mercoledì 4 dicembre 2013

Raduno Invernale Toscani a Spinning - 8 Dicembre, Barberino di Mugello


Con la chiusura del Master of the Reports è arrivato anche il momento di riunirsi tutti insieme per una giornata di pesca e di conviviale cazzeggio. Il giorno prescelto è la Domenica 8 Dicembre, presso i Laghi Bellavalle di Barberino di Mugello.

Qui una recensione sui laghetti in questione

Il programma di massima è il seguente:
ore 9.00 ritrovo dei partecipanti presso i laghetti
ore 13.00 pranzo al sacco (si consiglia di portare almeno una bottiglia di vino)
ore 15.00 saluti, baci ed abbracci
ore 15.01 per chi non se ne andrà, prosecuzione della pescata fino a chiusura

Il posto è stato scelto in quanto, a sentire coloro che hanno già avuto occasione di pescare nelle limpide acque dei laghetti, la quantità di pesce è cospicua e le dimensioni non enormi dell'ambiente fanno aumentare notevolmente le possibilità di cattura per noi lanciatori, cosa che in occasione di un raduno come questo, è sempre molto gradita.
 
Inoltre, con l'arrivo del vero freddo, vengono rilasciate trote iridee di buona pezzatura, non facilissime da catturare, ma che sono validissime antagoniste per chi ha intenzione di divertirsi con lo spinning ed attrezzature leggere.

Per ogni altra richiesta od informazione, basta collegarsi al forum dei TaS.

martedì 3 dicembre 2013

MASTER OF THE REPORTS: il podio

 
 
Dopo i conteggi finali dei reports pubblicati sul forum dei Toscani a Spinning, posso finalmente pubblicare la classifica ufficiale e definitiva del Master of the Reports, il torneo virtuale 2013.
 
Prima di farlo, voglio ringraziare tutti coloro che hanno aderito a questa simpatica (spero) iniziativa e che, impegnandosi, si sono adoperati per tenere viva la competizione. Pazienza se poi i risultati in classifica non sono venuti. L'importante era mettersi alla prova e cercare nuove vie dello spinning, stimolati dalle catture degli altri partecipanti.
Ai fini della classifica finale ricordo che le modalità di calcolo del punteggio per i finalisti (cioè coloro che avevano raggiunto i 120 punti in reports pubblicati) erano le seguenti:
 
In finale, saranno considerati i migliori 10 reports postati da ogni partecipante che l’ha raggiunta. Il punteggio così ottenuto, verrà integrato con i seguenti bonus finali:

2 punti per coloro che hanno postato i 10 reports senza penalità
2 punti per ogni specie catturata in tutto il torneo
5 punti per chi ha catturato più specie d'acqua dolce in tutto il torneo
5 punti per chi ha catturato più specie d’acqua salata in tutto il torneo
5 punti per la cattura di una specie non catturata da altri in tutto il torneo
7 punti per la cattura di più specie in assoluto in tutto il torneo
7 punti per la cattura più bella del trofeo, decisa tramite sondaggio dagli iscritti al forum.

Anche se già in possesso di 120 punti e quindi già con l’accesso alla finale, un partecipante potrà continuare a pubblicare report per migliore il proprio punteggio, andando a sostituire i precedenti reports pubblicati (di punteggio inferiore) per ottenere più punteggio nei propri migliori 10.

Chi otterrà il punteggio assoluto più alto, verrà eletto: VINCITORE DEL TROFEO
.
 
Fatte queste necessarie premesse, di seguito la classifica.
 
Terzo Classificato: R@by71 (punti totali 141)
 
Castigatore di barracuda, domatore dei long jerk, l’uomo delle tre del mattino. Si aggiudica la foto più votata ed il terzo posto del trofeo. Complimenti
 
Secondo Classificato: and23 (punti totali 147)
 
Pescatore ovunque, stanatore di pesci nelle fontane, missionario dello spinning. Se c’è l’ombra di un pesce, lui cerca di acchiapparlo. Uno stacanovista della tecnica artificiale. Complimenti anche a te.
Primo Classificato, Vincitore del Trofeo 2013: overnik09 (punti totali 210)
 
Se il Cucchiaino d’Argento è stato un testa a testa tra R@by71 ed and23, quello d’oro è stata una vera e propria fuga di overnik09. Vincitore a mani basse del torneo, avedno collezionando un innumerevole quantità di specie catturate, soprattutto salse.

Terrore ittico calabro, collezionista di strike, incantatore di pinnuti, complimenti per la costanza nella prestazione e la conoscenza delle acque che bagnano la tua terra, fondamentale per avere tali risultati.
Bravo!!!
Il gruppone, con tutti i rimanenti partecipanti, ha il seguente ordine di arrivo:

Massi1981 (punti 114)
Basstuscany (punti 83)
caporale77 (punti 60)
Darth Waders (punti 57) un promotore che non riesce a fare grandi figure...
Ciospatito (punti 50)
MDS-78 (punti 24)
SpySW (punti 24)
tibe71 (punti 17)
Filippo599 (punti 12)
Zurca (punti 10)
Niculo_shock (punti5)
C@rlo’R (punti 0)
Grazie a tutti ed alla prossima!
 
