mercoledì 7 settembre 2016

Appena arriva settembre, il pescatore furbo non si arrende. Spinning al BLACK BASS col "ba'o dritto".

Estate finita, si torna in ufficio. Ormai i bei momenti passati sul mare a rimirare procaci giovincelle in succinti bikini sono solo un lontano (ma gustoso) ricordo. Quanti sogni, quanta immaginazione, quanto testosterone bruciato sotto il sole cocente di Agosto. Ma ora arriverà l'autunno e tutto questo non ci sarà più. Triste, eh?!? Macché! Su con la vita. Abbiamo ancora la pesca!
Settembre, Ottobre e Novembre sono da sempre momenti magici per pescare, sia che si parli di mare, sia che si parli di laghi, fiumi o torrenti. L'attività del pesce si rialza in vista dell'inverno, con giornate che possono rivelarsi epiche per catture e combattimenti. Smettete quindi di versare lacrime per l'addio alle natiche in perizoma e brandite nuovamente le vostre canne.
Guardatele bene... Ora basta e pensiamo alla pesca a spinning!
Come avevo promesso nell'ultimo mio post, parlerò della pesca al black bass con l'utilizzo di una specifica esca in gomma: il famigerato "ba'o dritto". Ebbene si, quel vermone in gomma lungo e cicciottello bello dritto, senza fronzoli pendolanti o codine frullanti. La classica esca che per un neofita dello spinning rappresenterebbe sicuramente l'ultima scelta possibile in un negozio di pesca che avesse in alternativa due "plughi", un cucchiaino arrugginito e un pescacciatore di fine secolo scorso... Grave, gravissimo errore.
Come ho avuto modo di apprezzare negli anni, questo tipo di vermone è invece una delle migliori esche progettate per la pesca al black bass e se usato con perizia può risultare veramente micidiale e può diventare determinante nello stanare quei bestioni che altri tipi di artificiali ultra blasonati farebbero solo sbadigliare di noia. Ma andiamo per ordine.
Nato dall'idea di Gary Yamamoto, noto pescatore e produttore di esche a livello mondiale, il rappresentante più famoso di questa tipologia di esca in gomma è indubbiamente il Senko,  diventato ormai una pietra miliare della pesca al black bass. Ma sulla scia delle migliaia di catture effettuate, oggi è possibile trovare interessanti alternative all'originale con una vasta possibilità di scelta tra forme (comunque sempre più o meno identiche), lunghezza, spessore, colore, consistenza e aromatizzazione. Insomma, il ba'o dritto che farà al caso vostro sarà sicuramente li ad attendervi. Basta essere convinti dell'acquisto e soprattutto del suo utilizzo, anche se l'amore per questo particolare artificiale può non scattare a prima vista.
Il Senko nelle sue classiche colorazioni
Per i pochi spinningofili che non hanno idea di cosa sia, ecco sopra l'immagine del protagonista.

Come mai un aggeggio lungo, morbido e colorato attrae così tanto il persico trota? Quali fantasie potrà mai stimolare nella testa del pesce? Okay, è vero, assomiglia ad un dildo. Ma mica abboccano solo black bass femmine!
E le vibrazioni??? Ma non ci sono tutte quelle esche frullanti come gli spinnerbait, quegli artificiali casinisti come i popper od i buzzbait, i jerkoni rumorosi come maracas perché farciti di rattle peggio di un tacchino il giorno del ringraziamento, insomma tutte quelle esche che proprio per le loro caratteristiche "casiniste" attirano così tanto i pesci?
Invece questi senko non hanno nulla, nemmeno uno striminzito gonnellino a fare un po' di movimento...  Come possono piacere al pesce?!
Tutti dubbi più che leciti. Eppure funzionano. Eccome se funzionano.

