa molto più proficuo concentrarsi su poche cose, nelle quali però si ripone massima fiducia.

mercoledì 29 settembre 2021

Il fiume Tevere diventato nuovamente il "fogno" tevere...

 Purtroppo anche in questa estate 2021 non sono mancate le segnalazioni e gli episodi di gravi inquinamenti idrici, con tanto di morie di incolpevoli pesci. Una delle più eclatanti è accaduta in Agosto sul Biondo Tevere, che ormai sarà biondo forse solamente per l'eccessiva quantità di urina presente nel suo corso.

Foto da Corriere.it

(ANSA) - FIUMICINO, 29 AGO - Sono circa 6 i quintali di pesci morti rimossi questa mattina dalla darsena portuale di Fiumicino. Un intervento che riporta decoro nello specchio acqueo ma, purtroppo, ancora oggi sono visibili notevoli quantità di carcasse, miste a rifiuti e detriti, trascinate dal Tevere verso le due foci e che rischiano di finire anch'esse, in parte, sulla costa del litorale romano, come successo negli ultimi giorni, dopo i temporali recenti.

Un triste spettacolo. Anzi, per un pescatore una vera e propria tragedia, visto che tra di noi pescatori sportivi (soprattutto tra quelli dediti alla pesca con esche artificiali) si compiono notevoli sforzi per diffondere la buona abitudine del catch & release, proprio con il fine di preservare la ricchezza ittica delle nostre acque. Invece questi scempi azzerano anni di proseliti e di sforzi nel convincere molti pescatori a trattenere il pesce in modo intelligente e sostenibile.

mercoledì 22 settembre 2021

Le tre esche indispensabili per la spigola, senza le quali non uscirei nemmeno di casa

 Cari spinningofili, con il presente post vorrei inaugurare una serie di articoletti sulle esche indispensabili per pescare un determinato pesce, artificiali talmente indispensabili, insostituibili, incommensurabili che senza di loro non varrebbe manco la pena uscire di casa per andare a fare la propria pescata. Ebbene, nella maggior parte dei blog presenti sul web, scritti o filmati che siano, si leggono suggerimenti per almeno cinque o sei esche a pesce, alcuni si spingono addirittura verso i dieci artificiali indispensabili: io batterò tutti i record! Come il numero perfetto, come i moschettieri, come il voto che avevo a matematica, mi limiterò a soli tre, ripeto 3, esemplari per pesce, enunciandone la tipologia, la misura, il peso, più altre caratteristiche fondamentali, ma senza citare una marca od un modello specifico, così ognuno potrà ricercare l'esca perfetta senza essere troppo condizionato.

L'obiettivo è quello di dare un immediato suggerimento su quegli artificiali che in linea di massima a me hanno garantito negli anni un costante numero di catture e quindi hanno dimostrato una maggiore efficacia (anche se parlare di "garanzia di efficacia" nella pesca fa sorridere) e che potrebbero rappresentare, per un altro pescatore a digiuno di nozioni su un pesce in particolare, il pacchetto minimo indispensabile dal quale partire in un uscita di pesca verso quel determinato pesce, avendo comunque ottime chance di tornare a casa soddisfatto.

Esca giusta, risultato assicurato (forse...)
Partirò dalla mia amata spigola, anche perché ad inizio di questa estate ormai giunta al termine, tra la frega del persico trota, la frega dei cavedani, la frega dei clupeidi, la frega di qui, la frega di la, alla fine quello fregato sono stato io ed il branzino è stato quasi l'esclusivo obiettivo delle (rare) uscite di pesca effettuate in quei mesi di fine primavera. Però rimane sempre un bell'obiettivo, di quelli che toglie il sonno a centinaia di pescatori a spinning e che diventerà assoluto protagonista nei prossimi mesi, quelli che ci condurranno alla fine dell'anno. Quindi, anche in previsione di una piacevole moda spinning autunno/inverno dedicata alla regina, mi sembrava opportuno partire proprio da qui o meglio da lei. 

Bene, prendete il block-notes, una bella penna biro e segnatevi gli appunti.

mercoledì 15 settembre 2021

La pesca a spinning in notturna: le giuste dritte per fare una battuta di pesca in tranquillità

 Le giornate si stanno irrimediabilmente accorciando e nei prossimi mesi sempre più facilmente ci troveremo ad affrontare condizioni di penombra e buio nei nostri pomeriggi dedicati al nostro sport, senza dimenticare le famigerate albe considerate da sempre momenti ad alta probabilità di incontro con il mitologico "pesce della vita". E queste situazioni opposte, alba e tramonto, che cosa hanno in comune? Il non vederci una beneamata sega, naturalmente.
Di giorno, con la luce del sole, tutto è più facile, ma quando il cielo è nero come la pece e siamo immersi nell'oscurità tutto al contrario diventa molto complicato.
Al buio si fatica a riconoscere anche la fi..
Ecco perché nelle prossime righe mi cimenterò nel dare qualche consiglio ai neo pescatori a spinning, affinché questi momenti "oscuri" divengano più semplici da affrontare e le catture siano meno complicate da portare a termine.
Naturalmente la prima cosa da procurarsi è la luce, quindi l'oggetto assolutamente indispensabile per affrontare queste occasioni è rappresentato da una buona torcia. Evitate di affidarvi quindi alla comodità della app torcia del vostro smartphone, buona giusto per trovare il buco della serratura di casa nei rientri a notte fonda. Ed evitate anche il furto dal cassetto dei vostri nonni della classica ed immancabile pila, utilissima a trovare il bagno in quelle occasioni di emergenza in cui va via la luce di casa (sennò poveri nonni...).
Saremo in pesca ed in pesca non si scherza, quindi sarà necessario affidarsi ad oggetti appositamente studiati per la nostra passione.

