lunedì 25 aprile 2016

Nata sotto il segno della spigola. La primavera della pesca

Finalmente è arrivata la primavera! Una stagione meravigliosa per il pescatore che può così abbandonare i pesanti giubbotti invernali, i berretti di lana, i guanti ed i sogni di epiche catture solo immaginate sul cesso di casa mentre sta leggendo riviste di pesca, per riaffacciarsi nuovamente sulle rive di mari, fiumi, torrenti e laghi alla ricerca del pesce. Quale?
In questo caso, la sempre splendida e seducente spigola!

Tipici incontri di primavera in riva ai fiumi
Cari lettori, nel post precedente ho affrontato la sfida dell'aperitivo con il caro amico black bass, da sempre una delle prede favorite del pescatore a spinning/casting mondiale, fermo restando che la preda delle prede rimane quel curioso mammifero dotato di forme ammalianti ben fotografato nell'immagine soprastante. Tranquilli, in primavera potrebbe capitare di incontrare anche quello, mentre si percorrono le rive dei fiumi in prossimità della foce, magari nelle immediate vicinanze di assolate ed appartate spiagge, quando magari si cerca di catturare proprio qualche bella spigola.

Ebbene si. In questo articolino vi racconterò le mie recenti serate dedicate alla cattura della regina del mare, nell'orario ormai denominato da tempo aperispinning, cioè quello immediatamente dopo l'uscita dall'ufficio ed immediatamente prima del rientro in casa per la cena, illustrando qualche piccolo segreto per poter catturare questo splendido predatore.

La spigola, il branzino, il ragno o più romanticamente regina, per me rappresenta una delle prede più entusiasmanti da ricercare pescando a spinning. La sua linea elegante, argentata, idrodinamica è un piacere per gli occhi del pescatore, senza contare (bischero in questione a parte, che rilascia anche le ciabatte allamate per il tacco) la bontà delle sue carni, tutte qualità che ne fanno uno dei pesci marini più apprezzati. A pensarci bene, tutto sommato, è proprio come una bella ragazza: è sfuggente, spesso manca agli appuntamenti, ma se finalmente hai la fortuna di accarezzarla... fìuuuuu... il godimento è massimo.
Quindi, sfruttando il tempo a disposizione e la mia vicinanza al mare, non potevo certo lasciarmi sfuggire qualche fugace pescata al pesce in questione.
Una giovane spigola vittima di un grub bianco sull'imbrunire
Scelta la location delle battute, essenzialmente la zona di foce ed il primo km all'interno del fiume, ho cercato di sfruttare al massimo quell'ora o poco più a cavallo del tramonto, sfruttando il famoso coup de soir, un momento che può risultare veramente magico. Naturalmente sulla presenza della spigola e sulla sua voglia di nutrirsi (magari di artificiali) influiscono anche numerosi altri fattori (marea, moto ondoso, velocità di corrente, vento, culo ecc.), ma averne anche solo uno a nostro favore è già una buonissima base di partenza per pescare convinti e pieni di speranza.

E così, direttomi sulle rive del fiume, ho iniziato a deliziarmi di serate di pesca all'insegna del puro passatempo alieutico salmastro, cercando di inventarmi di sera in sera il miglior modo di pescare la spigola a spinning. Fortunatamente, sin dalle prime battute, l'incontro con il serranide è stato piuttosto frequente, anche se con pezzi di dimensione piuttosto contenuta.
Un spigola catturata con un classico

Le postazioni che ho scelto con più frequenza per ricercare la spigola sono stati soprattutto i ghiareti, luoghi dove abitualmente si radunano molti avannotti e quindi sicuri hot spot per catturare il ragno che entra e risale nei fiumi proprio per predare il novellame primaverile. Infatti la presenza di questo predatore viene spesso tradita dalle rumorose bollate su questi branchetti di piccoli pesciolini.
Prestare un po' di attenzione all'ambiente circostante, sempre ammesso che la spigola sia presente ed in attività, è il modo migliore per trovare il luogo più proficuo per catturare la regina a spinning. Il furbo pescatore non può prescindere dall'osservazione del luogo e dal "sentire" il classico splosh (o splah o bluop se si preferisce) sulla superficie, individuando i punti migliori per lanciare.

