Fino ad oggi ho affrontato l'argomento branzino pubblicando essenzialmente suggerimenti sulle tecniche di pesca abbinandole sempre ai miei report di catture. Però adesso siamo in Aprile e visto che la stagione della frega è ormai terminata e possiamo tornare a pescarla in tutta serenità, in questo doppio articolo (la seconda puntata la prossima settimana) vorrei cimentarmi in qualcosa di più specifico ed articolato, descrivendo quelle che ritengo siano le attrezzature migliori per affrontare la sfida della pesca a spinning con la spigola, sfuggente regina argentata dei nostri mari.
Ho scritto al plurale, cioè attrezzature, perché in uno spinning che si rispetti per avere più chance di cattura è necessario adattarsi a situazioni differenti, come la più blasonata pesca al black bass ci ha insegnato nel corso degli anni. Naturalmente non voglio affermare che, in assoluto, non si possa pescare efficacemente sempre e comunque con una singola attrezzatura all round, ma la possibilità di mettere in campo differenti canne, con differenti azioni e potenze, indubbiamente ci permetterà di affrontare con più perizia le mutevoli condizioni meteo e le differenti zone di pesca, con conseguenti maggiori potenzialità in fatto di risultati.
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| La spigola in canale si pesca con l'artificiale |
Se non conosceste assolutamente lo spinning al branzino, ma voleste iniziare l'avventura in questo fantastico mondo, vi invito alla lettura del post che ho dedicato ad un
primo approccio alla pesca della spigola, anche per avere una base di partenza utile a comprendere meglio quelle che saranno le indicazioni che darò fra poco.
In quel post, avevo dato un indicazione di massima sull'attrezzatura all round più adeguata ad iniziare l'avventura con questo bellissimo pesce, una dotazione che rimane assolutamente valida per un neofita. Mentre per i pescatori a spinning già sgamati, vogliosi di maggiore specializzazione, tale singola dotazione potrebbe non bastare più. In effetti la vasta gamma di canne, mulinelli, nylon, trecciati ecc. che si trovano sul mercato, con tanto di indicazioni "specifico per la spigola", farebbero venire il prurito alle mani anche al più avaro dei pescatori. E proprio per soddisfare questa prurigine, molti pescatori mi chiedono cosa convenga acquistare per essere più efficaci in pesca con la nostra regina dei mari, superando la limitante idea del: con una sola combo ci pesco in tutto mondo.
Tranquilli: nelle prossime righe cercherò di esaudire questo desiderio.
Immagino siate coscienti che la pesca non è una rigida equazione matematica, ma è un attività che vive di soggettività (cioè di gusti personali). Pertanto, per estrema sincerità verso il lettore, è giusto premettere che io amo generalmente pescare un poco più leggero della media dei pescatori. Ciò significa che quello che piace a me e che ritengo più opportuno utilizzare potrebbe non soddisfare appieno i palati altrui. Consapevole di questa cosa, non mi limiterò ad indicare banalmente le nude e crude caratteristiche tecniche di una canna o di un mulinello, ma cercherò di spiegare in modo semplice e conciso le motivazioni alla base delle mie scelte, in modo da lasciare spazio, una volta chiarita l'oggettiva necessità, al proprio gusto soggettivo.
Ne consegue che non citerò nomi di modelli specifici, ne tantomeno marche specifiche, lasciando ad ognuno libertà di scelta in base alle proprie credenze, ai propri gusti ed alle proprie disponibilità. Anche perché dalle simpatiche case produttrici di articoli per la pesca di vaìni in tasca non me ne arriverebbero punti, quindi perché pubblicizzare qualcuno in particolare facendoli un favore? E poi, diciamocela tutta, ormai è difficile trovare roba poco buona se si è disposti a sborsare la giusta quantità di euro per le attrezzature delle ditte più conosciute, evitando perciò la roba cinese proveniente da siti e-commerce orientali. Quindi, più o meno, uno/a vale l'altro/a.
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| Le spigole amano le ore notturne, quando il pescatore non vede niente |
Ma concentriamoci sul tema del post. Come per gli altri predatori di mare che andremo ad insidiare a spinning, sarà fondamentale basare la scelta dell'attrezzatura dall'analisi congiunta del luogo in cui andremo prevalentemente a pescare, dalle condizioni che potremmo incontrare e dalle esche che vorremmo utilizzare. Accantoniamo momentaneamente l'idea di uno spinning iper specialistico come quello dedicato al rissoso amico americano black bass, antagonista di acqua dolce per il quale esistono combo di attrezzature specifiche, per pescarlo con quelle tecniche specifiche ed utilizzando solo quelli artificiali specifici. Con lui affrontiamo ambienti chiusi e predeterminati, spesso in barca od in belly, e quindi avremo la possibilità di portarci dietro anche molta attrezzatura.