E quindi la prima cosa da acquistare, se non posseduta, sarà appunto obbligatoria: una torcia frontale. Fortunatamente, tra i negozi fisici ed i negozi virtuali dedicati alla pesca, di articoli adeguati se ne trovano a centinaia, per tutti i gusti e per tutte le tasche. A parere mio, tanto per restringere il campo nella selezione, è opportuno che una buona torcia da pescatore possegga alcuni requisiti fondamentali:

mercoledì 8 settembre 2021

Obiettivo zero cappotti: cinque errori che compromettono una cattura

 In questo articoletto, della serie "obiettivo zero cappotti", voglio parlare di cinque errori che possono risultare determinanti ai fini di una mancata cattura e quindi di cinque accortezze che il pescatore deve sempre avere quando vuole evitare di tornare a casa per l'ennesima volta senza aver sentito la benché minima toccata. Alcuni suggerimenti potrebbero sembrare banali, ma nella realtà la consuetudine ci porta a sorvolare su determinate cose, tralasciando quei famosi dettagli che invece diventano fondamentali per la piena riuscita di qualsiasi attività nella quale si voglia avere successo.

Dando per scontato che la vostra battuta di pesca sia orientata alla cattura di un pesce effettivamente presente, problema che ho affrontato nel primo articolo di questa serie, entriamo nello specifico analizzando gli errori più gravi che un pescatore a spinning può commettere nell'approccio allo spot, durante l'azione di pesca ed addirittura prima della stessa.

Meno errori, più catture per noi
Sono consapevole che la lista degli errori che un pescatore rischia di commettere in pesca può essere potenzialmente molto lunga, addirittura infinita. Ma per semplificare il più possibile ho selezionato esclusivamente quei cinque sbagli che personalmente ritengo assolutamente fondamentali, cioè quelli che secondo la mia esperienza sono in assoluto i più influenti sul risultato negativo di una battuta di pesca.
Eliminati questi, le nostre chance di cattura subiranno un notevole incremento e questo ci permetterà di avvicinarci sempre di più all'agognato obiettivo di collezionare zero cappotti!
Eccovi l'elenco.

mercoledì 1 settembre 2021

Da oggi si riparte! Settembre è arrivato e si torna a parlare di pesca

 Eccoci tornati al pezzo! Agosto è ormai alle spalle, la vera estate è finita e l'autunno si avvicina sempre di più. Il che vuol dire che la pesca può tornare assoluta protagonista nelle nostre vite ed anche nelle chiacchiere. Così ripartirò nella scrittura a cadenza settimanale, il mercoledì come di consueto, dei miei soliti deliri sulla pesca a spinning o, per meglio dire, della più generale pesca con esche artificiali. Felici?

Bravi.

Arrivederci signorine in bikini
Dimenticatevi le passeggiate lungo la battigia alla ricerca del sedere perfetto a stento coperto dal classico costume brasiliano o della procace turista intenta ad abbronzarsi in topless: da oggi si torna a fare sul serio! Anche perché si apre una delle stagioni più propizie per la pesca.
Acqua dolce, acqua salata, predatori di mare e predatori di fiume sono tutti li nostalgici ad aspettarvi con trepidazione, nel caso durante i mesi di luglio ed agosto (come il sottoscritto, tranne sporadici aperispinning) non abbiate effettuato delle batture di pesca con la "BdP" maiuscola.

E nell'attesa del primo articolo serio sulla pesca a spinning, vi stimolo volentieri su un acceso dibattito da ambientalisti moderni: pole la medusa permettisi di pareggiare co' l'omo??

Anche quest'anno la questione è più che mai calda. Basta leggere le colonne dei quotidiani per capire che il problema è quanto mai serio, visto che sottrae spazio a temi banali come disoccupazione, sicurezza, sanità, Afghanistan ecc. ecc. Ad esempio il Tirreno lo affronta così:

mercoledì 4 agosto 2021

Aperispinning estivo! Immancabile appuntamento per il pescatore che vale

 Cari lettori, non sono scomparso. Non sono in vacanza, non sono a gozzovigliare, non sono a cazzeggiare (ma, anzi, lavoro più che mai) e quindi, per sopravvivere alla pressione lavorativa e salvare la mia sanità mentale, come gli altri anni mi dedico alle brevi uscite serali prima di cena, sfruttando le lunghe giornate che l'ora legale (che forse aboliranno... maledetti loro) ci permette di vivere appieno dedicandoci alle nostri passioni, come appunto la pesca. Quell'oretta o forse più d'aria, altrimenti detta: APERISPINNING.

Mi sembrava giusto palesarmi il primo mercoledì di Agosto con almeno un selfie effettuato con una cattura tra le tante, tanto per ricordarvi i lineamenti della mia brutta faccia.

Estate, voglia di black bass!

A Settembre poi ripartirà la programmazione settimanale. Ho già qualche idea in testa e qualche articoletto da buttare giù, tanto per continuare a parlare di pesca a spinning e passare cinque minuti in relax. Soprattutto io, scrivendo numerose bischerate, indipendentemente dal fatto che siano lette o meno. Il vero fine ultimo di questo blog non troppo serio dedicato alla pesca con esche artificiali.

Quindi, nell'attesa, rinnovo i miei auguri a voi pescatori eroi per una meravigliosa estate 2021.

Buona pesc... Buona estate!!!

mercoledì 21 luglio 2021

Il controllo delle acque di balneazione. Fonte ARPAT

 Ad Aprile di questo anno è stato pubblicato da ARPAT il "Controllo delle acque di balneazione, anno 2020", uno studio sulla qualità delle acque marine costiere toscane, con campionamenti effettuati da Maggio a Settembre del 2020.


