mercoledì 31 luglio 2013

Bass estivi: piccola esca, grande risultato. Spinning al PERSICO TROTA con esche "minute"

Nello spinning al black bass conta la dimensione dell'esca? Sicuramente si, ma non sempre questo vuol dire che debba essere grande. Ecco perché...


In queste settimane di caldo asfissiante non c'è cosa migliore che trovare un po' di refrigerio lungo le rive di qualche fiume, lago o torrente praticando la nostra splendida passione. E così, appena si presenta una serata libera da impegni nell'orario canonico dell'AperiSpinning e trovato il coraggio di affrontare legioni di zanzare assassine, l'eroico pescatore a spinning si dirige all'avventura.
Ed io vi racconto la mia.

La serata si presentava calma, senza un filo di vento e con il cielo completamente sgombro da nuvole. L'arrivo al laghetto lasciava circa un ora e mezza di luce prima che la scura volta celeste prendesse il posto della luminosa sfera incandescente (come sono poetico).

Il giorno precedente, la persistente alta pressione regnante da diverso tempo aveva lasciato posto ad una breve, ma intensa attività temporalesca, abbassando notevolmente i gradi della temperatura. Risultato: attività ittica praticamente nulla.
Il luogo si presentava pressappoco così

Tipico specchio d'acqua lacustre sull'imbrunire

Uno spettacolo per gli occhi, meno per le possibilità di cattura. Considerando che nella precedente battuta di pesca nella medesima cava l'esca mattatrice era stata il mitico buzzbait, da li siamo ripartiti, cercando di stimolare qualche bel pezzo ad un attacco a galla. Risultato? Nulla... Sarebbe stato troppo bello e troppo facile. Ma la pesca naturalmente non lo è mai (bella si, facile proprio no).

Così ho cercato di trovare la via della cattura variando colori e vibrazioni, mantenendomi però sempre su dimensioni consistenti, al fine di far imbestialire gli svogliati bass immersi nelle scure e calme acque. E quindi spinnerbait, crankbait, jig e gomme voluminose si sono alternate in fondo alla mia lenza... ma il risultato proprio non voleva arrivare.
Poi un urlo, uno sciacquettìo in superficie: "Eeccoolooo!". Ciospatito, ad una quindicina di metri da me, era intento in un combattimento con un discreto bass. "Con cosa lo hai preso?" ho domandato immediatamente. "Spaghetto in gomma!" la risposta. Un black bass con lo spaghetto in gomma da trote?!? Il mondo è impazzito...

Superato il momento di stupore e sconcerto ed appurato che non era un semplice perculeggiamento, ma una solida realtà, ho cercato di  far funzionare i miei due neuroni per fare mia la "follia" che aveva spinto Ciospatito a lanciare in acqua degli spaghetti in gomma bianchi per catturare il black bass. Oltretutto con il lusinghiero risultato di averne catturato uno belloccio.
"Questa sera mangiano piccolo..." ho pensato.

Immediatamente mi sono fiondato con la testa nella sacca, alla ricerca dell'eschina più minuta in mio possesso, per tentare di dare una svolta alla battuta di pesca. Tra le mani mi è capitato un piccolo grub bianco glitterato di una nota marca di gomme. L'ho innescato su una testina piombata da light rock fishing di 3g. ed ho iniziato a far lavorare l'artificiale con rinnovate speranze.
L'emozionante cattura di un black bass al crepuscolo
Già ai primi lanci ho avuto attacchi di piccoli bassetti indiavolati, ma talmente piccoli che non gli ho nemmeno ferrati, così da risparmiare ai poveri pinnuti un inutile sofferenza. Ma l'esca ne aveva stimolato l'interesse e ciò mi faceva ben sperare.
Un lancio lungo sponda, tra la riva ed un folto cespuglio sommerso e... BAM! La botta secca e la successiva fuga rabbiosa verso il fondo mi hanno fatto pensare ad una preda diversa dal bass, tanto è stata veemente.
Poi la lenza è risalita verso la superficie, un bel salto, la sagoma in penombra inconfondibile, "Un bass!".

La via del piccolo mi aveva portato al grande. Finalmente l'agognata cattura era avvenuta. Un black bass belloccio non aveva potuto resistere alle sinuose movenze della codina a falcetto, alla soffice morbidezza del piccolo grubbettino ed alle scintillanti luminescenze dei piccoli glitter sapientemente incastonati nel corpicino. Che sia stato un bass femmina? Chissà. Poco importa.
L'importante è aver avuto l'intuizione giusta per la cattura.

Il confronto tra la dimensione dell'esca e della preda

C'è una morale a tutto questo? No. Però il consiglio è di pescare sempre con elasticità mentale, non fossilizzandosi su di un unica tecnica, su di un unica serie di esche ed i medesimi approcci. A volte, per dare una svolta alla propria battuta di pesca a spinning è necessario stravolgere le proprie convinzioni e percorrere strade differenti, anche assurde.
L'inaspettato può essere la carta vincente.

E tutti vissero pescando contenti.

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