venerdì 9 dicembre 2016

C'era una volta la foce del fiume Cecina. Della serie: quando la pesca non era vista come minaccia

In questo periodo di scarsità di tempo da dedicare alla pesca, il pensiero torna agli anni ormai passati in cui mi dedicavo con molta più frequenza a questa splendida passione, quando l'età mi permetteva tranquillamente di "straviziare" e quindi di ritagliarmi gustosi momenti di grande godimento anche ad orari impensabili (solitamente notturni). Ed inevitabilmente i ricordi tornano affettuosamente a quegli spot che solitamente frequentavo e che una volta erano molto proficui, ma che ora, per un motivo o per un altro, non sono più accessibili o, nel peggiore dei casi, addirittura non esistono più.
Uno di questi ultimi luoghi, al quale sono associati molti bei ricordi di pesca, è la foce del fiume Cecina.



Vista della foce del fiume Cecina qualche anno fa (foto da velanet.it)

Dopo i lavori eseguiti per il nuovo porticciolo la morfologia del luogo è totalmente cambiata, tanto da permettermi di affermare che lo spot in questione è definitivamente scomparso o per meglio dire cancellato dall'opera dell'uomo.
Sul fatto che l'effettuazione di tale importante opera, cioè il nuovo porto, sia effettivamente stata un bene per Cecina, in termini economici ed ambientali, è ancora troppo presto per dare un opinione definitiva, nonostante in questi ultimi mesi siano stati sollevati molti dubbi sulla bontà del progetto e sulla sua realizzazione. Ma in questa trattazione poco ci interessano le questioni squisitamente polemiche, affariste e politiche scaturite dopo tali lavori (tra l'altro non ancora finiti).

giovedì 17 novembre 2016

Spinning alla SPIGOLA: un primo approccio alla tecnica

Cercate le giuste dritte per pescare la spigola a spinning? Volete informazioni sulla tecnica segreta specifica per il branzino? Siete curiosi di scoprire l'esca definitiva dedicata alla cattura del ragno? Vi siete stufati di collezionare cappotti su cappotti alla ricerca della splendida regina e desiderate che qualcuno vi spieghi perché? Benissimo! Siete capitati nel posto più giusto per trovare... niente di tutto ciò! No, scherzo. Approfittando di un prolungato stop personale all'attività alieutica vera e propria, ho provato a cimentarmi nella scrittura di una breve guida nella quale mi riserverò il piacere di fornire qualche semplice, ma prezioso consiglio sul come riuscire ad avere successo nello spinning alla spigola, tanto per aiutare coloro che si stanno avvicinando alla tecnica salsa (magari abbandonando per una volta l'amica acqua dolce), dotandoli così delle indicazioni basilari indispensabili ad effettuare le prime catture.
Una tipica professoressa di spinning... alla Spigola durante una lezione (purtroppo immaginaria)
Non ho la presunzione di insegnare chissà quale segreto, ma come negli articoli simili dedicati "ai primi approcci" che ho scritto sul persico trota, sul cavedano e sullo scorfano, post che hanno riscosso un discreto successo (in fondo alla pagina troverete i link), proverò a tracciare delle linee guida per facilitare l'agognato primo incontro con la spigola (anche detta branzino, ragno ecc.), enunciando alcuni principi da seguire per un positivo approccio alla tecnica specifica per questo magnifico pesce.

giovedì 27 ottobre 2016

Quando l'autunno si fa pressante, lo spinning alla spigola si rifà interessante. Qualche cattura del mese trascorso.

Vi stavate domandando dove fosse finito il vostro eroe? Temevate che mi fossi scordato della pesca e del blog? No?!? Si?!? Non ve ne poteva fregare di meno... Lo so. Pazienza.
Comunque, tanto per la cronaca, in questo Ottobre ho continuato a fare le mie affezionate pescate serali fugaci. Ed anche se ormai sono irrimediabilmente stritolato da lavoro, impegni familiari e rapporti sociali, mi sono dedicato ad uno dei pesci che da qualche anno ho iniziato ad amare visceralmente, un po' per la sua indubbia eleganza, un po' perché da piccolo rappresentava la cattura per antonomasia, ma soprattutto perché il rebus della sua pesca è da sempre di difficile risoluzione: la spigola.