Dal portale dell'Ente si legge che

La stagione balneare 2020 è stata caratterizzata, come negli ultimi anni, da una elevata qualità delle acque e da una ulteriore diminuzione dei casi di non conformità rispetto al 2019 e 2018. Su 1.455 controlli totali effettuati, il 91,9% è risultato conforme, solo 38 i non conformi (erano stati 47 nel 2019, 51 nel 2018. La qualità delle aree di balneazione nel 2020 si è mantenuta ad un livello “eccellente” con il 98,5% delle aree (271 su 275) ed il 99,7% dei km di costa controllati che si colloca in questa classe, confermando un miglioramento significativo sia rispetto al 2019, al 2018 ed al quadriennio precedente 2014-17 (93% delle aree).

 La notizia negativa è che invece i casi di inquinamento sono purtroppo aumentati. Le spiegazioni sono riportate sulla pubblicazione che vi invito a leggere, anche solo per avere una visione più precisa della situazione delle nostre acque, un indispensabile informazione per avere cura della nostra salute (soprattutto quando decidiamo di portare la famiglia al mare).

La pubblicazione è consultabile al link: Il controllo delle acque di balneazione

mercoledì 30 giugno 2021

Anche gli Eroi ogni tanto devono mollare. Buona estate!

Ebbene si, pandemia o no, l'estate è finalmente esplosa e con essa è arrivato il momento di prendersi un po' di pausa dalla solita routine (che però per me non vuol dire fare ferie). Pertanto, nei mesi clou di questa estate 2021, per mio insindacabile giudizio la programmazione settimanale di articoli pubblicati il mercoledì sera viene sospesa ad effetto immediato.

Ora è il momento di dedicare i propri occhi ad altre cose invece che utilizzarli per leggere le mie bischerate pubblicate sul web.

Meglio dedicare il proprio sguardo a panorami più interessanti
Se poi le morbide forme delle giovani pulzelle non saranno reperibili nelle immediate vicinanze, un buon libro od una rivista di pesca acquistata in edicola (manteniamo la buona abitudine di acquistare il cartaceo, mi raccomando) sono sempre un ottima soluzione per trovare un po' di relax sotto l'ombrellone e per evitare un sonoro pattone dalla propria moglie.

Nel frattempo potrete rileggere gli articoli già pubblicati sul blog, magari clikkando sull'etichetta di vostro interesse e cercando l'argomento che più vi incuriosisce.

Se poi maturerete qualche curiosità, non esitate a postare una domanda sotto l'articolo. Cercherò di rispondervi nel miglior modo possibile.

Ci rileggiamo a Settembre!

mercoledì 23 giugno 2021

Aperispinning salato: caro amico serra ci rincontriamo!

 Ebbene si, confesso di essere diventato un pescatore da aperitivo, nel senso vero del termine. Cioè pescate piuttosto brevi, quasi fugaci, tanto per "assaggiare" un po' di sana libertà in quell'orario perfettamente incastonato tra l'uscita dall'ufficio ed il rientro a casa per cena. Spesso partendo con un minimo di attrezzatura verso il lavoro, già dalla mattina, nella speranza che durante l'arco della giornata a nessuno faccia gola la canna in bella vista nell'abitacolo, visti i brutti tempi che stiamo vivendo.

E così, tanto per godermi un po' di scampoli salmastri di questo inizio estate (che purtroppo sembra non voler arrivare), mi sono diretto verso il mare alla ricerca del predatore marino estivo per antonomasia, cioè il famigerato pesce serra. Va detto che quest'anno non avevo avuto notizie di grandi catture, anzi. A dirla tutta la sua presenza è stata certa fino ai primi di Aprile (anche io ne ho catturati diversi), ma poi è scomparso letteralmente dai radar. E negli ultimi giorni (per non dire settimane) non si erano più registrate catture. Quindi non nutrivo grandi speranze. Ma...

Pesce serra con camicina elegante: mmmm numero uno!

Ogni tanto la Dea della Pesca guarda anche nella mia direzione ed all'arrivo sul posto ho notato subito che all'imboccatura del porticciolo qualcosa si muoveva. Non mangianze eclatanti, ma un po' di attività sembrava effettivamente esserci e per un pescatore il vedere anche solo un poco di movimento in acqua diventa un corroborante simile ad una famosa pillola azzurra. Così ho innescato un bel wtd ed ho iniziato a fare i primi lanci con grande speranza. Lancio e nulla. Lancio e nulla. Lancio e nulla. Lancio e... primo inseguimento. Lancio e nulla. Lancio e nulla. Lancio e... BLUOP! Il primo attacco dopo mesi. Ma ho giusto il tempo di sentire un minimo colpo assestato all'artificiale, poi nulla.

mercoledì 16 giugno 2021

Abbasso gli acquisti elettronici! Salviamo i negozi di pesca e le bischerate da pescatori

 Cari amici spinningofili, in questo post mi piacerebbe condividere con voi una paura che da un po' di tempo mi toglie il sonno: l'imminente totale ed assoluta chiusura dei negozi, col terrore per quelli specificamente dedicati alla pesca. Siamo sinceri, il cambio di abitudini di noi consumatori dovuto all'utilizzo sempre più spinto di internet, il dilagare del temibile morbo pigrizia, nonché la clamorosa spintina offerta dall'anno della pandemia, hanno allontanato molti consumatori dalle soglie dei negozi fisici per avvicinarli a quelle dei negozi virtuali, più comodi, più sicuri (lato contagio) e spesso più economici.