 

venerdì 15 novembre 2013

Master of the Reports: epilogo


Con lo scoccare del 31 Ottobre si è concluso il "Master of the Reports", il concorso a libera partecipazione indetto sul forum dei Toscani a Spinning. Una simpatica iniziativa nata per stimolare la sana voglia di competizione tra gli utenti, "alla ricerca di strani, nuovi mondi, lassù dove nessun pescatore è mai giunto prima" avrebbe detto un Capitano Kirk pescatore...

Nella pagina dedicata in questo blog è possibile leggere le regole di partecipazione e svolgimento di questa tenzone riservata alle esche artificiali, così per farsi un idea di come la mente malata di noi pescatori possa partorire inziative simili. Il sottoscritto, nonostante fosse partito con le migliori intenzioni, alla fine è rimasto al palo, collezionando ben pochi punti.
Ma tra i partecipanti si annoverano invece veri maestri dell'artificiale, nonché lodevoli sforzi da parte degli utenti per raggiungere quote di punteggio elevate e catture "particolari" da segnare nel proprio carniere virtuale. Tra tutti meritano menzione i tre finalisti, cioè coloro che con la pubblicazione di numerosi reports di catture, hanno raggiunto i 120 punti di accesso alla finale.
Questi sono, in ordine alfabetico: and23, overnik09 e R@by71. Di seguito tre loro foto rappresentative del trofeo e partecipanti al sondaggio finale per l'attribuzione del bonus di 7 punti.
Una splendida trota catturata da and23 in un fiume di fondovalle

Un combattivo siluro dell'Arno domato da overnik09

Un vorace barracuda vittima della tecnica di R@by71

Complimenti ai tre finalisti, che si sono distinti per bravura e perseveranza. A proposito: se siete iscritti alla piattaforma forumcommunity, passate a lasciare il vostro voto sul post scegliendo una delle tre foto. Contribuireste al successo di questa simpatica iniziativa e magari potreste anche dare una lettura ai vari reports del trofeo per prendere spunto su tecniche e segreti.

Infatti, nell'arco del trofeo, di catture a spinning o casting ne sono state fatte tante e con prede di varie specie. Si annoverano, oltre ai classici dello spinning (black bass, luccio, trota, cavedano, spigola) catture con esche artificiali di pesci non proprio tipici di questa tecnica.
Mormora a spinning? Grongo a spinning? Barbo a spinning? Aguglia a spinning? Fino qualche anno fa una domanda del genere avrebbe fatto sorridere chiunque praticasse questa tecnica. Invece, proprio durante il Master of the Reports, sono state fatte catture anche di questi pesci.
E non solo...

Io mi consolerò con i ricordi di svariate ore di pesca rubate ad altre attività caratteristiche dell'uomo (dormire... mangiare...) o sottratte alla dolce compagnia femminile (rischiando grosso...) e pensando alle magnifiche sensazioni provate catturando esemplari di pesci inaspettati o che si ritenevano ormai perduti.

 Una trota fario che sembra "enorme" per il piccolo ambiente

lunedì 21 ottobre 2013

Si riparte dall'After Hours Spinning! La ricerca della spigola in ambito portuale

L'ambito portuale, specialmente se affrontato in notturna, è da sempre uno dei migliori spot per incontrare la nostra amata spigola. Ed allora vi racconto una serata dedicata allo spinning al branzino con un risultato positivo, tanto per dare al lettore la possibilità di prendere qualche spunto per le sue future pescate.

In fin dei conti l'avventura del blog era partita proprio da qui, cioè dagli appuntamenti serali, pertanto mi sembrava corretto, dopo la lunga pausa estiva, ripartire da un avventura di spinning in perfetto stile "dopo lavoro" o, per meglio dire, "dopo essermi fatto un culo come un paiolo tutto il giorno in ufficio, mi puppo quel centinaio di chilometri, mi godo una frugale cena frettolosa ghiaccia marmata ,rubando parecchie ore al necessario sonno, per provare l'ebbrezza di tenere una canna in mano senza avere la minima certezza di ricavarne alcun godimento coi pinnuti".
Insomma, tradotto per comprensione di tutti, comportarsi da splendida fava pescatrice come sempre.

Così, trovati altri due pazzoidi come me (e sembrerà strano, ma non è difficile trovarne), scelta la destinazione e verificato il livello di carburante nel serbatoio, ci siamo lanciati verso il mare, carichi di speranze e di illusioni, come solo i più appassionati pescatori possono fare.

Classico esempio di ambiente portuale
La serata era climaticamente perfetta, la compagnia era piacevole e le condizioni dell'acqua erano... pessime. Tanto è sempre così. Effluvi maleodoranti non facevano certo presagire il meglio per la battuta di pesca, ma ormai eravamo li in riva al mare e tanto valeva la pena provare. Provare.... provare... provare... provareprovare.. ovare are... tanto che le ore sono passate senza vedere la minima pinna. Per tutti e tre.

