martedì 20 settembre 2016

Gary Yamamoto - Yamasenko

Dopo aver pubblicato un post specifico sull'utilizzo di questa particolare esca, mi sembrava giusto e corretto scrivere anche un post apposito per recensirla. In fin dei conti si tratta di una delle esche più famose per il bass fishing ed anche una delle più catturanti in assoluto, benché la sua forma lasci più di un dubbio sulla sua efficacia. Chi lo vede per la prima volta rimane sempre un po' interdetto e con un ronzio nella testa che suona come una domanda: "ma un aggeggio così, che sembra un pennarello moscio, potrà mai attirare un furbo pesciolone?". Certo che si. E così, ladies & gentlemen, ecco a voi lo Yamaseko o più semplicemente senko (ba'o dritto per gli amici).

Gary Yamamoto - Yamasenko

A prima vista

L'esca rientra nella categoria dei vermoni in gomma, sottocategoria stick bait, venduta in varie colorazioni e misure, dentro a confezioni piuttosto sobrie e prive di fronzoli, come del resto è l'esca in se. La trasparenza della busta permette di apprezzare l'integrità dei pezzi ed il colore effettivo del senko, che (per una scelta più accurata) vale la pena analizzare sempre alla luce del sole. Preso in mano, il vermone appare consistente, fabbricato in una gomma all'apparenza solida, ma comunque molto morbida.  Anche il peso specifico è piuttosto elevato, cosa che torna molto utile per una pesca senza utilizzo di piombature. Perde poco il colore e non si sciupa facilmente anche se tenuto fuori dalla busta originaria, ma è consigliabile tenercelo dentro per allungarne la vita.
Il prezzo è piuttosto salato, come del resto la composizione della gomma, attestandosi intorno agli €.10,00 a busta (spesso anche di più). E proprio per il sale presente nell'esca è consigliabile, prima di riporre le proprie plano, estrarre l'amo di innesco al fine di evitargli la prematura ruggine.
Sul portale della Gary Yamamoto è possibile verificare le dimensioni e le colorazioni disponibili, veramente molto numerose ed eterogenee.

Prede: Persico Trota (Black Bass), Trota, Spigola
Catture: Persico Trota

mercoledì 7 settembre 2016

Appena arriva settembre, il pescatore furbo non si arrende. Spinning al BLACK BASS col "ba'o dritto".

Estate finita, si torna in ufficio. Ormai i bei momenti passati sul mare a rimirare procaci giovincelle in succinti bikini sono solo un lontano (ma gustoso) ricordo. Quanti sogni, quanta immaginazione, quanto testosterone bruciato sotto il sole cocente di Agosto. Ma ora arriverà l'autunno e tutto questo non ci sarà più. Triste, eh?!? Macché! Su con la vita. Abbiamo ancora la pesca!
Settembre, Ottobre e Novembre sono da sempre momenti magici per pescare, sia che si parli di mare, sia che si parli di laghi, fiumi o torrenti. L'attività del pesce si rialza in vista dell'inverno, con giornate che possono rivelarsi epiche per catture e combattimenti. Smettete quindi di versare lacrime per l'addio alle natiche in perizoma e brandite nuovamente le vostre canne.
Guardatele bene... Ora basta e pensiamo alla pesca a spinning!
Come avevo promesso nell'ultimo mio post, parlerò della pesca al black bass con l'utilizzo di una specifica esca in gomma: il famigerato "ba'o dritto". Ebbene si, quel vermone in gomma lungo e cicciottello bello dritto, senza fronzoli pendolanti o codine frullanti. La classica esca che per un neofita dello spinning rappresenterebbe sicuramente l'ultima scelta possibile in un negozio di pesca che avesse in alternativa due "plughi", un cucchiaino arrugginito e un pescacciatore di fine secolo scorso... Grave, gravissimo errore.
Come ho avuto modo di apprezzare negli anni, questo tipo di vermone è invece una delle migliori esche progettate per la pesca al black bass e se usato con perizia può risultare veramente micidiale e può diventare determinante nello stanare quei bestioni che altri tipi di artificiali ultra blasonati farebbero solo sbadigliare di noia. Ma andiamo per ordine.