martedì 21 maggio 2013

Dalla canna al seghetto: autocostruiti per sognare i Caveda..nonni

Nei periodi di lontananza dalla pesca attiva, vuoi per il tempo atmosferico inclemente, vuoi per il tempo d'orologio insufficiente, vuoi per il tempo della frega sempre più imminente, il povero pescatore rimane spesso rintanato nella propria cameretta a sfogliare riviste di settore od a leggere i più moderni siti dedicati allo spinning sognando la grande cattura.
Povero, povero pescatore... Li, con le mani in mano.

Sveglia! La nostra passione può fortunatamente essere coltivata attraverso un attività proficua e divertente, durante la quale i sogni di grandi catture hanno sicuramente più senso di esistere: l'autocostruzione di esche artificiali.
Con un po' di manualità, un pochino di pazienza, la giusta fantasia ed un investimento ridicolo, si può dare sfogo alla propria immaginazione, creando minnow, crank, popper, pencil e tutte le esche che si vogliono, magari a tutt'oggi inesistenti sul mercato. Quindi, per questo motivo, potenzialmente ipercatturanti! Vi interessa?
Si, anche a me. Infatti così ho fatto. Nelle serate casalinghe dominate da una televisione troppo spesso insulsa nel palinsesto, ho ritagliato quelle poche ore sufficienti a creare qualche nuova creatura da destinare all'acqua dolce.
Così ho modellato e colorato alcune esche autocostruite essenzialmente per il cavedano, ma che possono strizzare l'occhio anche ad altri simpatici pinnuti.

Un buon lotto di autocostruiti per il cavedano

Altra inquadratura del medesimo lotto
Queste sono solo un esempio di "quello che mi è passato per la mente". Alcune sono logicamente ispirate ad esche blasonate, ma altri autocostruiti non assomigliano (se non nell'idea generale) a niente di già commercializzato. Tutte fatte in balsa, rifinite con colori acrilici, e inzuppate in un liquido plastificante per proteggerle e renderle lucide.

Sian tre piccoli jerkettin...
Autocostruiti per trote? Autocostruiti per bass? Autocostruiti per la spigola? Tutto si può fare. Ripeto, l'unico limite è la fantasia e la voglia di mettersi alla prova. Il come si può creare un esca da spinning da un semplice pezzetto di balsa si può trovare egregiamente spiegato nel miglior sito di autocostruzione del web: Black Bass & Co. (il link è a fianco). Il resto è solo immaginazione e voglia di cimentarsi in questo divertente hobby che permette di dedicarsi alla passione dello spinning anche quando non lo si può effettivamente praticare.

Una serie di "walking the dog" in balsa
E grazie all'immaginazione ed una sana dose di follia alieutica, sono giunto all'esca definitiva: la pietra filosofale dello spinning al ciprinide, il miglior artificiale per il cavedano... IL TOZZO DI PANE.

Il "Tozzo di Pane" artificiale

Tutti i test di questi artificiali (rigorosamente fatti nel lavandino di casa) hanno dato esito positivo. Ora non rimane che farli assaggiare ai nostri amici pesci.
E tutti vissero costruendo contenti.

Un discreto cavadano catturato grazie ad un autocostruito



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