mercoledì 23 giugno 2021

Aperispinning salato: caro amico serra ci rincontriamo!

 Ebbene si, confesso di essere diventato un pescatore da aperitivo, nel senso vero del termine. Cioè pescate piuttosto brevi, quasi fugaci, tanto per "assaggiare" un po' di sana libertà in quell'orario perfettamente incastonato tra l'uscita dall'ufficio ed il rientro a casa per cena. Spesso partendo con un minimo di attrezzatura verso il lavoro, già dalla mattina, nella speranza che durante l'arco della giornata a nessuno faccia gola la canna in bella vista nell'abitacolo, visti i brutti tempi che stiamo vivendo.

E così, tanto per godermi un po' di scampoli salmastri di questo inizio estate (che purtroppo sembra non voler arrivare), mi sono diretto verso il mare alla ricerca del predatore marino estivo per antonomasia, cioè il famigerato pesce serra. Va detto che quest'anno non avevo avuto notizie di grandi catture, anzi. A dirla tutta la sua presenza è stata certa fino ai primi di Aprile (anche io ne ho catturati diversi), ma poi è scomparso letteralmente dai radar. E negli ultimi giorni (per non dire settimane) non si erano più registrate catture. Quindi non nutrivo grandi speranze. Ma...

Pesce serra con camicina elegante: mmmm numero uno!

Ogni tanto la Dea della Pesca guarda anche nella mia direzione ed all'arrivo sul posto ho notato subito che all'imboccatura del porticciolo qualcosa si muoveva. Non mangianze eclatanti, ma un po' di attività sembrava effettivamente esserci e per un pescatore il vedere anche solo un poco di movimento in acqua diventa un corroborante simile ad una famosa pillola azzurra. Così ho innescato un bel wtd ed ho iniziato a fare i primi lanci con grande speranza. Lancio e nulla. Lancio e nulla. Lancio e nulla. Lancio e... primo inseguimento. Lancio e nulla. Lancio e nulla. Lancio e... BLUOP! Il primo attacco dopo mesi. Ma ho giusto il tempo di sentire un minimo colpo assestato all'artificiale, poi nulla.

Per un po' di tempo la situazione si acquieta e non vedo più muovere una mosca. Attendo fiducioso una mezz'ora buona, nella quale lancio a cadenza di cinque minuti, tanto per mantenere le acque calme e non logorarmi la spalla inutilmente (sennò godrebbe solo la mia fisioterapista). Poi, dal nulla, rivedo partire un po' di rumba e così prontamente lancio un fido needle con l'intento di arrivare ben oltre il punto di attività. Parto con un recupero non troppo veloce, passo nella zona d'acqua dove prima avevo visto movimento e...TAAACCC. Primo serra estivo in canna.

La natura sa regalare momenti di rara bellezza

Non male. Per una pescata fugace, in mare, in un'oretta di tempo, una cattura di un serra su di un needle con tanto di bollata è un risultato più che soddisfacente, di quelli che ti fanno tornare a casa con il sorriso stampato in faccia. Ho anche il tempo di sentire un altro attacco (che padello miseramente) e vedere altri due inseguimenti. Poi repentinamente, come tutto era iniziato, tutto si è fermato.

Ma mi sono goduto un tramonto da favola che meritava di essere visto dal vivo e fotografato. Anche solo questi spettacoli della natura ti fanno rientrare in sintonia con il creato, indipendentemente dall'aver pescato qualcosa o no. Forse.

L'estate sta iniziando!

Ci rileggiamo mercoledì prossimo!

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