venerdì 9 dicembre 2016

C'era una volta la foce del fiume Cecina. Della serie: quando la pesca non era vista come minaccia

In questo periodo di scarsità di tempo da dedicare alla pesca, il pensiero torna agli anni ormai passati in cui mi dedicavo con molta più frequenza a questa splendida passione, quando l'età mi permetteva tranquillamente di "straviziare" e quindi di ritagliarmi gustosi momenti di grande godimento anche ad orari impensabili (solitamente notturni). Ed inevitabilmente i ricordi tornano affettuosamente a quegli spot che solitamente frequentavo e che una volta erano molto proficui, ma che ora, per un motivo o per un altro, non sono più accessibili o, nel peggiore dei casi, addirittura non esistono più.
Uno di questi ultimi luoghi, al quale sono associati molti bei ricordi di pesca, è la foce del fiume Cecina.


Vista aerea della foce del Cecina qualche anno fa (foto da marinas.com)

Dopo i lavori eseguiti per il nuovo porticciolo la morfologia del luogo è totalmente cambiata, tanto da permettermi di affermare che lo spot in questione è definitivamente scomparso o per meglio dire cancellato dall'opera dell'uomo.
Sul fatto che l'effettuazione di tale importante opera, cioè il nuovo porto, sia effettivamente stata un bene per Cecina, in termini economici ed ambientali, è ancora troppo presto per dare un opinione definitiva, nonostante in questi ultimi mesi siano stati sollevati molti dubbi sulla bontà del progetto e sulla sua realizzazione. Ma in questa trattazione poco ci interessano le questioni squisitamente polemiche, affariste e politiche scaturite dopo tali lavori (tra l'altro non ancora finiti).