Una Spigola catturata nelle classiche condizioni autunnali
L'autunno appena iniziato rappresenta una delle migliori stagioni per la pesca a spinning (e non solo) al serranide, sensibile ai cambi di temperatura, di pressione, di umidità, peggio della sciatica che perseguita i meteoropatici più incalliti, con l'aggravante della fenomenologia appariscenziale e spariscenziale (termini appena coniati dal sottoscritto a significare la sua mistica apparizione e scomparsa) nelle acque costiere della nostra amica spigola a seconda dei famigerati flussi di marea, delle fasi lunari e di chissà cos'altro. Insomma, affinché tutto collimi ed aiuti il pescatore nella sua cattura, gli astri e la buona sorte devono mettercisi di impegno. Esagero?
Forse si. Ma effettivamente molto della riuscita di una battuta di pesca a spinning al branzino dipende dalle condizioni che ci troveremo ad affrontare. In fondo non si sta parlando di un pesce confinato nelle rive di un lago o nelle buche di un torrente, ma di una specie che può essere o non essere fisicamente presente nel luogo di pesca.

martedì 20 settembre 2016

Gary Yamamoto - Yamasenko

Dopo aver pubblicato un post specifico sull'utilizzo di questa particolare esca, mi sembrava giusto e corretto scrivere anche un post apposito per recensirla. In fin dei conti si tratta di una delle esche più famose per il bass fishing ed anche una delle più catturanti in assoluto, benché la sua forma lasci più di un dubbio sulla sua efficacia. Chi lo vede per la prima volta rimane sempre un po' interdetto e con un ronzio nella testa che suona come una domanda: "ma un aggeggio così, che sembra un pennarello moscio, potrà mai attirare un furbo pesciolone?". Certo che si. E così, ladies & gentlemen, ecco a voi lo Yamaseko o più semplicemente senko (ba'o dritto per gli amici).

Gary Yamamoto - Yamasenko

A prima vista

L'esca rientra nella categoria dei vermoni in gomma, sottocategoria stick bait, venduta in varie colorazioni e misure, dentro a confezioni piuttosto sobrie e prive di fronzoli, come del resto è l'esca in se. La trasparenza della busta permette di apprezzare l'integrità dei pezzi ed il colore effettivo del senko, che (per una scelta più accurata) vale la pena analizzare sempre alla luce del sole. Preso in mano, il vermone appare consistente, fabbricato in una gomma all'apparenza solida, ma comunque molto morbida.  Anche il peso specifico è piuttosto elevato, cosa che torna molto utile per una pesca senza utilizzo di piombature. Perde poco il colore e non si sciupa facilmente anche se tenuto fuori dalla busta originaria, ma è consigliabile tenercelo dentro per allungarne la vita.
Il prezzo è piuttosto salato, come del resto la composizione della gomma, attestandosi intorno agli €.10,00 a busta (spesso anche di più). E proprio per il sale presente nell'esca è consigliabile, prima di riporre le proprie plano, estrarre l'amo di innesco al fine di evitargli la prematura ruggine.
Sul portale della Gary Yamamoto è possibile verificare le dimensioni e le colorazioni disponibili, veramente molto numerose ed eterogenee.

Prede: Persico Trota (Black Bass), Trota, Spigola
Catture: Persico Trota

mercoledì 7 settembre 2016

Appena arriva settembre, il pescatore furbo non si arrende. Spinning al BLACK BASS col "ba'o dritto".

Estate finita, si torna in ufficio. Ormai i bei momenti passati sul mare a rimirare procaci giovincelle in succinti bikini sono solo un lontano (ma gustoso) ricordo. Quanti sogni, quanta immaginazione, quanto testosterone bruciato sotto il sole cocente di Agosto. Ma ora arriverà l'autunno e tutto questo non ci sarà più. Triste, eh?!? Macché! Su con la vita. Abbiamo ancora la pesca!
Settembre, Ottobre e Novembre sono da sempre momenti magici per pescare, sia che si parli di mare, sia che si parli di laghi, fiumi o torrenti. L'attività del pesce si rialza in vista dell'inverno, con giornate che possono rivelarsi epiche per catture e combattimenti. Smettete quindi di versare lacrime per l'addio alle natiche in perizoma e brandite nuovamente le vostre canne.
Guardatele bene... Ora basta e pensiamo alla pesca a spinning!
Come avevo promesso nell'ultimo mio post, parlerò della pesca al black bass con l'utilizzo di una specifica esca in gomma: il famigerato "ba'o dritto". Ebbene si, quel vermone in gomma lungo e cicciottello bello dritto, senza fronzoli pendolanti o codine frullanti. La classica esca che per un neofita dello spinning rappresenterebbe sicuramente l'ultima scelta possibile in un negozio di pesca che avesse in alternativa due "plughi", un cucchiaino arrugginito e un pescacciatore di fine secolo scorso... Grave, gravissimo errore.
Come ho avuto modo di apprezzare negli anni, questo tipo di vermone è invece una delle migliori esche progettate per la pesca al black bass e se usato con perizia può risultare veramente micidiale e può diventare determinante nello stanare quei bestioni che altri tipi di artificiali ultra blasonati farebbero solo sbadigliare di noia. Ma andiamo per ordine.