Piacevoli scene rubate che noi maschietti rischiamo di non vedere più
E così anche il negozio di pesca che avevo vicino casa nel Dicembre scorso si è dovuto arrendere alla crisi generale ed ha purtroppo chiuso definitivamente il bandone, benché il gestore si fosse impegnato a fondo, sacrificando le domeniche e le festività rosse (quindi la famiglia) per far funzionare l'attività al meglio. Con mia grande amarezza per lo sfortunato proprietario e mia somma tristezza per aver perso uno spacciatore di articoli di pesca sportiva a pochi passi dal mio portone.

Pensate sia una cosa bella?

mercoledì 9 giugno 2021

Pesca a spinning in fiume: piacevoli sorprese di primavera

 Quando il brutto tempo finalmente molla un po' la presa, le giornate si allungano e le temperature iniziano a salire con decisione, lo spinningofilo moderno sa perfettamente che scatta il fatidico momento della ricerca della spigola in ambito fluviale. La frega è ormai alle spalle ed i branchi di branzini tornano a cercare il giusto nutrimento per rifocillarsi dopo la fatica spesa nel copulare. Ed è pertanto il momento migliore per spendere il proprio tempo libero sulle rive dei fiumi, con giornate di pesca che possono risultare veramente divertenti, addirittura entusiasmanti se capitasse di imbattersi nelle prime svestite giovincelle in cerca dei primi raggi di sole.

Piacevoli incontri primaverili
Ma la spigola (e le giovani svestite giovincelle) non sono le uniche potenziali prede rintracciabili lungo il corso del fiume. Può infatti accadere di imbattersi negli amici cavedani, coabitanti dei tratti di fiume in cui si muovono le spigole e che in questi periodi possono davvero essere mostruosi (in senso dimensionale), visto che i ciprinidi più corpulenti sono impegnati nell'accumulare energia in vista della prossima frega. Non è raro infatti incannare i pezzi più belli proprio in questi mesi, magari utilizzando minnow o jerk specifici per la regina. E vi assicuro che sono incontri davvero divertenti.

Attenzione però: spigole, cavedani e svestite giovincelle non sono le uniche forme di vita a frequentare il basso corso dei nostri fiumi nell'inizio della primavera (perlomeno i meno inquinati). Con questa stagione arriva anche un altro famoso predatore, più sfuggente, più argentato, addirittura più intrigante da catturare: la cheppia!

mercoledì 2 giugno 2021

The incredible Dance's Eel

 Qualsiasi pescatore a spinning che si rispetti negli anni ha acquistato artificiali in numero eccedente la reale necessità, spinto da curiosità, da leggende sulle incredibili capacità bucative o da semplice collezionismo. E molto spesso alcune di queste esche arrivano in casa, vengono provate una sola volta (o addirittura mai) e poi vanno a fare cumulo in armadi, cassetti, cassapanche e soffitte dove potranno godere della perfetta stagionatura. Ma un pescatore a spinning che si rispetti offre anche sempre una seconda chance a tutto ciò che acquista. Perché alla fine gli artificiali sono come i vestiti: prima o poi ritornano di moda. E questa esca appartiene a pieno titolo a questa categoria, un artificiale vintage acquistato quando sembrava fosse l'arma definitiva e poi accantonato in un cassetto perché, come qualsiasi altra esca in commercio, esca definitiva non era. Però fidatevi, buca ancora.

The incredible Dance's Eel


A prima vista

Il blister non è certamente tra i più attraenti e da questo si intuisce subito l'età dell'articolo in questione, progettato dalla leggenda del bass fishing americano Bill Dance (leggendario anche per i bloopers, da vedere su YouTube assolutamente) che ci sorride felice dall'alto della confezione. L'effige del Dance's Eel è quella di uno spermatozoo farcito di anabolizzanti o di un girino radioattivo, lungo all'incirca 13 cm., dotato di una singola ancoretta e di una coda piatta lateralmente e molto lunga rispetto al corpo principale. Al tatto è un esca tutta morbida, anche la testa, e la gomma è di buona qualità, elastica e resistente al solito tempo. Le colorazioni principali (che ho visto ed usato nel tempo) sono tre: nero, giallo fluo e quella della foto, cioè un beige molto chiaro.

mercoledì 26 maggio 2021

I documentari di Discòveri Ciànnel. Specie Inutili del Mondo: l'esperto pescatore

In questo secondo appuntamento culturale, rimandiamo a questo link per la prima puntata, affronteremo l'annosa problematica che si presenta con svizzera puntualità ogni qualvolta un pescatore ha possibilità di dedicarsi alla propria passione alieutica: l'Esperto Pescatore.

Tale leggendaria figura compare nelle culture di molti paesi del mondo e se ne riscontra la presenza in varie epoche storiche, tanto da farci presupporre che la sua notoria voglia di rompere i coglioni a chicchessia risalga ad ere nelle quali l'uomo camminava ancora a quattro zampe, come ben illustrato nel saggio scritto dal Professor Forfiscìn Tivo Inkulen "Manifestazioni irritative dei testicoli maschili in attività alieutiche dal paleolitico ad oggi" (1972 - Edizioni Maiunagioja) .

L'esperto pescatore conosce sempre i posti migliori
L'ominide in questione può assumere varie forme ed età anagrafiche, è generalmente di sesso maschile, possiede ottime doti di mimetismo e conosce tattiche di agguato degne del miglior Rambo cinematografico (quello del primo film). Non esiste luogo, orario o stagione che possano garantire l'assenza dal luogo deputato alla battuta di pesca.