Successivamente al posizionamento, l'ulteriore intuizione da avere è quella di selezionare le esche giuste. Se vi state chiedendo quale è il migliore artificiale per catturare la spigola, tranquillizzatevi perché non lo so nemmeno io. Anche in questo caso (parere del tutto personale) è sempre bene basare la propria iniziale scelta sull'analisi dell'ambiente circostante e naturalmente su quello che il ragno sta predando.
Personalmente, quando vedo attività visibile su novellame o altri pesci, prediligo minnows o jerkbait, possibilmente nelle dimensioni delle vittime del momento o leggermente più grandi. Se, viceversa, l'attività visibile è scarsa o addirittura assente, allora oriento la mia scelta su gomme di varie fogge e dimensioni, per scandagliare con perizia i fondali e le prossimità di ostacoli sommersi.
Spigolotto catturato lungo un ghiareto

Se si sta pescando con queste ultime tipologie di artificiali (ma il consiglio è valido in assoluto, come ho scritto anche nel post precedente) è sempre bene verificare la bontà della propria attrezzatura perché potrebbe capitare di convincere ad abboccare il più bel pesce del reame e... perderlo perché si è spezzato l'amo della testina piombata evidentemente difettosa o logorata. Un tale evento è un po' come riuscire a trovare la bella figliola della foto di apertura e rendersi conto di non aver controllato lo stato delle proprie mutande dopo l'ultimo bidè fatto la settimana precedente.
Non è cosa bella...
E se avvertiste un bell'attacco e purtroppo per voi perdeste malamente il pesce (come appunto accaduto al sottoscritto), non state a piangere per l'occasione sfumata recitando rosari ed imprecando contro qualsiasi essere vivente, ma cambiate velocemente esca e riprovate immediatamente con un lancio nel medesimo punto. Spesso le spigole si muovono in branchi e non è raro effettuare catture ripetute per due/tre lanci di fila
Se la serata è quella giusta, il divertimento sarà assicurato. E vi garantisco che mi sono proprio divertito in queste serate trascorse sulle rive del fiume, anche se in linea di massima gli attacchi ricevuti, pesce spacca amo a parte, si sono rivelati di dimensioni medio piccole.

Il periodo era comunque favorevole ed un pescatore furbo non si lascia mai sfuggire un occasione simile. Quindi, forte dell'arrapamento spinningofilo del quale ero vittima, una sera si ed una sera no, mi sono diretto nel magico mondo salmastro alla ricerca di quel gran pezzo di figliola che vedete nella prima foto. E non l'ho mai trovata, tranquilli. Però insistendo con convinzione e determinazione, sono riuscito ad incontrare il primo bel pezzo pinnuto di questa nuova stagione spigolara 2016.

Ad una bella cattura non si nega mai un selfie
Poco prima che il sole sparisse dietro l'orizzonte, benché non avessi visto ancora una cacciata, ho notato comunque un certo nervosismo tra i branchi di pesciolini nelle immediate vicinanze del sottoriva. Così ho deciso di scegliere un segretissimo jerk "bucativo al massimo" nella mia fida cassettina delle esche rigide ed ho effettuato il primo lancio a lambire il canneto, recuperando in modo lineare, ma progressivamente sempre più veloce, cercando quindi di simulare una preda impaurita in una fuga accelerata. Ma senza riscuotere successo. Al secondo lancio ho così optato per un recupero più disordinato, con frequenti e prolungati stop. Jerkata-jerkata stop. Jerkata-jerkata stop. Jerkata stop. SBAM!

Proprio nel momento di stop dell'esca la bella spigola aveva aggredito il mio jerk allamandosi sull'ancorina centrale, grazie ad un fulmineo attacco laterale. Oltretutto si è rivelata anche una discreta combattente, con qualche bella fuga a centro fiume e un salto stile persico trota. Selfie di rito, qualche raccomandazione verso i suoi parenti stile "manda la tua bisnonna", un ultima foto distesa in acqua e poi il rilascio.
Il bello della pesca è anche questo: il poter rinnovare la sfida con il pesce appena catturato.

Un ultimo scatto prima del rilascio
E tutti vissero pescando contenti.

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Sei interessato alla cattura delle spigole?
Allora leggi anche il report sui branzini estivi

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