mercoledì 3 agosto 2016

Quando molla il solleone, cerca il bass con il vermone... Ci rivediamo a Settembre

Estate, caldo, ferie (per molti fortunati) e naturalmente pesca pesca pesca (per quelli ancora più fortunati). Quando sul calendario scocca il primo di Agosto, per molti inizia il momento più rilassante dell'anno (o almeno si spera tanto che sia così), con un po' più di tempo a disposizione per dedicarsi anche alle proprie passioni. Però, se per voi il nocciolo delle passioni è lo spinning al boccalone, sappiate che il solleone è spesso nemico delle belle pescate, soprattutto quando si parla di prede di acqua dolce ed in particolare del nostro famigerato black bass.

Il nostro simpatico amicone, a temperature prossime alla fusione nucleare, preferisce limitare la propria attività allo stretto indispensabile lasciando il voglioso pescatore a spinning con un bel cappotto in spalla. E visto che tornare dal lago con un bel cappotto addosso dopo un lungo pomeriggio di caldo africano, imbracati con waders in neoprene, un bel gilè da pesca di fustagno carico di scatole imbottite di esche pesantissime ed un meraviglioso cappellone in frescolana calzato in testa, non è assolutamente bello, conviene farsi furbi e ragionare sul momento effettivamente più propizio per dedicarsi alla battuta di pesca.
Il tramonto riserva momenti magici
Allora che fare? Regolare la propria sveglia alieutica verso orari più consoni e freschi, come il primo mattino o l'imbrunire, naturalmente, una abitudine che vi permetterà oltretutto di sopravvivere all'incazzatura della propria metà perché la gita al mare potrà essere svolta comunque senza problemi. Ma quale dei due momenti è il migliore?

mercoledì 29 giugno 2016

Report del 2° raduno 2016. Sopravvissuti al caldo!

Perché aprire un report di pesca con una bella figliola sotto l'acqua? Primo perché una bella figliola si giustifica sempre da sola. Secondo perché, durante la pescata a spinning effettuata sabato scorso a Castiglioncello, una bella pioggerella rinfrescante (o anche una più banale e semplice secchiata d'acqua) sarebbe stata proprio quello che ci voleva.
Infatti abbiamo beccato, come temevamo, il pomeriggio più caldo del 2016, almeno fino ad ora. E naturalmente senza un filo di vento...
Ma siamo eroi per questo, no?

Comunque, tornando in argomento report sulla pescata, il 2° raduno dei Toscani a Spinning in questo 2016 era dedicato alla cattura del nostro caro amico black bass, anticipando di qualche giorno l'apertura ufficiale al persico trota per le acque libere. Un modo per ritrovarsi ed al contempo rispolverare esche, attrezzature e tecniche messe da parte a causa di questi due mesi di chiusura.
Naturalmente le condizioni atmosferiche non hanno giocato a nostro favore, ma le catture non sono assolutamente mancate, anche grazie all'esperienza sul campo dei vari partecipanti, una qualità che emerge come sempre nei momenti di grande difficoltà.

giovedì 9 giugno 2016

2° raduno 2016 dei Toscani a Spinning

Locandina raduno Toscani a Spinning
Estate, tempo di raduni. Eccoci quindi al secondo appuntamento dei Toscani a Spinning con un raduno dedicato alla pesca al black bass o persico trota che dir si voglia. Il luogo di ritrovo è un laghetto a pagamento in località Spianate, Castiglioncello (LI).
La pesca potrà essere effettuata solo a piedi lungo le sponde del lago, comunque comodamente agibili.
Vista la bella (speriamo) stagione e la durata dell'esposizione solare, il raduno si terrà nel pomeriggio del sabato 25 Giugno.
In loco ci si potrà intrattenere anche per cena, tanto per continuare il meritato cazzeggio anche a tavola.
Per aderire, fare riferimento al forum dei Toscani a Spinning.

