giovedì 3 maggio 2018

Spinning al BLACK BASS: ecco come si frega, prima della frega

Aprile è ormai finito e come ogni anno (giustamente) la pesca al persico trota si ferma in osservanza del periodo di frega, cioè quel delicato momento dell'anno nel quale dalla masturbazione si passa alla riproduzione, processo necessario affinché - in questo caso - il pesce continui ad esistere nelle nostre maltrattate acque. Pertanto è bene rispettarne le abitudini e fino al primo di luglio evitare di interferire con le loro primarie necessità (anche perché lo esige la legge Toscana).
Ma prima del fermo... Possiamo dare sfogo a tutte le nostre conoscenze di sgamati pescatori a spinning per catturare pezzi interessanti ed alleggerire così la nostalgia dei due mesi che dovremo affrontare lontani dal boccalone.
Un discreto bass catturato nel tardo pomeriggio
Parlando di pre frega si sta parlando appunto di Aprile, da sempre un mese piuttosto bizzarro da un punto di vista atmosferico. Ogni anno fa storia a se e ad aprili estivi (tipo quello appena passato) possono alternarsi aprili rigidi e freddi come i peggiori inverni, con tanto di neve e gelate annesse. Già questo può rendere l'idea di quanto complicata sia la possibilità di avere successo con questo famigerato antagonista in condizioni a dir poco imprevedibili e ballerine come ad inizio primavera, anche perché è ormai tradizione che (non esistendo più le mezze stagioni) si cada da 30° a 3° da un giorno all'altro e viceversa ed anche per più giorni di seguito.
Comunque sia, l'approccio che preferisco in questi periodi è quello della ricerca della taglia piuttosto che del numero elevato di catture e quindi mi concentro su un lotto di esche piuttosto voluminose che stimolino i soggetti adulti più corpulenti, intenti nella ricerca di cibi proteici e sostanziosi in vista del periodo piuttosto impegnativo per il loro fisico.
Se poi sarà ancora freddo, orienterò le mie pescate nelle ore centrali della giornata, mentre se sarà già caldo, le ore del tardo pomeriggio risulteranno essere quelle più proficue.
Bass american style
Partendo da questa base, il lotto di esche voluminose a mia disposizione non è altro che una selezione di artificiali di dimensione piuttosto consistente, ma non necessariamente di grande peso. Infatti mi affido ad attrezzature valide per massimo 1/2 oz. cercando di fare un "light spinning grosso", nel senso di essere abbastanza leggero, ma al contempo grande. Ciò mi permette di essere piuttosto naturale e delicato in presentazione, ma anche di attirare l'attenzione del predatore per movimento e dimensioni.
Quali esche? Tante... Sia nel soft che nell'hard è piuttosto semplice trovare artificiali con queste caratteristiche. Ad esempio uno spinner bait con un bel trailer pieno di zampette, un jigghettino con una creatura innescata, un grub con gambette e skirt e via discorrendo. Naturalmente la tipologia andrà scelta in base all'ambiente che si sta affrontando ed all'eventuale attività visibile del pesce (nonché ai gusti personali).

Luoghi delle battute? I laghetti di dimensioni contenute sono sicuramente preferibili per chi pesca a piedi dato che hanno la tendenza a scaldarsi prima, mentre nei laghi un po' più estesi sarà preferibile affrontare la battuta di pesca a bordo di un belly (o natante) per riuscire a raggiungere quegli spot dove il termoclino ha già messo in moto il nostro amico black bass.
Un bel bassotto bogato
Comunque si peschi, una delle tecniche che rende di più è sicuramente lo skipping fatto nel folto del sudicio, nel senso di lanciare l'esca voluminosa in mezzo a canne o ramaglie, ma anche il flipping ed il pitching al di sotto del pelo dell'acqua (e qui il gioco si fa difficile) rendono moltissimo. Questo perché il pesce arriva dalla fase invernale di intorpidimento e più che girellare a zonzo in superficie preferisce spostarsi con cautela in zone riparate, contando comunque sulla proficua tecnica dell'agguanto verso pescetti ignari o poveri invertebrati che accidentalmente possono cadere in acqua. Ed ecco che, in talune situazioni, soprattutto se si sta pescando in acque limpide e placide, delle pasciute rane, delle grasse lucertole, o dei succulenti vermoni in gomma, innescati con un semplice amo offset, fatti lavorare lentamente in prossimità di fronde che pendono sull'acqua possono essere l'arma vincente.

Mi raccomando: in queste battute di pesca l'invisibilità sarà la vostra migliore alleata. Il silenzio e la calma vi permetteranno di raggiungere lo spot dove è nascosto il pesce senza che questo sia preventivamente allarmato dalla vostra presenza. Le acque saranno ancora tranquille per l'inverno appena trascorso e tutte le forma di vita si dovranno ancora abituare al tran tran dei mesi più caldi, quando la confusione regnerà sovrana ed anche i pesci faranno meno caso al pescatore pasticcione.
Un rispettabilissimo black bass caduto su un intramontabile vermone
Chiari i concetti? Spero di si.
Amanti del black bass, del persico trota, del boccalone o comunque lo si voglia chiamare, il prossimo anno partite per tempo e cercate il nostro caro amico facendo attenzione ai suggerimenti che ho provato a darvi in questo breve post. I mesi che vi separeranno dall'arrivo di luglio vi sembreranno meno lunghi se sarete riusciti a catturare qualche bel esemplare da esibire in foto agli amici, prima che il fermo pesca vi impedisca di dirigervi sulle rive.
O forse vi sembreranno molto più lunghi se avrete preso gusto alle catture... ma in fin dei conti sono i rischi del mestiere.

Ciao Black. Ci rivediamo in estate!

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In attesa del prossimo post, leggi anche i nuovi articoli dedicati agli approfondimenti tecnici

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