Il suo modus operandi è sempre il medesimo: mentre l'ignaro pescatore si trova beato ad effettuare il primo lancio, godendosi finalmente la libertà conquistata dopo estenuanti lotte familiari durate settimane (se non mesi), la nefasta figura si manifesta alle spalle, silenziosa e molesta, come un apparizione impossibile, esordendo malignamente con subdole domande simili a "Visto niente?".

mercoledì 19 maggio 2021

L'autocostruzione si conferma ancora una risorsa dello spinning: spigole fluviali tremate!

 Pochi giorni fa ho affrontato l'argomento relativo ai bei momenti di pesca (che può essere letto a questo link), cioè a quegli indimenticabili episodi che danno grande soddisfazione al pescatore e rimangono nel bagaglio dei godimenti raccolti nelle varie avventure vissute canna alla mano. Ebbene, visto che ormai è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho postato un report su un uscita di pesca, questa volta voglio parlare proprio di una serata trascorsa sul fiume, a fine Aprile scorso, dedicata alla ricerca dell'amata spigola.

Catturare una spigola è sempre un piacere

Chi mi legge sa che amo particolarmente questo pesce e spesso, nelle mie fugaci uscite, mi dedico proprio alla sua ricerca, ma confesso che nonostante abbia maturato negli anni (un minimo di) esperienza, non sempre riesco ad averne la meglio e qualche cappotto ancora mi tocca indossarlo.

Ed infatti l'aperispinning serale di un uggioso tardo pomeriggio di Aprile sembrava volgere proprio verso quel triste epilogo quando, con uno scatto d'orgoglio nato dalla volontà di rovesciare la situazione a me avversa, mi sono tolto dal volto la tipica espressione da tordo, mi sono guardato attorno con fare meno distratto, ho finalmente valutato con attenzione lo spot che stavo affrontando ed ho quindi deciso di puntare su un artificiale in particolare, un autocostruito che possedeva alcune caratteristiche peculiari alla situazione:

mercoledì 12 maggio 2021

Spinning allo scorfano 2.0: dal light rock all'hard rock!

 Sulla scia dell'articolo di due settimane fa dedicato all'importanza delle dimensioni (delle esche), riprendo in mano l'argomento del light rock fishing per riparlare di un nostro caro amico pinnuto dalle fattezze "un po' così", cioè non bello, ma un tipo, visto che possiede un suo innegabile fascino. Ed effettivamente in foto viene sempre molto bene: lo scorfano. Ne parlai specificamente in questo post proprio a lui dedicato scritto qualche anno fa, quando avevo conosciuto questa tecnica leggera da poco tempo, post nel quale diedi delle semplici indicazioni per riuscire a spuntarla nelle prime avventure con un pesce che lo spinning non aveva mai considerato prima. Tutti i consigli rimangono assolutamente validi, ma negli anni l'esperienza sul campo mi ha fatto ampliare gli orizzonti o per meglio dire, la dimensione delle esche.

Uno scorfano belloccio vittima di uno shad in gomma

Oltre ad i classici mini grub, mini creature e mini aggeggi vari, mi sono reso conto che il nostro amico scorfano è sensibile anche ad esche ben più consistenti e che dimensionalmente non accuserebbero complessi di inferiorità rispetto a gomme dedicate a pesci marini di stazza ben superiore, come spigole e pesci serra. Infatti il nostro piccolo predatore da agguato, forte della notevole dimensione della sua boccuccia, non si fa molte remore ad azzannare grub, shad ed esche similari di lunghezza ben superiore alle microscopiche gommine tipiche del light. Sempre che siano presentate nel modo corretto, naturalmente.

mercoledì 5 maggio 2021

Mi ricordo quella volta a pesca che... Lezioni di spinning con massima goduria.

 Nella vita di ogni pescatore che si rispetti si annoverano episodi che rimangono ben impressi nella memoria. Momenti di puro godimento che giustificano la passione sfrenata che nutriamo per questa disciplina. Non è detto che siano necessariamente ricordi legati a maestose catture, che comunque ai fini del godimento sono sicuramente insostituibili, ma anche semplicemente episodi di catture effettuate in momenti particolari, magari in contesti estremamente difficili oppure con esche ormai desuete, ma nelle quali si è creduto fino in fondo. Od anche... per mille altri motivi che ognuno di noi può ritenere importanti ai fini di una grande soddisfazione.

Un incontro con una pescatrice così sarebbe sicuramente soddisfacente

Ed il bello è che questi episodi diventeranno anche racconti da narrare in quelle occasioni conviviali vissute con gli altri pescatori, con gli amici e con i parenti più giovani (perché a quelli più anziani gli avrete già narrati abbastanza), naturalmente arricchiti dalla giusta enfasi e dalla necessaria verve.

Ad esempio, per me, una delle più grandi soddisfazioni di pesca l'ho provata quella sera che...

mercoledì 28 aprile 2021

Non esiste un esca artificiale abbastanza grande per un predatore: verità o mito?

 Ripensando ai miei inizi di pescatore a spinning, un pensiero che mi torna alla mente è quello del terribile dubbio sulla dimensione dei cucchiaini da acquistare dal negoziante di fiducia, perché ritenevo quegli aggeggi luccicanti sempre troppo grandi per le bocche dei pesci. "Come farà un luccio a mordere un Martin del 12 con tanto di fiocco rosso sull'ancoretta od un Mepps Aglia del n°3 con la paletta così lunga?" fu la domanda fatidica al momento dell'acquisto dei due articoli dopo ben due settimane di faticosi risparmi sulla paghetta. Infatti fui li lì per non farne di niente. E poi... capitolai (come migliaia di volte in seguito). Ma per lungo tempo rimasero i due soli artificiali un poco più grandicelli presenti nella mia scatolina, occupata essenzialmente da misure di artificiali piuttosto piccole che, riviste con l'esperienza maturata negli anni, sembrerebbero valide giusto per i pesci rossi vinti alla fiera nella boccia di vetro.