La tecnica preferita dai frequentatori del luogo è il semplice "lancio pucciato", cioè il far cadere l'esca tra le barche, i cavi di ormeggio, le boe ed ogni altro ostacolo marino attendendo l'attacco di reazione della nostra amata regina. Tecnica che sicuramente paga, ma alla lunga (almeno al sottoscritto) annoia. Anzi, rompe proprio i coglioni.
Così, fedele all'idea dello spinning classico, cioè lanciare lontano e recuperare girando la manovella del mulinello, ho insistito nel cercare la cattura distante da riva, recuperando l'esca con la consueta voglia di farla vivere.

mercoledì 31 luglio 2013

Bass estivi: piccola esca, grande risultato. Spinning al PERSICO TROTA con esche "minute"

Nello spinning al black bass conta la dimensione dell'esca? Sicuramente si, ma non sempre questo vuol dire che debba essere grande. Ecco perché...


In queste settimane di caldo asfissiante non c'è cosa migliore che trovare un po' di refrigerio lungo le rive di qualche fiume, lago o torrente praticando la nostra splendida passione. E così, appena si presenta una serata libera da impegni nell'orario canonico dell'AperiSpinning e trovato il coraggio di affrontare legioni di zanzare assassine, l'eroico pescatore a spinning si dirige all'avventura.
Ed io vi racconto la mia.

La serata si presentava calma, senza un filo di vento e con il cielo completamente sgombro da nuvole. L'arrivo al laghetto lasciava circa un ora e mezza di luce prima che la scura volta celeste prendesse il posto della luminosa sfera incandescente (come sono poetico).

giovedì 11 luglio 2013

Raduno Toscani a Spinning Luglio 2013

La pesca al black bass è finalmente riaperta, quindi quale migliore occasione per fare un bel raduno di pesca a spinning?
Infatti, detto fatto.


Domenica 21 Luglio i Toscani a Spinning si ritroveranno con i soci del Club Fanta Fishing per un grande raduno di pesca al black bass in belly boat presso un lago privato con accesso esclusivo. Nelle acque del lago sono presenti anche numerosi lucci, di taglia discreta, quindi le possibilità di cattura e di divertimento sono elevate (per come possa essere scientifica la pratica della pesca).
 
Info sul lago: Lago di Pietratonda
 
Info sul raduno: Raduno Toscani a Spinning
 
Nonostante il raduno sia lanciato per i possessori di "ciambella", la pesca nel lago può essere tranquillamente effettuata anche da terra. E' previsto anche un ristoro a base di carne alla brace (ed altri succulenti bocconcini simili). Lo spazio è ombraggiato e quindi possono tranquillamente venire mogli, fidanzate, compagne ecc.
 
 

venerdì 5 luglio 2013

Black Bass Mania! Con luglio riparte l'avventura. Spinning al persico trota di inizio estate

Dopo la giusta chiusura per preservare la specie, è finalmente arrivata l'agognata apertura alla pesca del persico trota! Ed anche quest'anno non mi sono fatto mancare la prima battuta a spinning al black bass nel classico laghetto.
Ecco a voi il racconto di come è andata.

Finalmente sembrerebbe che l'estate sia iniziata (nel senso meteorologico del termine), anche se un po' di incertezza rimane... ma con il 1° di Luglio una certezza l'abbiamo: l'apertura della pesca al famigerato persico trota, meglio conosciuto con il suo nomignolo yankee di Black Bass.
E' si. Se si è pescatori a spinning, l'appuntamento con il facinoroso centrarchide non può proprio mancare nell'agenda degli appuntamenti. Il bass rappresenta il massimo per la pesca a spinning (o casting), visto che questo particolare predatore sembra gradire qualsiasi stranezza gli si materializzi davanti agli occhi. Quindi è il top per noi poveri pescatori; poveri inteso come vittime del fascino di milioni di esche dalle forme, colorazioni e movenze tra le più strane possibili e quindi vittime sacrificali della pubblicità delle maggiori case di artificiali del pianeta.

Così, trovata la serata adatta, nella ormai consueta tradizione dell'AperiSpinning, io e l'amico Ciospatito ci siamo fatti sopraffare dalla voglia di confrontarci con l'amico verdognolo americano. Appena scelta la destinazione, con la scimmia dello spinning al black bass tenacemente aggrappata alle nostre spalle, siamo partiti a velocità supersonica verso le sponde di un "segreto" laghetto selvaggio, noto (tra noi spinningofili sognatori) per le difficoltà di cattura, ma anche per la notevole taglia media degli abitanti pinnuti.

domenica 30 giugno 2013

Anche ai lucci piace essere pagati

Durante questo Giugno un po' pazzerello, imbrocco fortunatamente una serata "quasi" estiva che mi fa tornare quella voglia di stare all'aria aperta a cazzeggiare, tipica della bella stagione. Che poi il mio cazzeggio spesso (quasi sempre in verità) coincida con la pratica della pesca è solo una maldicenza. Infatti, a ribadire il concetto, sono andato semplicemente con degli amici a passare una piacevole serata all'aperto, al fresco, in riva ad un bel laghetto... a pescare...
Luccio a pagamento. Sarà il futuro?
Mi sono aggregato così al magico duo Ciospatito / Filippo599 con l'idea di passare una serata in riva al noto laghetto a pagamento della nostra zona, "Il Lago di Bagnolo", con l'intenzione di pescare a ledgering. Ma la voglia di far coincidere l'AperiSpinning e l'After Hours Spinning in una singola occasione era veramente tanta. Inoltre sapevo che il lago in questione è ben popolato anche dagli amici esocidi, quei bellissimi pesci che ormai nell'area di Toscana in cui vivo sono praticamente scomparsi.

martedì 25 giugno 2013

Pescata fugace, da sempre ci piace. Spinning alla trota in torrente nei ritagli di tempo

Lo spinning alla trota in torrente per molti pescatori richiede tempo e concentrazione. E ciò è effettivamente indispensabile se si vuole assaporare al massimo ogni sensazione che la nostra tecnica può riservare in questo ambiente ed in particolare con il salmonide. Ma anche una pescata al volo può riservare comunque grandi soddisfazioni.
Vi racconto la mia ultima.