venerdì 13 maggio 2016

Spinning al CAVEDANO - Il jerk, quando la tecnica viene alimentata dalla fantasia

Dopo il discreto successo raccolto dai post dedicati specificamente alla tecnica di pesca, nei quali ho tracciato delle semplici linee guida per avere successo, o per meglio dire, avvicinarsi ad averlo nelle prime uscite a spinning verso i black bass, i cavedani e gli scorfani (articoli leggibili cliccando sui link), provo a spingermi un po' oltre, affrontando uno step successivo proprio sul nostro carissimo amico ciprinide, in attesa della fine di Giugno e quindi della possibilità di tornare a catturarlo senza disturbarlo nella delicata fase della frega.

Il ciprinide che accende la fantasia dello spinning (e del pescatore)
Farò questo approfondimento tecnico parlando del famigerato jerkbait, un esca che per i profani poco si addice allo spinning dedicato al cavedano, pesce di acqua dolce da sempre associato alla classica pesca con il cucchiaino o col minnow. Effettivamente queste due ultime tipologie di esca garantiscono da innumerevoli anni un ottimo rendimento e quindi affidarcisi non è certo sbagliato, ma sperimentare alcune varianti al classico pensiero ed al conosciuto modo di pescare, in taluni casi permette di ottenere catture rilevanti e spesso di mantenere ben chiuso nel proprio armadio il sempre spiacevole cappotto.

Pertanto, se avete relegato questo particolare artificiale nelle scatole dedicate esclusivamente al persico trota, al luccio, alla spigola o magari al serra, iniziate a pensare di trasferirne qualche esemplare anche nelle vostre plano attrezzate per il ciprinide, magari eliminando qualche altro ammennicolo inutilizzato e buono solo ad occupare posto. Oppure affidatevi al vostro negozio materiale o virtuale di fiducia ed acquistatene qualche esemplare ad hoc.
Se continuerete a leggere, vi spiegherò il mio perché.

mercoledì 4 maggio 2016

Arrivederci, caro Nì Culo Fishing Team

Nì culo al cappuccino
Dopo svariato tempo (ma svariato, svariato) che non mi collegavo più al mitico forum opera di Davide (alias NiCulo Shock), mi sono accorto con sorpresa che non esisteva più il Nì Culo Fishing Team... Che peccato!

Il link a bordo pagina quindi non funzionerà. Comunque, visto e considerato che per anni sono stato un felice aderente al "movimento" ed ho condiviso con gli altri adepti qualche gloriosa pescata, non eliminerò il relativo bollino tra i preferiti. E lo farò un po' per nostalgia ed un po' per gusto. Si, perché il simbolo inventato da Davide era veramente una figata!

Lunga vita al Nì Culo Fishing Team.


---
In attesa del prossimo post leggi gli ultimi articoli "da pescatori"

lunedì 25 aprile 2016

Nata sotto il segno della spigola. La primavera della pesca

Finalmente è arrivata la primavera! Una stagione meravigliosa per il pescatore che può così abbandonare i pesanti giubbotti invernali, i berretti di lana, i guanti ed i sogni di epiche catture solo immaginate sul cesso di casa mentre sta leggendo riviste di pesca, per riaffacciarsi nuovamente sulle rive di mari, fiumi, torrenti e laghi alla ricerca del pesce. Quale?
In questo caso, la sempre splendida e seducente spigola!

Tipici incontri di primavera in riva ai fiumi
Cari lettori, nel post precedente ho affrontato la sfida dell'aperitivo con il caro amico black bass, da sempre una delle prede favorite del pescatore a spinning/casting mondiale, fermo restando che la preda delle prede rimane quel curioso mammifero dotato di forme ammalianti ben fotografato nell'immagine soprastante. Tranquilli, in primavera potrebbe capitare di incontrare anche quello, mentre si percorrono le rive dei fiumi in prossimità della foce, magari nelle immediate vicinanze di assolate ed appartate spiagge, quando magari si cerca di catturare proprio qualche bella spigola.

Ebbene si. In questo articolino vi racconterò le mie recenti serate dedicate alla cattura della regina del mare, nell'orario ormai denominato da tempo aperispinning, cioè quello immediatamente dopo l'uscita dall'ufficio ed immediatamente prima del rientro in casa per la cena, illustrando qualche piccolo segreto per poter catturare questo splendido predatore.

lunedì 18 aprile 2016

AperiSpinning 2016: caro amico persico trota, rieccomi!

