lunedì 15 aprile 2013

Spinning in leggerezza. Godere dei piccoli predatori marini.

Dopo mesi di pioggia incessante, la Primavera si è finalmente affacciata sulla nostra regione, riscaldando i cuori di noi poveri pescatori relegati da troppo tempo nelle buie camerette di casa. Dopo aver sognato catture meravigliose sfogliando le riviste di settore (magari comodamente seduti sulla tazza del cesso) e superato il fastidioso momento di formicolio nelle gambe (tipico postumo dopo ore di lettura sulla rigida ciambella), finalmente è giunta l'ora di tirarsi su le mutande, i pantaloni ed uscire di casa con la canna in mano.

La primavera risveglia nel pescatore speranze ed illusioni
Prima tappa: il mare. In fin dei conti, cosa c'è di meglio di farsi una bella giratina lungo le rive Tirreniche godendo dei primi caldi raggi di sole. E così, caricata l'attrezzatura in auto, si parte all'avventura! Ma per far felice la nostra sfortunata compagna, che deve subire continuamente la nostra inguaribile "voglia di pesca", la scelta deve necessariamente ricadere su luoghi interessanti per entrambi. Quindi, prima delle tavole di marea o delle esche più usate in un determinato luogo, informatevi sulla presenza di mercatini, mostre o manifestazioni che possano interessare la vostra dolce metà, così da non entrarci in conflitto, ma anzi, favorire una suo interessamento alla visita in un determinato luogo.
E via che si va...  

Una leggera risacca con mare ancora velato faceva presupporre buoni momenti per la pesca. Tant'è che la diga foranea già pullulava di pescatori con esche naturali, intenti a salpare i classici pesci di scoglio, ma anche qualche spigolotta golosa di bachini. Purtroppo per me, le punte dei pennelli erano già tutte occupate e quindi non mi rimaneva che sondare i punti "meno buoni".
L'ora abbondante passata a lanciare le mie esche non aveva però prodotto alcun risultato, se non far trascorrere il tempo nell'attesa che la dolce metà tornasse dalla visita al mercatino del luogo. A quel punto, spinto dalla richiesta della ragazza di vedere almeno un pinnuto prima di rincasare, ho cambiato tattica, mirando al piccolo predatore ricercato tra gli scogli.

Montato un grub marroncino da 5 cm. sulla testina piombata da g.2,5, ho iniziato a scandagliare gli anfratti. Al secondo lancio ho sentito la prima tocca, ma non ho ferrato. Al quarto la tocca è stata più decisa e mettendo leggermente in trazione la lenza ho sentito un difesa più accentuata. "Finalmente qualcosa c'è!"

Lo scorfano, una preda classica dello spinning ultraleggero in mare
Il classico amico del "light rock fishing". Un simpatico scorfano toscano è venuto a farmi visita. Il tempo di liberarlo con tutte le cure, di sentire un altra tocca, di perdere una testina e si era fatta l'ora di tornare a casa.
Ma l'indomani era ancora festa ed il tempo era ancora bello... Quindi?

Quindi, pesca! Attrezzatura leggera, voglia di stare all'aria aperta e merenda a base di pane col pomodoro: questi i tre semplici ingredienti per ricaricarsi in una giornata di primavera.
Altro luogo, ma stessa pesca del giorno prima, diretta ai piccoli predatori marini con attrezzatura da spinning leggero. Ma il mare, sempre un po' movimentato e con un teso vento di Maestrale, non era proprio il massimo per il light. Infatti i risultati non arrivavano.
Per svoltare, l'unico modo era cambiare tattica e posto.

Piccola foce, acqua un po' torba... spigole! La minutaglia nervosa tradiva la presenza del predatore, anche se di taglia ridotta. L'attrezzatura light era perfetta per affrontare la situazione, permettendomi di lanciare minnows e gomme di pochi grammi. "Sciafl-sciafl" si vedeva nell'acqua. Quelle classiche cacciate della spigola sui crognoli. Ma i primi lanci e le prime esche usate (un minnows da 7 cm. moooolto fine ed una gomma a coda liscia di fama mondiale) non avevano sortito alcun effetto.
Il mio intuito però mi ha guidato su una gomma da 3 cm., bianca, con coda timonata, innestata su una testina da g. 2,5. Si rivelerà la scelta giusta. Al primo lancio ho sentito subito una botta. Due testate, una bella spanciata, poi nulla... Una spigola stimata sul mezzo chilo mi aveva salutato e se ne era andata via. Ancora "sciafl-sciafl" ancora un lancio e questa volta... "Eccola!".

Una piccola spigola ingannata con la gomma
Piccola, ma la botta è secca. Altre cacciate, altri lanci, un altra botta, ma la perdo. Insisto convinto ed ho ragione. Una compagna della prima viene a farmi visita Peccato che la più bella, la prima, non sia riuscito proprio a ferrarla. Poi gli "sciafl-sciafl" sono cessati, la minutaglia si è calmata e si è deciso di rincasare dopo una giornata che non ha pagato in termini di catture eclatanti, ma ci ha concesso di godere del sole, del profumo di salsedine e di tutte quelle piacevoli sensazioni che solo la primavera sa regalare.

E per quello che stiamo vivendo oggi nel nostro paese è già abbastanza per ritenersi soddisfatti.
Lo spinning ultraleggero è molto efficace con le piccole spigole
E tutti vissero pescando contenti...

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