mercoledì 15 settembre 2021

La pesca a spinning in notturna: le giuste dritte per fare una battuta di pesca in tranquillità

 Le giornate si stanno irrimediabilmente accorciando e nei prossimi mesi sempre più facilmente ci troveremo ad affrontare condizioni di penombra e buio nei nostri pomeriggi dedicati al nostro sport, senza dimenticare le famigerate albe considerate da sempre momenti ad alta probabilità di incontro con il mitologico "pesce della vita". E queste situazioni opposte, alba e tramonto, che cosa hanno in comune? Il non vederci una beneamata sega, naturalmente.
Di giorno, con la luce del sole, tutto è più facile, ma quando il cielo è nero come la pece e siamo immersi nell'oscurità tutto al contrario diventa molto complicato.
Al buio si fatica a riconoscere anche la fi..
Ecco perché nelle prossime righe mi cimenterò nel dare qualche consiglio ai neo pescatori a spinning, affinché questi momenti "oscuri" divengano più semplici da affrontare e le catture siano meno complicate da portare a termine.
Naturalmente la prima cosa da procurarsi è la luce, quindi l'oggetto assolutamente indispensabile per affrontare queste occasioni è rappresentato da una buona torcia. Evitate di affidarvi quindi alla comodità della app torcia del vostro smartphone, buona giusto per trovare il buco della serratura di casa nei rientri a notte fonda. Ed evitate anche il furto dal cassetto dei vostri nonni della classica ed immancabile pila, utilissima a trovare il bagno in quelle occasioni di emergenza in cui va via la luce di casa (sennò poveri nonni...).
Saremo in pesca ed in pesca non si scherza, quindi sarà necessario affidarsi ad oggetti appositamente studiati per la nostra passione.

E quindi la prima cosa da acquistare, se non posseduta, sarà appunto obbligatoria: una torcia frontale. Fortunatamente, tra i negozi fisici ed i negozi virtuali dedicati alla pesca, di articoli adeguati se ne trovano a centinaia, per tutti i gusti e per tutte le tasche. A parere mio, tanto per restringere il campo nella selezione, è opportuno che una buona torcia da pescatore possegga alcuni requisiti fondamentali:
  • innanzitutto la scelta dovrà ricadere sulle più moderne lampade a led, più performanti rispetto alle classiche lampadine ad incandescenza;
  • la calzata frontale dovrà essere comoda, evitando così di farsi venire il mal di testa per delle fasce elastiche troppo strette;
  • per la calzata comoda però non dovremo rinunciare alla tenuta, quindi le fasce dovranno assicurare una presa sicura sul capo, scongiurando che nelle fasi concitate di una cattura la torcia possa scivolare via;
  • collegata alla comodità anche la leggerezza, un requisito fondamentale per non avere problemi dopo ore che la si indossa;
  • inoltre il tasto di accensione e spegnimento dovrà essere di facile accesso, per avere modo di attivarla anche in quelle occasioni in cui avremo le mani intorpidite dal freddo invernale o magari impedite da guanti termici.
La torcia compagna inseparabile nelle battute alla spigola

Questi i punti salienti da tenere in massima considerazione, ai quali aggiungerei altri due consigli spassionati, anche se non fondamentali. Il primo riguarda l'alimentazione, che io preferisco sia con le classiche pile piuttosto che tramite una batteria ricaricabile. Ciò mi consente di avere sempre la lampada funzionante, avendo solo l'accortezza di portarmi dietro una scorta di pile alcaline. Una più moderna torcia a ricarica fa sicuramente risparmiare soldini alla lunga, ma nella malaugurata ipotesi si scarichi sul più bello, ci ritroveremo nella cosiddetta cacca senza avere a disposizione la carta igienica.
Il secondo consiglio è che se ne scelga una che non sia eccessivamente potente. Sono d'accordo che avere sulla fronte un fascio di luce come il faro del Capo di Buona Speranza fa molto figo, ma alla fine ad un pescatore non serve a niente, se non a spaventare i pesci nel raggio di cinque leghe dai propri piedi ogni volta che la si attiva. E generalmente pesa molto di più sulla nostra chiorba a causa di un pacco batterie più voluminoso.
Pertanto, una torcia che definirei della potenza adeguata, basta che abbia una luminosità sufficiente ad illuminare le vostre mani per rifare i nodi e qualche metro di fronte a voi per poter camminare in sicurezza.