Difficile dare una singola motivazione definitiva, visto che il pesce è muto ed il linguaggio dei segni è impraticabile con le pinne, perciò è impossibile fare domande al diretto interessato, ma rimane il dato di fatto che le catture difficilmente mancano. Forse perché la forma è molto simile ad un reale lombrico (questo sicuramente aiuta) o forse per la mancanza di orpelli e la morbidezza che ne rendono il nuoto sinuoso oppure perché non emette alcuna vibrazione dissonante o magari si presta a vari inneschi e molti recuperi e lo si può utilizzare nelle situazioni più intricate con buona probabilità di non addobbare il fondale. Insomma queste sono tutte caratteristiche che nel loro complesso influiscono in modo positivo sul suo utilizzo e quindi anche sulle nostre possibilità di cattura.
Un discreto black bass vittima di un senko
Fatte queste doverose premesse introduttive, passiamo ad analizzare più approfonditamente la pesca al persico trota con questo particolare vermone. E come mai in settembre? Ma con l'estate non sarebbe stato meglio dedicarsi al mare e poi scrivere qualcosa sui serra? Chiederete voi con la giusta curiosità. E' vero, ma alla fine le uniche due volte (due di numero) che sono andato in riva al mare, ho dovuto fare i conti con un numero irragionevole di esperti pescatori da farmi venire una scrotofagite giramentosa acuta di tale portata da costringermi al rifugio verso lidi più tranquilli e solitari.

Come avevo narrato nel precedente post, lo scenario che ho affrontato in queste tranquille pescate è stato il tramonto o comunque il tardo pomeriggio estivo, intendendo quelle due ore che si riescono a far incastrare perfettamente tra un rilassato pomeriggio al mare con la gentile signora (che così non si incavola) ed una romantica cenetta all'imbrunire con la medesima (così da avere un credito anche per il giorno successivo). Tutti felici, tutti contenti. La scelta dell'orario l'ho ben descritta nel medesimo scritto, quindi se siete curiosi, andate a rileggerla.
Un bel persico trota catturato con il vermone

GLI INNESCHI

Una delle peculiarità del baco dritto è la possibilità di prestarsi a tutti i tipi di innesco possibili, dal classico texas al più raffinato wacky, passando da ogni idea bislacca o al contrario canonica che si possa pensare. Grazie alla sua conformazione, lo yamasenko (da ora in poi lo chiamerò senko così per comodità, ma non solo intendendo specificamente il prodotto della Gary Yamamoto) lavorerà sempre perfettamente in acqua, assumendo movimenti sinuosi e molto adescanti. Logicamente se saputo manovrare adeguatamente.
E come avevo anticipato poco sopra, la sua forma affusolata, priva di "ingombri" o protuberanze strane, vi permetterà di affrontare (con ami offset correttamente inseriti nella gomma) quasi ogni ambiente di pesca, anche i più intrigati possibili. Il rischio di incaglio sarà molto basso, mentre la possibilità di lanciarlo tra canne, i rami e le alghe aumenterà esponenzialmente le vostre possibilità di cattura.

Come ogni esca in gomma, si presta perfettamente anche ad un utilizzo con la classica piombatura in testa, addirittura con la classica testina piombata, lasciando buona parte del vermone libera di scodinzolare. Ma una delle peculiarità più interessanti di questo artificiale è la sua aerodinamicità in fase di lancio, anche senza piombature. I senko originali (ma anche varie imitazioni) offrono grandi chance in questo senso, visto il consistente peso specifico della gomma che risulta più che sufficiente a caricare la vostra canna per effettuare lanci piuttosto lunghi e quindi giungere in spot distanti da voi, mantenendo quella naturalezza nei movimenti che solo un esca spiombata può presentare al pesce.
Ancora un bass goloso vittima del senko

COLORE E DIMENSIONI

Vista la gamma (quasi) infinita di colori possibili, oltre a trovare il perfetto abbinamento con il colore della vostra felpa professiònal o con il perizoma della vostra ragazza, è tranquillamente affrontabile ogni situazione di acqua e di luce, seguendo l'istinto da spinningofilo e scegliendo in base all'ambiente in cui si sta pescando. Personalmente ho sempre una scorta di almeno tre colori, per ottemperare all'esigenza di tre presentazioni differenti: la più naturale possibile; la più neutra possibile; la più appariscente possibile. Quindi un colore marrone o vinaccia (il classico lombrico), un verde o marrone scuro (massima neutralità e mimetismo) ed un colore vivace per dare sfogo alla fantasia, sono già una ottima base di partenza per il bassman che non lascia niente al caso.
In fatto di dimensioni si ha la medesima ampia gamma di opportunità ed anche in questo caso è opportuno avere almeno due opzioni di lunghezza da poter utilizzare, non facendosi spaventare dai numerosi centimetri degli esemplari più lunghi. "Col ba'o ciu'aho, la s'è sempre pescaho" (trad.: con un anellide delle dimensioni del pene di un asino, a pesca si sono sempre ottenuti ottimi risultati) direbbe un brasiliano di Prato.
Un black bass stanato da un groviglio di alghe