La pesca si può vivere in molti modi, tutti diversi tra loro, ma sempre godendo delle sensazioni che questa meravigliosa attività sa regalare. Ogni tecnica ha le sue peculiarità che ben si adattano alle personalità ed alle necessità di qualsiasi pescatore.
Lo spinning, ad esempio, è da sempre una tecnica "veloce" che permette cioè di pescare in tempi rapidi e con poco ingombro. Una piccola due pezzi, un mulinello del 1000 o 2000 ed una scatolina con pochi artificiali permettono di affrontare una miriade di spot ed occupano pochissimo spazio nella bauliera della propria auto, permettendo di essere in pesca con due minuti di preparazione. Ed io, in questi anni, non ho più affrontato una gita fuori porta senza portarmi "qualcosina" dietro.

lunedì 17 giugno 2013

AperiSpinning 2013, supplemento: l'aperitivo "trotelloso"

Nonostante lo spinning al cavedano sia un aperitivo che mi piace abitualmente consumare, non mi nego certo la possibilità di assaggiare nuovi ed interessanti gusti durante il rito dell'AperiSpinning, momento in cui, come ho spiegato nel precedente post, sacrifico la fighetteria da bar per una più salutare sgroppata lungo le rive del fiume cittadino.

L'antitesi del fighetto da bar
Quando capita di trovare validi alleati in queste fugaci, ma intense battute di pesca, può accadere veramente di tutto, come l'andare a ricercare posti sperduti e praticamente inaccessibili alla ricerca di un pregiatissimo pinnuto: la puntinatissima trota fario.

E così, partendo verso l'ignoto alla ricerca del primo rigagnolo montano abbastanza profondo da permettere il lancio di un artificiale, si può dare libero sfogo all'Indiana Jones che vive dentro di noi e dedicarsi alla pesca (estrema) a spinning alla trota.

lunedì 10 giugno 2013

AperiSpinning: l'aperitivo Cavedanoso! Lo spinning al cavedano perfetto sostituto del happy hour

Fate parte di coloro che amano dedicarsi alla piacevole convivialità dell'aperitivo? Ottimo. Per voi esiste lo spinning al cavedano, un aperitivo "cavedanoso" corroborante ed ottimo contro il logorio della vita moderna.
Per me ormai è una consolidata ed irrinunciabile abitudine.
Contro il logorio della vita moderna: Aperitivo Cavedanonoso!
Da circa quattro anni, cioè da quando la passione per la pesca è riesplosa prepotentemente in me, ho cercato in ogni modo di sfruttare il tempo libero per dedicarmi alla fine arte della simulazione di vita acquatica, finalizzata alla cattura di specie ittiche autoctone o alloctone... cioè, semplificando, alla mitica pesca a spinning!

E così ho cercato di ritagliarmi un po' di tempo in quei momenti di buco giornalieri, nei quali si riesce a salvarsi dalla spesa al supermercato ed a sfuggire dal giro in centro alla ricerca del capo di vestiario da sempre agognato (dalla propria dolce metà). E quale sarà mai questo fugace momento da dedicare a tale attività?

martedì 21 maggio 2013

Dalla canna al seghetto: autocostruiti per sognare i Caveda..nonni

Nei periodi di lontananza dalla pesca attiva, vuoi per il tempo atmosferico inclemente, vuoi per il tempo d'orologio insufficiente, vuoi per il tempo della frega sempre più imminente, il povero pescatore rimane spesso rintanato nella propria cameretta a sfogliare riviste di settore od a leggere i più moderni siti dedicati allo spinning sognando la grande cattura.
Povero, povero pescatore... Li, con le mani in mano.

Sveglia! La nostra passione può fortunatamente essere coltivata attraverso un attività proficua e divertente, durante la quale i sogni di grandi catture hanno sicuramente più senso di esistere: l'autocostruzione di esche artificiali.
Con un po' di manualità, un pochino di pazienza, la giusta fantasia ed un investimento ridicolo, si può dare sfogo alla propria immaginazione, creando minnow, crank, popper, pencil e tutte le esche che si vogliono, magari a tutt'oggi inesistenti sul mercato. Quindi, per questo motivo, potenzialmente ipercatturanti! Vi interessa?

lunedì 29 aprile 2013

Spinning allo SCORFANO. Guida introduttiva al light rock fishing

Per sincerità verso il lettore, tengo a precisare che ad oggi non ho alla spalle una lunga vita di esperienze di pesca “rock style” ovvero a light rock fishing, la tecnica salita prepotentemente alla ribalta in questi ultimi tempi e quindi, anche se personalmente ho ottenuto davvero ottimi risultati, ciò che scrivo è da prendere semplicemente come spunto per avvicinarsi a questa simpatica ed intrigante tipologia di pesca.

