giovedì 10 settembre 2015

Estate lunga, estate calda, estate... "spigolosa". Lo spinning al branzino torna protagonista

Siamo arrivati alla fine di questa lunga estate che mi ha messo veramente a dura prova, sia per il caldo che per il lavoro, quest'ultimo anche più asfissiante del caldo. Quindi, come nella migliore tradizione dei nuovi schiavi moderni, tempo libero addio!
"E la pesca?", vi chiederete voi cari lettori. Addio anche a quella, naturalmente.

Ogni velleità di cattura sognata nei mesi invernali ed ogni sogno relativo a furibonde uscite diurne, notturne, mattutine, crepuscolari, si sono così disciolti come un ghiacciolo sotto il cocente sole di mezzogiorno. L'andazzo di questi mesi estivi è stato proprio questo. Naturalmente la colpa non è stata solo del lavoro, ma anche delle temperature estreme che hanno colpito la nostra penisola e che ad un uomo come il sottoscritto hanno tolto ogni volontà di sacrificio con canna alla mano. Sarà l'età...

E così il più mite Settembre è stato da me accolto con grande gaudio e tripudio ed ha risvegliato quelle voglie sopite che avevo momentaneamente accantonato. E la pesca è tornata finalmente protagonista!
Trovandomi al mare, l'obiettivo primario delle prime battute di pesca è stata proprio la regina del mare stesso, cioè la cara amica spigola, compagna di mille avventure (e protagonista di migliaia di sogni) di spinning salso.

Il "ragno", un classico pesce per lo spinning marino sotto costa 
Dopo approfondita e meticolosa verifica sugli orari dei picchi di marea quale condizione necessaria per una pesca fruttuosa, dato che le condizioni del tempo stabili da svariati giorni non facevano presupporre quel movimento marino necessario a smuovere i vari predatori, ho iniziato a programmare le prime uscite.