TECNICA

Qui arriviamo al dunque. Proprio perché si presta ad ogni innesco possibile immaginabile, le tecniche valide per pescare con il senko sono molteplici e caso per caso tutte efficaci. Analizzando accuratamente lo spot, il bravo pescatore potrà adattare il tipo di innesco e le modalità del recupero al luogo di pesca, approfittando in modo intelligente delle caratteristiche dell'artificiale in questione.
Per la mia esperienza, il senko offre grandi opportunità nei momenti di assoluta calma, quando cioè il persico trota sembra assolutamente scomparso e non si nota alcuna attività visibile in superficie, ovvero il classico scenario delle afose giornate estive o delle fredde invernali, quando il centrarchide riduce drasticamente la sua attività.

Sono i momenti nei quali conviene fare un innesco anti incaglio a regola d'arte per poter sondare con perizia ogni anfratto che possa nascondere il nostro furbo predatore. Canneti, radici sommerse, agglomerati di alghe, salti di fondale e tutti gli spot similari dovranno essere scandagliati con accortezza, osando lanci in orifizi che nemmeno prenderemmo in considerazione durante una battuta di pesca "normale". E poi il recupero dovrà essere molto lento, lasciando l'esca ferma anche per diversi secondi, se lo spot è di quelli che sembrano buoni.

Naturalmente per pescare con lo yamasenko in modo fruttuoso occorrerà un adeguata attrezzatura, fatta: di una canna sensibile, ma pronta nella ferrata (e solida nel combattimento); un bel trecciato da almeno 10 kg. abbinato ad finale in fluorcarbon (o nylon) che dovrà essere piuttosto lungo, considerato dove l'esca dovrà arrivare; un mulinello valido, soprattutto per quanto riguarda la frizione, al fine di contenere  egregiamente le sfuriate di eventuali big bass in situazioni scottanti.
Un big bass vittima del senko
Però non si deve incorrere nell'errore di considerare questa esca come un artificiale da utilizzare esclusivamente nelle occasioni sopra descritte e valido solo ai recuperi al rallentatore.
Se si pesca a vista, un innesco wacky e un recupero a saltelli di fronte al muso del pesce può diventare micidiale, così come può riservare grandi sorprese quando è armato di un solo amo a gambo lungo o di una testina piombata leggera ed è recuperato allegramente, stile jerk da pesce serra. Non solo: è validissimo anche come trailer negli spinnerbait o nei jig. Insomma, è veramente un esca che offre allo spinningofilo furbo scenari molto vasti.

E per ultimo, ma non ultimo, uno dei plus di questa tipologia di vermone è la selettività: accadrà di catturare anche piccoli persici trota irruenti, ma mediamente le catture saranno di pezzi piuttosto bellocci.

Esclamerete voi: allora è l'esca definitiva! Eh... Magari esistesse. Come ogni altro artificiale esistente, la sua notoria efficacia non sempre premia il pescatore. Ed affidarsi esclusivamente al senko potrebbe comportare l'aumento del numero di cappotti nel vostro armadio. Può succedere (come accaduto al sottoscritto) che per due o tre serate di fila vi faccia divertire come matti esaltandovi e poi, per quelle successive, non venga più nemmeno annusato. Quindi, come ogni esca in nostro possesso, vive momenti di gloria e di stanca, e va presa in considerazione nelle giuste occasioni alternandola a tutte le altre esche dedicate alla pesca del nostro amicone persico trota. E' comunque importante prendere coscienza che il famigerato ba'o dritto può veramente essere un artificiale bucativo al massimo e se fino ad ora ha vissuto in fondo alla vostra borsa delle esche o peggio non ha mai fatto presenza nelle vostre plano, iniziate a prenderlo in considerazione come merita.

Dategli qualche chance e vedrete che metterete il pollice in bocca a qualche bass in più.

Buona pesc... Buon divertimento!

p.s.: alcuni di questi artificiali, ad esempio il più famoso, contengono parecchio sale nella loro gomma, una cosa assolutamente deleteria per la salute dei nostri ami. Per questo vi consiglio di disinnescare ogni senko a fine battuta, conservando il vermone nella sua bustina e l'amo nella vostra scatolina dedicata. Vi risparmierete frequenti spese in ami e più sicurezza in combattimento (pensate se perdeste il bass della vita perché l'amo arrugginito si è spezzato a metà).
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