martedì 21 maggio 2013

Dalla canna al seghetto: autocostruiti per sognare i Caveda..nonni

Nei periodi di lontananza dalla pesca attiva, vuoi per il tempo atmosferico inclemente, vuoi per il tempo d'orologio insufficiente, vuoi per il tempo della frega sempre più imminente, il povero pescatore rimane spesso rintanato nella propria cameretta a sfogliare riviste di settore od a leggere i più moderni siti dedicati allo spinning sognando la grande cattura.
Povero, povero pescatore... Li, con le mani in mano.

Sveglia! La nostra passione può fortunatamente essere coltivata attraverso un attività proficua e divertente, durante la quale i sogni di grandi catture hanno sicuramente più senso di esistere: l'autocostruzione di esche artificiali.
Con un po' di manualità, un pochino di pazienza, la giusta fantasia ed un investimento ridicolo, si può dare sfogo alla propria immaginazione, creando minnow, crank, popper, pencil e tutte le esche che si vogliono, magari a tutt'oggi inesistenti sul mercato. Quindi, per questo motivo, potenzialmente ipercatturanti! Vi interessa?