Fame o più voglia di qualcosa di buono?
Ormai mi sono fatto una precisa idea sull'evoluzione della vita del pescatore a spinning: prima fase, tutto gli sembrerà troppo grande per essere utilizzato con successo e punterà a roba talmente piccolina che per innescarla sarà necessario l'utilizzo della lente di ingrandimento; seconda fase, tutto al contrario gli sembrerà troppo piccolo e punterà a roba enorme peggio di una golosa pornostar in cerca del guinness dei primati; terza fase, la maturità, che equivale al collezionismo incontrollato di tutte le misure possibili immaginabili sul mercato, dal minuscolo al gigantesco. E finalmente il pescatore raggiungerà il giusto equilibrio interiore (ed il rosso in banca). 

mercoledì 21 aprile 2021

Mania Artificiale! Lo spinning che finalmente si affacciava alla ribalta.

In questo anno così triste caratterizzato dalla pandemia e da tutte le necessarie restrizioni, mi è venuto spontaneo ripensare al passato (ormai remoto), cioè a quando da studente avevo la fortuna di pescare ogni volta che mi pareva, con la sola difficoltà di organizzare lo studio in modo tale da non fare la figura del fesso all'interrogazione del giorno dopo.

La didascalia troneggiante sull'home page del famigerato portale

Nelle zone in cui abitavo di pescatori a spinning ce ne erano ben pochi in quegli anni. Ci si conosceva praticamente tutti, dal primo all'ultimo, trovandoci molto spesso a lanciare nei soliti posti, divenuti ormai luogo di un incidentale ritrovo settimanale. "Come va?... Oggi danno?... Quanti ne hai presi?... Si Muove qualcosa?... Sai, ho saputo che Tizio non ha preso nulla... Che Caio ne ha perso uno enorme... Sempronio ha catturato un randello..." e via discorrendo, ingannando il tempo a chiacchiere (e facendosi nel frattempo ingannare dai pesci).

mercoledì 14 aprile 2021

Attrezzature da SPIGOLA: canne, mulinelli e... quasi tutto il resto (parte II)

La scorsa settimana, in questo post, ho affrontato lo scabroso argomento "attrezzatura da spigola" concentrandomi sulle motivazioni che stanno alla base delle mie scelte personali e sulle quali un pescatore dovrebbe a sua volta basare le proprie elucubrazioni mentali (perché seghe non si può dire) inerenti la pesca a spinning dedicata al branzino. In questa seconda parte affronterò la questione in modo più specifico e dettagliato, così da soddisfare pienamente la curiosità dei lettori.

Finalmente fornirò le indicazioni vere e proprie, ovvero descriverò le caratteristiche specifiche delle canne e dei relativi mulinelli che utilizzo normalmente, cioè le accoppiate (o combo se si vuole fare i fighi) che secondo la mia esperienza si adattano maggiormente alle batture di pesca a spinning dedicate alla spigola. Per non farvi stare troppo sulle spine, opercolari o dorsali che siano (ah ah ah), vi anticipo essere essenzialmente rappresentate da tre combinazioni.

Torcia, buio, freddo e spigole
Prendete quindi carta, penna e calamaio e segnatevi tutto quanto.

Combo leggera

Nel mio parco canne non manca la combo dedicata alla pesca light, validissima in tutte quelle circostanze in cui la spigola è particolarmente selettiva o molto apatica. Tipica situazione che si può riscontrare nelle serate con acqua limpida e mare calmo, molto spesso in inverno, con temperature piuttosto basse e venti provenienti da terra.

mercoledì 7 aprile 2021

Attrezzature da SPIGOLA: canne, mulinelli e... quasi tutto il resto (parte I)

Fino ad oggi ho affrontato l'argomento branzino pubblicando essenzialmente suggerimenti sulle tecniche di pesca spesso abbinate a report di catture. Ora però siamo in Aprile e visto che la stagione della frega è ormai terminata e potremo tornare a pescarla in tutta serenità, in questo doppio articolo vorrei cimentarmi in qualcosa di più specifico, descrivendo quelle che ritengo siano le attrezzature migliori per affrontare la sfida della pesca a spinning con la spigola, sfuggente regina argentata dei nostri mari.

Ho scritto al plurale, cioè attrezzature, perché in uno spinning che si rispetti, per avere più chance di cattura, è necessario adattarsi a situazioni differenti, come la più blasonata pesca al black bass ci ha insegnato nel corso degli anni. Naturalmente non voglio affermare che, in assoluto, non si possa pescare efficacemente sempre e comunque con una singola attrezzatura all round, ma il poter mettere in campo differenti canne, con differenti azioni e potenze, indubbiamente ci permetterà di affrontare con più perizia le mutevoli condizioni meteo e le differenti zone di pesca, con conseguenti maggiori potenzialità in fatto di risultati.

La spigola in canale si pesca con l'artificiale

Se non conosceste assolutamente lo spinning al branzino, ma vorreste iniziare l'avventura, vi invito alla lettura del post che ho dedicato ad un primo approccio alla pesca della spigola, anche per avere una base di partenza utile a comprendere meglio quelle che saranno le indicazioni che darò di seguito.

mercoledì 31 marzo 2021

Aji fishing ovvero spinning leggero al SUGARELLO. Un primo approccio alla tecnica.