In principio era il cavedano. Poi, visto che il Signore aveva creato tanti altri pesci, perché non dedicarsi anche a questi? E così fu. Per il mio 2016 pre cena ho iniziato ad infastidire anche il black bass, antagonista che da qualche mese avevo lasciato in disparte.

Il famoso manifesto dell'AperiSpinning Cavedanoso
Uscito dall'ufficio, in quelle due ore scarse di sole e di tempo prima del sedersi a tavola, ho provato a tornare in una cava vicino casa dove in passato avevo effettuato catture interessanti. Ed in effetti, arrivato sul posto, le classiche bollate da boccalone tradivano una certa attività predatoria, cosa che mi ha fatto immediatamente arrapare. "Stasera buco di sicuro!" ho pensato. Ed in effetti mi sono immediatamente bucato nelle spine di rovo messe scientificamente di traverso al viottolino, giusto all'altezza delle mani... Un ottimo inizio, al pari della prima mezz'ora di lanci, assolutamente senza risultati nonostante l'attività del pesce fosse ancora ben visibile.

martedì 22 marzo 2016

Spinning al CAVEDANO - Un primo approccio alla tecnica

Non avete mai provato ad insidiare il cavedano a spinning? Vedete foto di pescatori che esibiscono numerose catture del simpatico ciprinide ad ogni apertura di forum e rosicate come bestie? Bene, se avrete la pazienza di leggere le prossime righe, cercherò di darvi qualche dritta per entrare nel mondo della pesca del cavedano con gli artificiali, anzi della pesca con artificiali al cavedano (che forse in italiano suona meglio).
Pescare il cavedano può riservare grandi sorprese
Dopo aver affrontato l'argomento persico trota, descrivendo un primo approccio alla tecnica di pesca in questo specifico post, mi piace ora parlare di un altro grande amico dello spinning italico fortunatamente ancora oggi molto diffuso nelle nostre acque e che rappresenta senza ombra di dubbio un validissimo antagonista per il pescatore con le esche artificiali: il famigerato cavedano.

Come è stato precedentemente per il black bass, anche in questa occasione non pretenderò certo di svelare i più reconditi modi per effettuare la cattura a spinning del simpatico ciprinide, elencando le tecniche segrete conosciute solo ad un ristretto giro di adepti o magari snocciolando tutti gli incantesimi utili ad ingraziarsi la Dea della Pesca - anche perché sinceramente non li conosco - ma mi limiterò più ragionevolmente ad illustrare le modalità con le quali avere le prime proficue esperienze di pesca con il cavedano, cercando di lasciare nella testa del lettore un piccolo input alla tecnica specifica, da molti "pro" ancora erroneamente snobbata e che invece riserva al pescatore notevoli difficoltà e quindi successive grandi soddisfazioni.

martedì 1 marzo 2016

L'entusiasmante risultato dell'ultimo raduno. Eroe per un giorno!

Potevo mancare al 1° raduno dei Toscani a Spinning del 2016? Certo che no!
Potevo non dare fondo a tutte le mie risorse per le pesca della trota in laghetto? Certo che no!
Potevo non avere un risultato da eroico pescatore a spinning? Certo che no!

Infatti, come volevasi dimostrare, il mio risultato in una giornata di spinning alla trota in laghetto può dirsi proprio eroico, visto che (come al mio solito in questi ambienti dei quali ho sempre capito poco) ho resistito strenuamente in piedi per svariate ore, slogandomi spalla, gomito e polso a forza di lanciare senza vedere la benché minima trotella attaccata al mio artificiale. Non solo. Il massimo dello scorno è stata l'unica cattura fatta da me in tutta la giornata, che mi ha permesso di evitare il cappotto, questo certamente, ma mi ha anche consacrato quale trotaiolo sbagliato, o diversamente trotista.

Si, perché invece di catturare una trota iridea, ho catturato un... persico trota... che nonostante contenga nel suo nome l'appellativo di "trota", proprio la solita cosa non è. Un po' come riuscire a cogliere l'unico pinacchiotto in mezzo ad uno spiazzo di porcini, uscire dalla macchina ed infilare nell'unica pozzanghera del parcheggio, scegliere l'unico casello che si blocca all'inserimento del biglietto, mettere il piede sull'unico riccio spiaggiato in una desolata distesa di sabbia, toccare il sedere ad una ragazza sposata con il campione del mondo di boxe...

