venerdì 9 giugno 2017

Poca pesca, pochi pesci. Ma le sorprese nello spinning non mancano mai

Il 2017 è stato per ora un anno poco buono per la pesca, sia per lo scarso tempo che ho avuto a disposizione, sia per la voglia dei pesci di abboccare. Le poche, anzi rare volte che sono andato a fare un po' di sana pesca a spinning ho rimediato veramente poco.
C'è chi dice abbia influito la poca pioggia, c'è chi sostiene che la mancanza del vero freddo in inverno abbia scombussolato gli abitanti delle acque, c'è chi incolpa l'inquinamento o l'eccessivo prelievo ittico da parte di pescatori avventizi, altri additano gli astri ed i segni zodiacali in conflitto tra di loro,  sarà quello che sarà fatto sta che di catture rilevanti non ne ho fatte manco una. Ma il bello della pesca a spinning con esche artificiali è che possono capitare anche simpatiche ed a volte piacevoli sorprese a spezzare la monotonia del nulla cosmico.
In questa ultima settimana passata me ne sono capitate due.

Una perchia vittima di un esca più grande di lei
Serata calda, una brezza appena accennata, il cielo limpido come l'acqua ed il sottoscritto impegnato a lanciare qualche jerk per provare a stanare un serra dal mare di casa. Lancia che ti rilancia la serata sembrava volgere al tipico cappotto carpiato doppio. Nulla si muoveva, nulla faceva presupporre la possibilità di svolta, nulla di nulla. Poi, all'ennesimo lancio effettuato con la spalla ormai dolorante e prossima alla slogatura, un leggero colpetto ed una lieve trillata sull'esca mi avevano fatto pensare ad un qualcosa di vivo attaccato al mio jerk. Tah-dah!
Dietro all'artificiale di 15 cm. per 17 g. mi sono ritrovato una simpatica ed inaspettata perchia attaccata all'ancorotto, evidentemente molto vorace e con un ego indubbiamente smisurato, visto che generalmente la si cattura a light rock fishing usando mini gommine o micro minnows.