 Inverno, freddo, vento di terra e mare limpido, le migliori condizioni per stare a casa! Anzi, no. Andare a pesca! Si, perché come ho spiegato anche nel precedente post "tramontana pesce in tana", le occasioni per il pescatore assolutamente non si annullano, anzi. Basta semplicemente orientare il proprio interesse verso pesci che magari fino a ieri non si sarebbero mai considerati (a torto) attraenti. Uno di questi è il mitico trachurus trachurus, da tutti conosciuto con il più comune e simpatico nome di SUGARELLO.

E proprio in considerazione della possibilità di incontrarlo in questi gelidi periodi ho deciso di dedicargli questo post, indicando ai lettori alcuni suggerimenti per iniziare a pescare con le esche artificiali questo mitico carangide, tipico abitante del sotto costa italico e divertente antagonista per il pescatore che ama una tecnica a spinning molto leggera.

Sugarello
Un coloratissimo sugarello invernale
Ma non fidatevi del fatto che sia molto diffuso, sia di modeste dimensioni e spesso cacci in branco: riuscire a spuntarla con il sugarello è tutt'altro che semplice e le volte in cui potremmo andare completamente in bianco o peggio, potremmo avere attacchi ripetuti sull'esca senza finalizzare il nostro impegno con le catture, potrebbero essere più frequenti di quanto si sarebbe portati a pensare.

Ora bando alle ciance! Andiamo al nocciolo della questione.

Attrezzatura

Considerando le dimensioni minute del nostro amico, la combinazione canna-mulinello dovrà essere necessariamente orientata all'ultra light, per poter gestire esche molto piccole ed al contempo godere della lotta susseguente alla cattura. Quindi saranno perfette le canne studiate per il light rock fishing o per il trout area, con potenze di lancio da 3 grammi a massimo 7 grammi (da 5/16 a 1/4 d'oncia circa) con azione di punta e lunghezza intorno ai 7' (circa 210 centimetri), abbinate a mulinelli di taglia 1000 o massimo 2000 a bilanciare perfettamente il peso complessivo, caricati con trecciati molto fini (tipo 0,6 o 0,8), con un buon metro di fluorocarbon prima del moschettone.

lunedì 29 marzo 2021

Zona ROSSA: la pesca nel proprio comune è consentità

 Nuovo Governo, nuove ordinanze regionali, nuove disposizioni per la pesca in zona rossa. In realtà era già stata data la possibilità ai pescatori sportivi di praticare la pesca entro i confini comunali. Con l'ordinanza n°8 del 4 Marzo 2021 si conferma, almeno in Toscana, questa possibilità.

Nella prima zona rossa la pesca era assolutamente vietata


Infatti, a pagina 8 dell'ordinanza della Regione Toscana, sono riportate le seguenti indicazioni: "Disposizioni per l'attività di pesca sportiva e dilettantistica in zona rossa e arancione In zona rossa l’attività di pesca sportiva e dilettantistica può essere effettuata esclusivamente nel comune di residenza, domicilio o abitazione in forma individuale con obbligo di rientro nella medesima giornata presso l’abitazione abituale".

Pertanto possiamo andare a pescare tranquillamente. Però, mi raccomandando, facciamolo in modo responsabile, senza utilizzare la pesca come semplice scusa per fare raduni improvvisati tra amici o per provare l'ebbrezza di sfuggire alle regole in vigore. L'obiettivo del contenimento del contagio deve essere un priorità per ognuno di noi. C'è poco da fare i bischeri.

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In attesa del prossimo post leggi gli ultimi articoli "da pescatori"

mercoledì 24 marzo 2021

Tramontana, pesce in tana! Miti e leggende della pesca da sfatare

 Quando sul calendario si leggono i nomi dei mesi invernali, prima di uscire dal comodo tepore casalingo ed affrontare il destino canna alla mano, il buon pescatore si affaccia preventivamente alla finestra a valutare se soffia il vento ed infuria la bufera. E quando il vento gelido proviene dal nord, la prima cosa che si pianta nella testa del nostro eroe è il nefasto detto "tramontana, pesce in tana". Così chiude le tende, abbandona l'idea di epiche avventure ittiche ed inizia ad insidiare il lato femminile della coppia per capire se tale detto si possa concretizzare in altri modi altrettanto divertenti. Ottima alternativa.

Ma poiché quasi mai avrà la collaborazione del lato femminile nel far "intanare" il pesce, il buon pescatore potrà comunque gioire nell'apprendere che la possibilità di godere della pesca a spinning, anche sotto una sferzante tramontana, non è del tutto persa. Anzi, in alcune occasioni le condizioni atmosferiche appena descritte, cioè vento freddo dai quadranti nordici e mare calmo (parlo del mio lato occidentale della nostra penisola), potranno addirittura garantirci avventure di pesca molto divertenti, a patto di affrontarle con la giusta attrezzatura in mano e di viverle in particolar modo nelle ore serali, cioè da poco prima del tramonto a notte fonda.

Pesce serra con darter
Vento di terra, freddo, mare calmo... perfetto per i serra
Sono i momenti in cui vale la pena utilizzare il lato più leggero della nostra attrezzatura, scegliendo canne con potenze di lancio da 1/4 oz (7 grammi circa) od anche meno, con abbinati i giusti  mulinelli (ne parlerò dopo) ed i corretti trecciati di piccole dimensioni, utilissimi a lanciare lontano esche di pochi grammi di peso. In questo modo entreranno nel nostro range di cattura anche i pesci marini di taglie inferiori, uno su tutti il sugarello, uno dei più piccoli carangidi in circolazione, dotato comunque di un entusiasmante attacco sull'esca e capace di fughe molto divertenti se gestite con attrezzature leggere. Con il buio, sarà soprattutto lui il nostro principale antagonista.

mercoledì 17 marzo 2021

Autocostruzione: vale davvero la pena costruirsi gli artificiali? Vizi e virtù del fai da te.

