giovedì 24 gennaio 2013

Porticciolo che vai, inquinamento che trovi

In queste settimane di forzata astinenza alieutica a causa di impegni e maltempo, l'unica possibilità di sentirsi vicini alla pesca era quella di farsi un giro nelle mie zone marine alla ricerca di possibili spot buoni per le future battute di spinning salso.
Gira di qui, gira di la, qualche idea è venuta fuori, ma purtroppo sono venute fuori anche le varie problematiche legate ai nostri ambienti ancora ben lontani dall'essere "paradisiaci". Hai voglia a bubbolare contro i pescatori che trattengono il pescato indiscriminatamente o contro regole poco sensate delle autorità nazionali per salvaguardare qualche esemplare in più. Per carità, tutto è lecito, ma contro il degrado ambientale che ci troviamo di fronte, tali problematiche paiono bazzecole.

Questa volta è toccato a Marina di Cecina, precisamente al porticciolo situato in prossimità della foce del fiume. Da circa un anno, la zona è interessata dai lavori necessari all'ampliamento del porto turistico, con grandi escavazioni, grande traffico di mezzi pesanti e notevoli modifiche all'ambiente fluviale e marino.
Uno sforzo necessario al rilancio dell'economia locale, con la speranza di dare nuovi posti di lavoro e creare un indotto che porti più risorse ad un area da anni in crisi. Idee giuste e condivisibili, ma purtroppo credo anche poco gradite dai nostri amici pinnuti.
Ecco come si presentava l'acqua domenica scorsa

Oli e carburanti in superficie, un immagine sempre più diffusa

Non è sicuramente un bello spettacolo e nemmeno un bel segnale per l'ambiente del fiume e del mare. Il fiume Cecina è sempre stato una buona meta per la pesca in generale e per lo spinning nella zona di foce, con catture mai eclatanti, ma abbastanza continue nel tempo. Spigole, lecce, pesci serra, sugarelli, occhiate sono classiche specie da artificiali da sempre presenti in quelle acque, unitamente a tutte le specie marine e salmastre del sotto costa.

Casualmente, dall'inizio dei lavori, le soddisfazioni per i pescatori della zona sono drasticamente calate, tanto che ora è molto raro vedere pescatori (di qualsiasi tecnica si parli) impegnati in questi spot. Il fiume Cecina così, da ottimo posto per praticare la pesca, si è trasformato in luogo quasi totalmente sterile. Magari non lo sarà in assoluto, ma sicuramente ci sono, ci sono state e ci saranno serie ripercussioni sulla fauna ittica.

Speriamo che il domani ci riservi delle buone sorprese.

mercoledì 2 gennaio 2013

Pesca e festività, della serie: chiudere l'ufficio con grandi speranze e riaprirlo con grandi delusioni (spigola di foce a parte)

Natale, tempo di festività e di sospirate ferie. Tempo anche per sognare un sacco di uscite di pesca, all'insegna delle più disparate prede e degli itinerari più agognati durante le ore passate in ufficio, sbirciando fugacemente i report di pesca pubblicati sui vari forum. Grandi pescate di spigole, catture di enormi lucci, lotte con pasciuti bass nel gelido inverno...
E tempo anche di grandi delusioni... Già... Perché prede catturate dagli altri a parte, i nostri sogni spesso si infrangono contro la realtà che ci vede costretti a girare come trottole impazzite tra un negozio ed un centro commerciale, tra un banchetto di mercatino ed un fioraio, alla ricerca e conquista degli ultimi e più complicati regali di Natale. E se ne vanno così antivigilia e vigilia...
Tutto fatto? Magari.
Le leggere libagioni natalizie
Natale e Santo Stefano sono i giorni dei parenti e degli amici, degli aperitivi e dei brindisi d'auguri, dei pranzi in famiglia e delle pantagrueliche cene, di quelle terribili rimpinzate di pancia da dodici portate che ti fanno venir voglia di svenire sul divano.
Ed altri due giorni sono andati...
Facciamo un totale di cinque includendo le ventiquattro ore necessarie a riprendersi da questo annuale marasma e ci si accorge che buona parte dei giorni di ferie sono ormai alle spalle.

Solo al sesto giorno ci si può organizzare per una pescata come si deve, quella che ti impegna almeno tre ore tonde di tempo della tua giornata e che ti permette finalmente di godere di un "meritato riposo". Ed è bene non lamentarsi troppo con mogli o compagne perché l'evento è da fortunati, visto che il Signore riuscì a riposarsi solo il settimo (e le mogli, compagne e fidanzate lo sanno benissimo e te lo possono far pesare).

Il giorno buono però poi arriva... il momento della riscossa...