Ho deciso di parlare specificamente dello scorfano perché ormai la considero a tutti gli effetti un pesce appartenente ad una specie catturabile a spinning (anche se declinato nella sua forma più leggera) e pertanto lo ritengo meritevole di un post completamente dedicato. Oltretutto è un pesce bello a vedersi ed al quale sono affezionato per i miei trascorsi di bimbo amante della canna di punta, con galleggiante in sughero ed amo del 12, quando la sua cattura tra una salpa ed una bavosa era qualcosa da festeggiare.

Scorfano in una bella giornata di sole

ESCHE

Parlando di esche, per avere i primi successi nello spinning allo scorfano vi consiglio - naturalmente se siete spinningofili di lungo corso - di andare a ricercare nelle vecchie scatole di artificiali in gomma qualche vermetto o grubbettino ritenuto troppo piccolo per il bass moderno. Oppure sezionare verso la coda i classici vermoni ormai consunti nell'utilizzo, così da ottenere la misura necessaria alla pesca in questione.
Naturalmente si potrà anche optare per l’acquisto di esche nuove e dedicate proprio al light rock fishing ed in questo caso vi consiglio di orientarvi su grub, pesciolini, vermi o “creature” in gomma di dimensione contenuta, quindi da 3, 5, 7 cm. Non cito le marche specifiche (l’assortimento non manca), ma accertatevi che il materiale delle esche sia piuttosto morbido. Questo può effettivamente fare la differenza.
Per i colori vige la regola generale valida per ogni dove e per ogni quando (anche se la pesca vive di continue eccezioni): acqua chiara, colori scuri o neutri; acqua torba, colori chiari e vistosi.

lunedì 22 aprile 2013

Porticciolo che vai, inquinamento che trovi 2. Sempre peggio...

I lavori per la creazione del nuovo porto turistico alla foce del Cecina continuano, come giusto che sia visti gli esborsi economici e le grandi speranze riposte in questa creazione, in termini di ritorno turistico e di lavoro per quando sarà a pieno regime. Benchè io pensi che sia un opera tardiva e priva dei requisiti necessari ad alimentare le speranze suddette (magari mi sbagliassi!), la mia attenzione specifica è rivolta al mondo della pesca che gravitava in questo luogo fino all'inizio dei lavori.

C'era una volta...

Ad oggi si può affermare tranquillamente che le potenzialità del luogo, sempre in termini alieutici, sono ormai quasi totalmente azzerate. Fino due anni fa, il canale della foce del Cecina era un ottimo spot per insidiare spigole e sugarelli a spinning, soprattutto in Marzo ed in Aprile, o per dedicarsi al light rock fishing ricercando scorfani, perchie, cernie, ghiozzi e bavose. Naturalmente lo era anche per tutti coloro che amano pescare con tecniche classiche, utilizzando esche naturali a fondo o con la bolognese, con obiettivo i pregiati pesci del sotto costa.

Ad oggi i predatori stagionali non si sono ancora fatti vedere e le catture delle specie classiche da LRF sono diminuite drasticamente. Anche i pescatori "classici" non ci sono più, arresisi di fronte alla totale assenza di catture. Sicuramente avrà inciso la stagione a dir poco bizzarra che ha caratterizzato questo inverno, ma recandosi nel luogo (sponda Nord) e guardando la situazione del mare, qualche dubbio sull'influenza dei lavori può lecitamente venire.

lunedì 15 aprile 2013

Spinning in leggerezza. Godere dei piccoli predatori marini.

Dopo mesi di pioggia incessante, la Primavera si è finalmente affacciata sulla nostra regione, riscaldando i cuori di noi poveri pescatori relegati da troppo tempo nelle buie camerette di casa. Dopo aver sognato catture meravigliose sfogliando le riviste di settore (magari comodamente seduti sulla tazza del cesso) e superato il fastidioso momento di formicolio nelle gambe (tipico postumo dopo ore di lettura sulla rigida ciambella), finalmente è giunta l'ora di tirarsi su le mutande, i pantaloni ed uscire di casa con la canna in mano.

La primavera risveglia nel pescatore speranze ed illusioni
Prima tappa: il mare. In fin dei conti, cosa c'è di meglio di farsi una bella giratina lungo le rive Tirreniche godendo dei primi caldi raggi di sole. E così, caricata l'attrezzatura in auto, si parte all'avventura! Ma per far felice la nostra sfortunata compagna, che deve subire continuamente la nostra inguaribile "voglia di pesca", la scelta deve necessariamente ricadere su luoghi interessanti per entrambi. Quindi, prima delle tavole di marea o delle esche più usate in un determinato luogo, informatevi sulla presenza di mercatini, mostre o manifestazioni che possano interessare la vostra dolce metà, così da non entrarci in conflitto, ma anzi, favorire una suo interessamento alla visita in un determinato luogo.
E via che si va...  

martedì 2 aprile 2013

Organizzare la plano degli artificiali. Semplice, basta giocare a filetto!

