mercoledì 17 novembre 2021

Micro spigole ad ipersupermegaultra light spinning

 Anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano, recitava un illuminato libriccino pubblicato ormai diversi anni fa. E così anche le micro spigole, nella loro minima dimensione, fanno comunque tutto come le loro progenitrici più grandi, compreso attaccare i nostri artificiali. Pertanto il povero pescatore a spinning, magari lontano dalla pesca da molti giorni ed a digiuno di catture da qualche settimana, in tardo autunno come ad inizio inverno può trovare diletto in una pesca leggera leggera, poco impegnativa, ma comunque divertente da praticare, logicamente se effettuata con le adeguate attrezzature.

Mini spigole, grande passatempo
I periodi come l'attuale sono perfetti per questa pesca ultra light, cioè quando è arrivato il primo freddo, il mare è limpido, calmo e spira un sostenuto vento di terra che tiene lontani da riva (non sempre, in verità) i predatori più grandi. Le spigolette si mantengono a tiro della nostra canna anche in queste situazioni climatiche, soprattutto se le si cercano in ambito portuale o nell'immediatezza di una foce, sia nel tratto interno che in quello immediatamente esterno.

Anche l'orario non incide più di tanto sulla loro presenza, salvo la normale ciclicità dovuta agli spostamenti per la marea od alla presenza del foraggio di cui i piccoli branzini si nutrono. Ma state pur certi che se allungate la vostra pescata a qualcosa in più di una striminzita oretta, prima o poi il branco di piccoli pinnuti si paleserà di fronte ai vostri occhi e potrete passare un po' di tempo divertendovi.
Come?

Semplice: eseguendo catture ripetute su quei piccoli esemplari che si fionderanno con cupidigia sulle vostre mini esche artificiali. L'attrezzatura, va da se, dovrà essere degna del più leggero light rock fishing o di una miglior trout area. Non fatevi ingannare dalla dimensione della gomma della foto sopra (tanto per ribadire il concetto che non esiste un esca troppo grande per un predatore), per divertirsi davvero con questi micro pesciolini dovremo utilizzare esche estremamente piccole, quindi molto leggere.

Piccola esca, divertente risultato
Pertanto testine da 1 a 3 grammi, con relative gommine di una lunghezza compresa tra i 3 ed un massimo di 7 centimetri e minnows con la medesima lunghezza (e pesi minimi) saranno le nostre migliori cartucce. Le colorazioni a disposizione, come al solito, dovranno avere almeno tre opzioni di gradazione e cioè molto appariscenti (bianche, giallo fluo), molto scure (nere, blu) e poi in livree naturali.

Le armi invece saranno canne con potenza di lancio da 0 a 5 grammi, abbinate a mulinelli di taglia 1000 caricati con trecciati da 0,06 e finali di almeno un metro di lunghezza (anche un metro e mezzo) di fluoro o nylon dal medesimo carico di rottura. Più lunghe saranno, più sensibili di vetta saranno e più divertimento ci sarà.

La tecnica? Semplice: si cerca la zona di attività e si inizia a lanciarci nel mezzo, effettuando un recupero non troppo veloce, direi addirittura lento, puntando ad animare l'esca senza eccessi di movimento. Se abbiamo indovinato "il come", l'attacco delle spigolette non si farà attendere. In caso contrario, converrà variare esca e modo di recupero, aumentando progressivamente la velocità nel girare la manovella. State pur tranquilli che vi divertirete.

Giorno, sera, notte... non fa differenza

Raccomandazioni? Fate tale "peschetta" solo nei ritagli di tempo e giusto quando siete alla canna del gas, nel senso che è da tanto che non avete il piacere di sentire un pesce in canna. Inoltre, considerando la taglia minima dei soggetti, utilizzate ami senza ardiglione per slamature lampo, così da ridurre al minimo lo stress per questi piccoli pesci. Alla fine si tratta di una specie resistente, ma in una fase ancora giovanile, quindi è sempre meglio non esagerare. Loro vi ringrazieranno tornando ad abboccare quando avranno raggiunto i cinque chilogrammi di peso. Promesso.

A mercoledì prossimo!

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