martedì 9 aprile 2019

Con la primavera è tornato anche un vecchio amico verdone

Ebbene sì, rotto il ghiaccio con i furiosi pesci serra, la voglia di pescare si è rifatta forte in me e mi ha spinto ad andare a ritrovare un vecchio amico dello spinning, il buon persico trota o black bass che dir si voglia, ormai abitante dei più remoti ed isolati laghetti italici e non solo. Che bello ritrovare le tipiche folli esche valide per questo particolare pinnuto, dalle gomme di mille colori e forme alle hard baits di ogni foggia e misura. Anche perché, lo confesso con un po' di vergogna, dallo scorso anno non avevo più messo il naso dentro la borsa dedicata alla sua cattura ed il rivedere tutte quelle esche insieme nelle mie plano mi ha riportato a piacevoli ricordi.

Così, prendendo al volo quello che ho trovato già pronto per perdere meno tempo possibile, appena dopo l'uscita serale dall'ufficio sono volato verso una cava nelle prossimità di casa contando su un oretta di sole per avere un nuovo appuntamento con il dispettoso pesciazzo verdastro.
Il mio primo bass del 2019
Ebbene, come nelle migliori trame di film da teenager con il classico eroe alle prese con i più terribili mostri della palude, al primissimo lancio effettuato nel sotto sponda (e primo lancio in assoluto in acqua lacustre di questo 2019) la veloce partenza del filo in bando mi ha fatto immediatamente capire che l'esca non era semplicemente caduta in acqua, ma era caduta in bocca a qualcosa.