venerdì 18 novembre 2022

Il CATCH & RELEASE, la giusta filosofia di vita del pescatore moderno

 Cari lettori, dopo secoli dall'apertura del presente blog mi preme affrontare un argomento molto serio collegato alla pesca, anzi l'argomento principale di questo sport vissuto in modo moderno, ovvero il Catch & Release, che come tutti saprete significa rilasciare il pesce catturato (e se non lo sapete, studiate l'inglese!). Cercherò di scrivere scevro da dogmi e libero dalle costrizioni dovute al timore di offendere la sensibilità degli accaniti avversari o dei sostenitori fondamentalisti. In pratica scriverò quello che penso, come del resto ho sempre fatto in queste pagine virtuali.

Il simbolo identificativo del Catch & Release

Per affrontare seriamente l'argomento partirò dall'esperienza personale che ci racconta di un piccolo Darth Waders novello pescatore, il quale, seduto sul molo del porto, offriva ai gatti randagi che accorrevano sul luogo ogni forma di vita prelevata dal mare con la sua canna fissa da quattro metri. Praticamente rappresentavo la "morte nera" per castagnole, salpe, sparlotti, ghiozzi, bavose e qualsiasi altro pinnato avesse la sfortuna di incontrare il lato oscuro della pesca. In quegli anni, cioè i settanta, il prelievo del pescato era cosa più che normale, indipendentemente da taglia o specie del pesce catturato. Nessuno ti diceva nulla ed anzi le mattanze dei piccoli pesci spesso preludevano a sostanziose zuppe per pranzo o cena.