 Eccoci arrivati ad un dilemma che coglie impreparate le menti di molti pescatori a spinning italici e non solo: autocostruire o non autocostruire? Un illuminato Shakespeare, a questa domanda, avrebbe potuto rispondere attraverso Amleto, ma noi poveri pescatori mortali rimaniamo sempre pencolanti nel dubbio, non sapendo come rispondere correttamente a tale fondamentale quesito. E così al bar, in pesca o sui social si accendono estenuanti dibattiti sull'opportunità o meno di intraprendere una carriera da costruttore di esche artificiali nella propria cantina, abbandonando definitivamente gli acquisti compulsivi di aggeggi belli e pronti nel negozio di fiducia, fisico o virtuale che sia.

Cavedano a lipless
Un bel cavedano vittima di un lipless autocostruito
Spesso il nocciolo della questione ricade sul risparmio. La grande maggioranza dei pescatori ritiene che costruirsi gli artificiali in casa sia una cosa economicamente conveniente. Molti si sono avvicinati al mondo "homemade" pensando di preservare il proprio portafogli. Il pensiero comune infatti è "perché spendere un sacco di euro al negozio quando posso costruirmi un sacco di esche in casa con pochissimi euro?". E così si prende la via della più vicina ferramenta e ci si porta a casa seghe, raspe, carta vetrata, vetrificanti, colle, resine, legno, aggrapanti, stucchi, indurenti, fildiferro, trapani,  punte, policarbonato, piombo. Per poi proseguire verso il vicino negozio di belle arti per comprare pennelli, colori acrilici, colori a smalto, diluenti, aeropenne... per poi visitare i negozi virtuali e compare occhietti, ancorette, ami, split ring, adesivi sparaflashosi e tutta un altra serie infinita di oggetti ed oggettini "indispensabili" per creare le nostre creaturine. 

Forse avrete già intuito che l'idea del risparmio collegata all'autocostruzione inizia a scricchiolare. Ed in effetti, da vecchio socio del club Black Bass & Co., vorrei definitivamente sfatare un mito: con l'autocostruzione non si risparmia!

mercoledì 10 marzo 2021

Spinning al LUCCIO: un primo approccio alla tecnica

 Cari lettori è giunto il momento di confrontarsi con la preda per antonomasia del pescatore a spinning d'acqua dolce: sua Maestà il Luccio. Ebbene si, anche io ho un debole per questo meraviglioso pesce dalla bocca dentuta, dalla livrea mimetica e dal corpo affusolato. Posso dire che sono diventato un pescatore a spinning proprio grazie a lui perché venni iniziato alla sua pesca da mio zio, quando ero ancora un bambino. Lui pescava a spinning già da tempo, mentre io ero ancora dedito alla canna fissa con galleggiante. Vedere la sua scatola piena di cucchiaini luccicanti fu per me una scoperta meravigliosa ed affascinante, quasi come l'aver trovato un forziere dei pirati pieno di splendenti dobloni. Le esche artificiali mi conquistarono immediatamente. Ed immediatamente mi conquistò questo predatore d'acqua dolce aggressivo e sfuggente, un formidabile ed enorme divoratore di esseri viventi nato solo per diffondere il terrore nei fiumi e nei laghi italiani (o almeno questa era la folle idea che avevo in testa da bimbo dotato di fantasia).

Il luccio in tutta la sua bellezza

Già solo osservando la foto sopra, con quell'inconfondibile silhouette idrodinamica, non si può che apprezzare la bellezza di questo pesce. E le prime catture effettuate con il cucchiaino, anche se di piccoli esemplari sotto i 50 centimetri, per un ragazzino abituato a salpe, castagnole, saraghetti, occhiatelle pescati con la pastella, sembrarono estenuanti combattimenti con mostri acquatici di dimensioni gigantesche. Certamente su tali sensazioni influirono anche le mie povere dotazioni del tempo, visto che utilizzavo un mulinello economico (che i cuscinetti a sfera non sapeva nemmeno cosa fossero) con in bobina un banale nylon 0,25 (rubato al nonno) abbinato ad una canna telescopica di 180 centimetri fatta in vetroresina, da 15 grammi di potenza, con anelli in plastica dura, che si piegava anche solo con il vento. Quanta ingenua follia e quanti bei ricordi mi tornano alla mente... 

Ma bando alle ciance. Volete effettuare la prima cattura a spinning di un esocide? Siete disperati perché non sapete come orientarvi in questo vasto universo e cercate un piccolo aiuto per fare vostra la tecnica di pesca al luccio? Fortunatamente per voi c'è l'eroico Darth Waders a soddisfare le vostre richieste.

Come ho fatto per altri pesci tipici dello spinning (in fondo all'articolo metterò i link) anche in questo post dedicato specificamente a coloro che non hanno mai tentato la sorte con sua maestà Esox Lucius, affronterò l'argomento pesca all'esocide partendo dall'attrezzatura, per arrivare poi alla tecnica vera e propria, sempre con l'intento di fornire le coordinate fondamentali per un primo approccio proficuo alla pesca del mitico luccio, naturalmente con le esche artificiali. Sia chiaro che per comprendere appieno i suggerimenti seguenti, benché semplici, occorrerà sapere già cosa sia la pesca a spinning e magari si stia già esercitando tale tecnica. Se così non fosse vi rimando alla lettura di questo post sulla pesca con esche artificiali che chiarirà i concetti di base. Inoltre, trattandosi di "primo approccio", i suggerimenti saranno validi soprattutto per coloro che intendono cimentarsi con il luccio da riva, quindi a piedi.