E' si, proprio un bel risultato...
Un giovane bass vittima di un jerk
Tornando alla giornata ormai passata ed alle cose serie, il bello di un raduno non è tanto il pescare in se, quanto il trascorrere con gli amici una bella giornata insieme, condividendo la solita passione e scambiando opinioni su tecniche, esche e prede, naturalmente con quell'aria di convivialità che solo queste occasioni sanno accendere. Ce ne vorrebbero più spesso, se non altro per il morale.

Alla prossima ragazzi!
---
Per essere sempre aggiornato, ecco gli ultimi articoli sulla pesca a spinning!

venerdì 12 febbraio 2016

1° Raduno 2016 Toscani a Spinning


Il primo appuntamento ufficiale dei Toscani a Spinning per il 2016. Ci ritroveremo Domenica 21 Febbraio presso il Lago Oasi di San Donato per passare una piacevole giornata insieme a pesca di trote lacustri. Ritrovo previsto per le ore 8.00, direttamente in loco. Poi pesca fino a che non viene a noia.

Per aderire od avere informazioni più precise, fare riferimento al forum dei Toscani a Spinning nella sezione apposita.

giovedì 21 gennaio 2016

Lineaeffe - Totanara in seta

Con questo post mi piacerebbe inaugurare una serie di recensioni dedicate alle esche da me utilizzate nello spinning e che mi hanno permesso di effettuare le catture pubblicate nei miei articoli. Non pretendo di sostituirmi ai professionisti del mestiere, però navigando nel web italiano è veramente difficile trovare impressioni e prove sugli artificiali in vendita nel nostro paese (salvo per pubblicità o promozioni). Spero così di offrire un piccolo servizio per orientarsi nel vasto, molto vasto, addirittura smisurato mondo delle esche artificiali. E cercherò di recensire esche non proprio scontate o poco considerate perché spesso sono proprio queste ad essere l'arma in più per un pescatore.

Organizzerò il post con una descrizione di massima dell'esca, partendo dalle caratteristiche visive per poi arrivare alle impressioni in pesca, informando su eventuali difetti riscontrati o pregi che per me potrebbero avere, concludendo poi con un riassuntivo punteggio e corredando il tutto con qualche foto.
Buona pe... lettura!

Con l'avvento dell'eging quale tecnica innovativa, il pescatore a spinning moderno è costretto a cimentarsi anche con i cefalopodi presenti nei nostri mari, sennò sarà vittima di emarginazione e bullismo da coloro che hanno già stretto in mano seppie e calamari. Ma non sempre si può partire da start kit dal valore di ennemila euri. Ecco perché le "vecchie" totanare in seta tornano a recitare un ruolo di primo piano per lo spinningofilo (furbo) dei nostri giorni. Roba economica, funzionale, perfetta per affrontare le prime uscite nelle quali dovremo mettere in conto qualche doloroso incaglio sul fondale.

Lineaeffe - Totanara in seta

Totanare Lineaeffe

lunedì 11 gennaio 2016

Seppie a go go

Finite le ferie natalizie, eccomi di nuovo a scrivere qualche bischerata sulle mie avventure di pesca a spinning. In questo caso però non parlerò dei nostri amici pinnuti classici, ma di quelli "tentacolati", in particolare della seppia, il simpatico cefalopode che da qualche anno è diventato amico dei pescatori a spinning salsi.
L'eging, questo è il nome modaiolo (e corretto) della tecnica in questione, è un modo di pescare che non avevo mai sperimentato, essenzialmente perché dubbioso delle emozioni che un tale approccio allo spinning salso avrebbe potuto darmi. Che errore...

Ma andiamo con ordine.
Una discreta seppia vittima di una totanara
Come spesso accade, nonostante si abbia a disposizione una settimanetta di ferie nella quale penseremmo di fare sfracelli, a noi poveri pescatori normali rimane giusto il tempo di dedicare qualche fugace battuta di spinning da inserire tra l'ora del thé prenotata dai parenti e la cena con gli amici per cazzeggiare dopo mesi di duro lavoro. Insomma poco o nulla. Pertanto è obbligatorio farsi furbi e quindi studiare vie alternative alle classiche modalità con cui si può progettare una battuta di pesca.