Quando di pescare non se ne parla, grazie ad un inverno inclemente (tanto per trovare una scusa) e ad una Primavera che tarda ad arrivare (per ribadire la scusa), ci si spreca nelle chiacchiere e nelle elucubrazioni mentali (tanto per non chiamarle seghe) sulla pesca, in attesa che la bella stagione si decida ad arrivare e ci permetta di godere un po' della nostra passione in santa pace.
Così, tra una chiacchiera e l'altra con gli amici pescatori Toscani a Spinning, è venuto fuori l'argomento "esche nelle plano", o più precisamente quella domanda filosofica che tutti i pescatori prima o poi si pongono: ma nelle nostre scatole di artificiali, quelle che faticosamente ci trasportiamo dietro ad ogni uscita, ci sono effettivamente le esche "corrette" per affrontare una battuta di pesca in modo proficuo?
Una plano ben organizzata. Ma conterrà solo esche utili?
Una premessa è d’obbligo. Se si ama pescare con una sola tipologia di artificiale, ci si può risparmiare la lettura del resto del post, tanto la selezione è già stata fatta. E va da se che, nel caso opposto, anche per un pescatore che ha acquistato tutto l’acquistabile ed ama caricare la propria bauliera e le proprie spalle con tutto quello che ha in casa, trasportando quintali di plastica, legno, piombo, gomma ecc. ecc. tanto per fare un po’ di palestra gratis, i problemi di scelta non sussistono proprio.

Se invece si avesse l'intenzione (per me intelligente ed indispensabile per un pescatore moderno) di diminuire il limite che tende ad infinito di artificiali da portarsi dietro, razionalizzando al massimo la scelta senza però perdere delle opportunità di cattura, vale la pena mettersi con la testa sulla presente problematica e fare una ristretta selezione di artificiali "giusti".

martedì 26 marzo 2013

I documentari di Discòveri Ciànnel: “Specie Inutili del Mondo”

Il Guardiapesca




Mammifero dal fare schivo, furtivo, spesso avvezzo alla pratica dell’imboscamento, il Guardiapesca si aggira zampettando in vaste aree della penisola, assumendo vari aspetti, dimensioni e colorazioni della propria muta. A seconda delle sottospecie di appartenenza può avere manto grigio, verde, bluastro o addirittura multicolore. Noto per il suo caratteristico verso gutturale “Favorisca il permesso” e la sua inconfondibile andatura tracotante, il Guardiapesca compie astuti ed agghiaccianti agguati ai danni di mammiferi spesso indifesi o dall’atteggiamento tranquillo e sociale. Nonni con giovanissimi nipoti, turisti stranieri poco informati e adolescenti muniti di retino per meduse, sono facilissime prede per il protagonista della nostra indagine.

venerdì 22 marzo 2013

1° Raduno 2013 Toscani a Spinning


Con l'arrivo dell'Equinozio di Primavera, la voglia di pescare (messa veramente a dura prova da un interminabile inverno) sembra finalmente essere tornata. A lanciare il sasso questa volta è stato Tibe71, che colto da un insaziabile voglia di ciambella, gonfiabile e non commestibile, ha proposto un bel raduno, il primo per questo anno 2013.
 
Quindi è ufficiale: Lunedì 1° Aprile (Pasquetta), presso il Lago di Bilancino, si terrà il primo raduno annuale dei Toscani a Spinning.
 
Le prede insidiabili nel lago sono essenzialmente il black bass, il persico reale e naturalmente il nostro amatissimo luccio che vede nel 1° Aprile la data di apertura.
 
Si potrà partecipare in belly, ma naturalmente anche a piedi, visto che le sponde del lago sono piuttosto comode.

Per ogni info, ecco il link: 1° Raduno 2013 Toscani a Spinning - Bilancino - 1° Aprile 2013

lunedì 4 marzo 2013

ZRS Lima, ovvero Zero Rinvenimenti Salmonicoli...

Un meraviglioso sabato marzolino ha fatto da cornice alla mia prima spedizione di pesca verso il salmonide. Prima spedizione dopo svariati anni che non dedicavo un uscita di spinning ai luoghi ed alle acque tipiche della trota. E così, caricata l'attrezzatura e vestiti di tutto punto, l'eroica spedizione composta dal sottoscritto e dall'amico Alessandro, si è trovata ad affrontare le difficili acque del fiume Lima, da sempre meta degli spinningofili toscani e non solo.
Giunti sul posto, lo spettacolo della natura invernale mi ha fatto godere nell'animo, ma abbacchiare un po' nello spirito (alieutico). La corrente sostenuta con acqua limpidissima e la temperatura glaciale non facevano presagire certo una giornata da pinnuti collaborativi.

La Lima, uno dei fiumi toscani più belli

Semina un cucchiaino di qui, semina un cucchiaino di la, la mattina è scorsa con piacevole velocità (che fa anche rima), ma senza alcuna cattura ed addirittura senza alcun avvistamento di trote. Il freddo ci suggeriva di provare a stanare il salmonide cercandolo sul fondo, credendolo inchiodato sotto ai sassi e nascosto alla vista degli stolti pescatori infreddoliti. Ed infatti - di inchiodati - se ne son visti tanti... tanti cucchiaini... tutti ben inchiodati sul fondo e li, sul fondale, abbandonati definitivamente. Poi la fame ci ha inchiodato anche le gambe...

