mercoledì 11 ottobre 2017

Ottobre ormai è arrivato, ma il pesce dove è andato? (di mare...)

Settembre ed ottobre sono da sempre mesi molto proficui per la pesca, ovunque e con qualsiasi tecnica la si pratichi, dal torrente al fiume, dal lago al mare, dalla bolognese allo spinning, dalla traina al fondo. Quindi sono mesi ottimi anche per la pesca da riva alla ricerca del furioso serra e della velocissima leccia. O almeno, dovrebbero esserlo...
Anche quest'anno ho così dedicato diverse serate, tra l'uscita del lavoro e la cena a casa, alla ricerca di questi splendidi predatori dell'acqua salsa, memore delle esperienze avute negli anni passati. In sintesi, ho praticamente passato le ultime tre settimane a lanciare sul mare nell'orario perfetto per tale sfida, cioè da una quarantina di minuti prima del tramonto ad una mezz'ora successiva. Risultato? Zero.
Un fulmine sul mare da me fotografato con il cellulare
Che fossero giornate belle con leggero vento di terra, giornate brutte con un sostenuto vento di mare o incroci di queste... o serate mezzo e mezzo, il risultato è sempre stato quello: nessuna cattura, nessun attacco, nessun avvistamento. Proprio nulla di nulla. La mia sconsolante sorte è comunque toccata anche ad altri pescatori che, come me, slogandosi le articolazioni della spalla a forza di lanciare provavano con convinzione a catturare una preda marina in questi giorni di fine settembre. Tanto che, dalla prima settimana di impegno serale nella quale ho trovato svariati spinningofili sugli scogli, negli ultimi e più recenti giorni mi sono ritrovato progressivamente sempre più solo soletto, senza nemmeno più i classici pescatori con canna fissa o bolognese ad insidiare aguglie ed occhiate. Un bilancio assolutamente pessimo.

Fortunatamente la natura vissuta in riva al mare permette di assistere a spettacoli meravigliosi, come un temporale in avvicinamento dalla Corsica (la foto sopra) od un purpureo tramonto con il sole che scompare dietro l'isola di Capraia (foto sotto).