Questione luce risolta. Però il buio richiede anche altre accortezze. La prima è relativa alle calzature: di giorno vedremo perfettamente il terreno che andremo a calpestare, ma di notte (anche con luci potentissime) un margine di incertezza rimarrà sempre. Pertanto il mio consiglio è di affidarsi a scarponcini da escursione, di quelli dotati di un buon carrarmato (per non rischiare pericolose scivolate) ed una allacciatura alta per proteggersi da eventuali storte, anche se fosse una serata calda estiva.
Vi consiglierei di evitare gli stivali od addirittura i waders con l'intenzione di entrare in acqua perché con il buio affrontare anche semplicemente dei rassicuranti bassi fondali, che siano in acque salmastre o che siano in acque dolci fa poca differenza, può essere davvero molto pericoloso e nessuna cattura può valere il rischio della propria incolumità. Naturalmente spero non sia necessario dissuadervi esplicitamente dall'utilizzo di fascinose scarpine in cuoio grasso o modaiole scarpe da basket dalla suola liscia o addirittura da un coloratissimo infradito con tanto di bandierina brasiliana, calzature perfette per un aperitivo al bar da seduti, non certo per lanciare con una canna in piedi, nel buio della notte.
Scogli scivolosi e buio non sono un'accoppiata amichevole
Con il buio avvengono altri fenomeni paranormali inspiegabili di cui il pescatore si deve preoccupare: il calo della temperatura e l'aumento dell'umidità. Che sia estate, che sia inverno o che sia una altra stagione a caso, con l'arrivo del tramonto avremo a che fare con temperature decisamente più basse, spesso accompagnate da un considerevole aumento dell'umidità, cosa che può limitare enormemente il comfort del pescatore. Anche in estate, benché le temperature giornaliere siano molto elevate, dallo stare bene in costume e canottiera si può passare in men che non si dica al patire un freddo cane e trovarsi bagnati come pulcini. Per scongiurare qualsiasi rischio in tal senso è sempre opportuno avere a disposizione (magari di scorta) l'adeguato abbigliamento, anche con capi impermeabili, pensando addirittura ad un rinforzino in quei casi in cui lo sbalzo termico fosse più elevato, come ad esempio un bel berretto da indossare sulla propria capoccia.
Il solito discorso è valido se si affronterà una battuta di pesca all'alba, per la quale dovremo partire da casa già opportunamente attrezzati al fine di evitare quel noioso tremore del polso causato dall'irrefrenabile battito dei denti per il freddo.

Passiamo ad un attrezzo che ci faciliterà non poco nella cattura del pesce, ovvero il guadino. Se nelle nostre spensierate pescate diurne le mani ed i boga possono anche bastare, quando la luce del sole non ci sarà più un comodo ed ampio guadino diventa pressoché indispensabile per il pescatore a spinning davvero intelligente. Salvo che si punti ad esemplari giganti di siluro, questo attrezzo (da scegliere con la rete in gomma) ci salverà nelle situazioni di salpaggio più spinose, rendendo anche più semplice la successiva operazione di slamatura.
Sul resto dell'attrezzatura e minuteria valgono più o meno le regole generali, anche se oggetti dotati di impugnatura antiscivolo (come ad esempio la pinza per slamare) minimizzerà il rischio di una accidentale sfuggita dalle mani, con la conseguente difficoltà di ritrovare qualcosa al buio con il solo ausilio della torcia, perdendo tempo prezioso e rischiando di non ritrovare nulla di quello che stiamo cercando.
La pesca serale invernale richiede qualche vestito in più
E poi, ultimo ma non ultimo in fatto di importanza, affidatevi sempre al buon senso. Innanzitutto provate ad organizzare le vostre uscite notturne con almeno un compagno di pesca, poiché basta poco per trovarsi in difficoltà e la solitudine non è mai una buona compagna d'avventura. Poi evitate quelle serate con condizioni metereologiche avverse, già complicate da affrontare con la luce del pieno giorno. Non sottovalutate mai i pericoli e non forzate mai una manovra nell'instabilità, anche a costo di perdere una cattura importante. Basta davvero poco per trovarsi nella cacca fino al collo. La propria incolumità deve avere sempre il primo posto. E sempre in questa ottica, negli spostamenti a piedi, organizzatevi in modo tale da tenere sempre libera almeno una mano, così da potersi aggrappare o sorreggere in caso di scivolate.

Le finali considerazioni le dedico a due semplici consigli organizzativi: il primo, sistemate con accuratezza e razionalità la vostra borsina con esche e attrezzature in modo che tutto sia a portata di mano, senza dover rufolare mezz'ora per trovare quello che si sta cercando; il secondo, premunitevi di una scorta d'abiti da tenere in bauliera asciutti, utilissimi nella malaugurata ipotesi di cadere in acqua. Anche in estate, vi assicuro, affrontare una nottata di pesca bagnati non è assolutamente una delle migliori esperienze da fare. In inverno poi...

In bocca al buio e ci rileggiamo mercoledì prossimo!
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