Uno sguardo all'orologio e via, di corsa, con terrore, verso il primo ristoro utile (come mai quando si sta bene, il tempo sembra non passare mai?). Visto l'orario, si rischiava di sfamarsi solamente di muschi e licheni!

giovedì 28 febbraio 2013

Meglio uno scorfano oggi che una spigola domani. Notti invernali perfette per il light rock fishing

Fine Febbraio, neve sulle colline circostanti poco sopra i 200 metri, cielo sereno, tramontana che taglia gli orecchi, temperatura prossima allo zero... Una serata perfetta per andare a pescare la spigola! I veri Eroi dello Spinning cercano di sfruttare ogni minima occasione. E così, in perfetto stile After Hours Spinning, appena usciti da lavoro, stanchi, digiuni ed infreddoliti da un gelida serata invernale, sono disposti a percorrere decine e decine di chilometri per raggiungere il luogo di pesca prescelto. Il bello di avere un gruppo di amici che condivide la medesima passione è che, oltre a trovare appoggio in folli missioni tipo questa, trovi anche chi, mosso a compassione, ti fornisce un bel po' di selezionate esche perché - da fava quale sei - non ti sei portato dietro niente... se non un vecchio mulinello ed una consunta canna (grazie di tutto Ciospatito!).

E così si giunge sul posto con grandi speranze e davanti agli occhi ti si parano immagini fantasmagoriche come quella sotto.

Chi non vorrebbe lanciare un esca in mezzo al banco alzi la mano
Cumuli di pesci accatastati, muraglie di frenetiche pinne in movimento, moltitudini di bocche aperte in attesa che la nostra esca tocchi l'acqua... Ma è solo un allucinazione creata dal freddo intenso e dalla desolazione che trovi sul molo Viareggino. La realtà, come spesso accade, è di una serata buona solo per prendere un gran freddo.

domenica 24 febbraio 2013

W Lure: dalla Cina con furore... oppure per errore?

Quando non riesce ad andare a pescare, è risaputo che il pescatore generalmente si dedica alla manutenzione delle proprie dotazioni o addirittura all'ampliamento delle stesse. E così, se tutto è ben oliato e custodito, ha inizio la ricerca di canne forgiate dalla mano di Hattori Hanzō, mulinelli dal funzionamento svizzero nemmeno fossero Rolex ed esche con finitura in oro zecchino ed occhi di brillanti a 24kt.
Oppure, proprio nel senso opposto, si cerca la miniera delle esche a basso costo, puntando tutto sulla quantità e non sulla qualità. Ed è qui che è venuto fuori il nome di un portale di vendita di esche che da un po' circola sul web: tale W Lure.
Un crank finito e due trasparenti da me glitterati
Il sito propone una vagonata di articoli molto simili ai marchi blasonati, ma a prezzi veramente ridicoli. Sfogliando la galleria di immagini, al goloso pescatore a spinning non può che venire l'acquolina in bocca. Si trovano long jerk a prezzi bassissimi, crank praticamente regalati, minnows un tanto al chilo, spinnerbait super economici e via discorrendo. Un paradiso!?! Si, ma... a parole...

mercoledì 20 febbraio 2013

L'insostenibile leggerezza del cappotto

Per chi ha un lavoro d'ufficio, il fine settimana rappresenta generalmente il momento di massima libidine alieutica, l'appuntamento agognato nei lunghi giorni di sofferenza trascorsi dietro ad una scrivania e davanti ad un monitor lcd. Ormai avere un lavoro è una benedizione divina, su questo non ci sono dubbi, ma il gusto di godersi la propria passione non può essere annullato da questa consapevolezza.
E così le speranze montano, montano montano... Fino a diventare sogni di catture incredibili, speranze di battaglie epocali vissute al ritmo dello stridere della frizione e dello sciacquio del mostro pinnuto attaccato all'altro capo della lenza. Avventure che farebbero apparire Sampei un misero mestierante della pesca del crognolo.

Poi il momento della pesca arriva. E la realtà supera la fantasia, contorcendosi a tal punto da rendere ogni speranza vana. Ogni intuizione banale bischerata. Ogni lancio inutile fatica. Non lo si può più sfuggire. La realtà diventa cappotto.

Ma i "puri" sanno trarre spunti e vantaggi anche da queste situazioni, incasellando nella propria memoria luoghi, orari e condizioni che hanno portato a ciò, restringendo il campo dei possibili  insuccessi nelle future uscite di pesca.
E soprattutto, dopo la dura settimana lavorativa, sapranno godere di quanto la natura sa donare in alcuni meravigliosi istanti.


E tutti (gli altri...) vissero pescando contenti

martedì 12 febbraio 2013

Avremmo a disposizione il paradiso, invece ci accontentiamo del purgatorio

Dopo varie settimane a digiuno di pesca, domenica mattina sono riuscito a riprendere una canna in mano, destinazione spigola al mare. Le intenzioni c'erano tutte e la voglia era tanta, ma appena arrivato sullo spot mi sono subito reso conto che qualcosa non quadrava. "Ci sono circa 5°, una leggera scaduta di libeccio ed un vento freddo e teso di tramontana" mi sono detto. "Ho un cappello da militare sovietico, due maglioni di pile e sto perdendo la sensibilità alle dita delle mani. Quindi..." mi sono domandato "come cavolo è possibile che ci siano cinque arzilli settantenni in costume a fare il bagno?"
La risposta che mi sono dato è stata identica a ad un altra domanda che mi sono posto a fine mattinata, ovvero: "come mai non ho preso una cippa manco oggi? Eppure le condizioni sembravano esserci...".