Con il branzino si deve riflettere in un modo un poco diverso, incentrando il proprio ragionamento soprattutto sulle dimensioni e sul peso delle esche che riterremmo più opportune per affrontare le condizioni ambientali e metereologiche che troveremo durante la battuta di pesca. Quindi la scelta delle combo adeguate dovrà essere basata proprio su questo, puntando ad attrezzature polivalenti, cioè in grado di gestire artificiali appartenenti a varie categorie, e che siano adatte a lanciare una specifica dimensione ed uno specifico peso di esca, sempre tenendo in considerazione le condizioni ambientali e meteorologiche. Anche perché la pesca a spinning alla spigola si svolgerà più frequentemente con un approccio itinerante a piedi, visto che la maggior parte degli spot è impraticabile con i natanti (aree portuali, scogliere, dighe, basse foci, zone lagunari ecc..) e quindi converrà essere più scarichi possibile.
Tanto per fare degli esempi: si potrà pescare lungo una spiaggia sabbiosa che degrada lentamente, con il mare in bonaccia usando delle gomme; si potrà pescare da una scogliera, con il mare in scaduta, lanciando dei jerk; si potrà pescare in una bassa foce, con corrente moderata, con piccoli minnows o in un porto tra barche, moli e funi di ormeggio, magari con delle testine piombate.
In sintesi, se gli spazi che andremo ad affrontare saranno ampi, troveremo le condizioni meteo favorevoli all'utilizzo di artificiali piccoli ed avremo modo di gestire una cattura con relativa calma, la nostra attrezzatura potrà essere anche molto leggera; mentre se dovremo scontrarci con luoghi o condizioni "scomode" che richiedono l'impiego di artificiali più consistenti anche solo per bucare il vento contrario, la nostra attrezzatura dovrà necessariamente essere rapportata alle maggiori difficoltà che potremmo incontrare nel lavorare gli artificiali e nel gestire una fase di lotta.
Chiarita l'intuibile diretta proporzionalità tra contesto affrontato ed attrezzatura da utilizzare, per affinare ancora di più la scelta dell'attrezzatura più adeguata entra necessariamente in gioco la forza del pesce. E qui posso subito fugare i dubbi che potrebbero intimidire un neo pescatore spigoloso: il branzino non viene annoverato tra i pesci più combattivi che un pescatore a spinning può incontrare. Perciò dimenticatevi di fare sci d'acqua a canna piegata dietro il pesce in fuga. Una volta allamata, la spigola si difende mediamente con un paio di vere e potenti fughe, ma poi si limita a fare il "sacchetto", opponendo una resistenza quasi passiva. Okay, forse ho esagerato a definirla sacchetto, ma salvo esemplari enormi, nel combattimento generalmente si limita a dare qualche decisa, ma controllabile testata. Pertanto una spigola di 5 kg. non darà mai la medesima soddisfazione (in combattimento) di un serra di pari peso e non sarà mai complicata da gestire come lo sarebbe un Pomatomus saltatrix.
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| Le scogliere offrono spesso le condizioni ottimali per le spigole |
Per concludere questo lungo preambolo relativo alle basi sulle quali fondare la propria scelta, è opportuno analizzare lo sterminato mondo delle esche artificiali a disposizione del pescatore. Per come la vedo io, la "nicchia" (si fa per dire, visti gli ennemila articoli in commercio) dedicata alla spigola va da esche molto piccole e leggere fino ad artificiali di media dimensione, questo sia nel campo delle soft baits che in quello delle hard baits. Il concetto "non esiste nessuna esca abbastanza grande per un predatore" rimane essenzialmente valido, ma la spigola risponde più frequentemente a stimolazioni derivanti da artificiali non troppo grandi. Anzi, spesso i pesci belli gradiscono esche minute, soprattutto quando li staremo cercando in zone dove vengono usati frequentemente i bigattini o in tratti salmastri dove è facile che stazionino banchi di novellame. Anzi, in quest'ultimo caso potrebbe diventare talmente tanto selettiva che se non riuscissimo ad imitare perfettamente la dimensione (ed il colore) della minutaglia potremmo trovarci ad osservare continue bollate senza portare a riva alcuna cattura. Una situazione davvero frustrante.
Spero che quanto ho scritto fin qui sia chiaro. Ricapitolando i concetti fondamentali: la spigola non è un pesce tra i più combattivi e gli artificiali mediamente più fruttiferi rientrano tra quelli di piccole e medie dimensioni. Pertanto la nostra attrezzatura dedicata alla spigola potrà variare dal settore dello spinning leggero (anche ultra leggero) a quello delle medie potenze. Naturalmente sempre tenendo in massima considerazione l'ambiente in cui andremo a pescare e le condizioni meteo che dovremo affrontare, come ho appunto detto in precedenza.
Da tutte queste considerazioni potremo finalmente partire per analizzare le tre combinazioni di canna e mulinello che ritengo più opportune per insidiare la nostra amica spigola.
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Per un nuovo articolo, ci rileggiamo mercoledì prossimo!
Sei interessato ad articoli sulla spigola? Allora nell'attesa della seconda parte del post sulle attrezzature puoi leggere:
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