Volete sapere quale è?
Trote così se ne vedono sempre meno in Italia
Prima di dirvela, vi racconto un aneddoto.

giovedì 24 gennaio 2013

Porticciolo che vai, inquinamento che trovi

In queste settimane di forzata astinenza alieutica a causa di impegni e maltempo, l'unica possibilità di sentirsi vicini alla pesca era quella di farsi un giro nelle mie zone marine alla ricerca di possibili spot buoni per le future battute di spinning salso.
Gira di qui, gira di la, qualche idea è venuta fuori, ma purtroppo sono venute fuori anche le varie problematiche legate ai nostri ambienti ancora ben lontani dall'essere "paradisiaci". Hai voglia a bubbolare contro i pescatori che trattengono il pescato indiscriminatamente o contro regole poco sensate delle autorità nazionali per salvaguardare qualche esemplare in più. Per carità, tutto è lecito, ma contro il degrado ambientale che ci troviamo di fronte, tali problematiche paiono bazzecole.

Questa volta è toccato a Marina di Cecina, precisamente al porticciolo situato in prossimità della foce del fiume. Da circa un anno, la zona è interessata dai lavori necessari all'ampliamento del porto turistico, con grandi escavazioni, grande traffico di mezzi pesanti e notevoli modifiche all'ambiente fluviale e marino.
Uno sforzo necessario al rilancio dell'economia locale, con la speranza di dare nuovi posti di lavoro e creare un indotto che porti più risorse ad un area da anni in crisi. Idee giuste e condivisibili, ma purtroppo credo anche poco gradite dai nostri amici pinnuti.
Ecco come si presentava l'acqua domenica scorsa

Oli e carburanti in superficie, un immagine sempre più diffusa

Non è sicuramente un bello spettacolo e nemmeno un bel segnale per l'ambiente del fiume e del mare. Il fiume Cecina è sempre stato una buona meta per la pesca in generale e per lo spinning nella zona di foce, con catture mai eclatanti, ma abbastanza continue nel tempo. Spigole, lecce, pesci serra, sugarelli, occhiate sono classiche specie da artificiali da sempre presenti in quelle acque, unitamente a tutte le specie marine e salmastre del sotto costa.

Casualmente, dall'inizio dei lavori, le soddisfazioni per i pescatori della zona sono drasticamente calate, tanto che ora è molto raro vedere pescatori (di qualsiasi tecnica si parli) impegnati in questi spot. Il fiume Cecina così, da ottimo posto per praticare la pesca, si è trasformato in luogo quasi totalmente sterile. Magari non lo sarà in assoluto, ma sicuramente ci sono, ci sono state e ci saranno serie ripercussioni sulla fauna ittica.

Speriamo che il domani ci riservi delle buone sorprese.

mercoledì 2 gennaio 2013

Pesca e festività, della serie: chiudere l'ufficio con grandi speranze e riaprirlo con grandi delusioni (spigola di foce a parte)

Natale, tempo di festività e di sospirate ferie. Tempo anche per sognare un sacco di uscite di pesca, all'insegna delle più disparate prede e degli itinerari più agognati durante le ore passate in ufficio, sbirciando fugacemente i report di pesca pubblicati sui vari forum. Grandi pescate di spigole, catture di enormi lucci, lotte con pasciuti bass nel gelido inverno...
E tempo anche di grandi delusioni... Già... Perché prede catturate dagli altri a parte, i nostri sogni spesso si infrangono contro la realtà che ci vede costretti a girare come trottole impazzite tra un negozio ed un centro commerciale, tra un banchetto di mercatino ed un fioraio, alla ricerca e conquista degli ultimi e più complicati regali di Natale. E se ne vanno così antivigilia e vigilia...
Tutto fatto? Magari.
Le leggere libagioni natalizie
Natale e Santo Stefano sono i giorni dei parenti e degli amici, degli aperitivi e dei brindisi d'auguri, dei pranzi in famiglia e delle pantagrueliche cene, di quelle terribili rimpinzate di pancia da dodici portate che ti fanno venir voglia di svenire sul divano.
Ed altri due giorni sono andati...
Facciamo un totale di cinque includendo le ventiquattro ore necessarie a riprendersi da questo annuale marasma e ci si accorge che buona parte dei giorni di ferie sono ormai alle spalle.

Solo al sesto giorno ci si può organizzare per una pescata come si deve, quella che ti impegna almeno tre ore tonde di tempo della tua giornata e che ti permette finalmente di godere di un "meritato riposo". Ed è bene non lamentarsi troppo con mogli o compagne perché l'evento è da fortunati, visto che il Signore riuscì a riposarsi solo il settimo (e le mogli, compagne e fidanzate lo sanno benissimo e te lo possono far pesare).

Il giorno buono però poi arriva... il momento della riscossa...