lunedì 6 luglio 2020

La frega è finita, pescate in pace. E noi si torna a fregare il BLACK BASS!

Ebbene si, anche quest'anno il periodo di chiusura per il persico trota è finito! Con il 1° Luglio segnato sul calendario si può finalmente tornare ad insidiare il nostro rissoso amico di origini americane. E, fortunatamente per lo spinningofilo italiano, l'attitudine del centrarchide a divertirsi con le nostre più strane ed incredibili esche resta immutata negli anni. Ed infatti, con la prima serata di pesca a lui dedicata, ho ritrovato vecchie abitudini e riprovato passate emozioni, quelle che vi racconterò nelle righe seguenti, condite da qualche suggerimento su come catturare a spinning il buon black bass nel periodo post frega. Covid o non covid.
I classici burberi pescatori che puoi trovare all'apertura...
A proposito di Covid-19 e del periodo di "clausura" utile a contenere l'epidemia: con Marzo ed Aprile passati in lockdown a casa (ed a lavoro); Maggio e Giugno chiusi alla pesca del persico trota come da legge regionale, io mi sarei aspettato che il laghetto dove sono andato a fare la mia personale apertura fosse infrascato peggio di una giungla equatoriale; ed i pesci fossero tutti li ad aspettarmi a bocca aperta ormai annoiati da così tanti mesi senza presenza umana sulle sponde. Invece..
Un po' per quanto sentito dire al negozio di pesca, un po' per quanto ho visto con i miei occhi lungo le sponde (fili ingarbugliati e tagliati, buste di esche gettate, viottoli perfettamente battuti, ecc.) forse solo ed esclusivamente durante il periodo del lockdown ci sarà stato un allentamento della pressione di pesca. Forse..
I due mesi di chiusura per frega, come legge regionale vorrebbe, invece sono stati sicuramente ignorati.

E questo mi fa incazzare come una biscia. Si, perché troppo spesso sento dire o leggo sui forum "tanto li la frega del bass era già finita", usato a scusa per pescare in barba al divieto di legge. Bravi brodi. Ammesso e non concesso che sia vero e che la frega si sia svolta anticipatamente rispetto al normale, pescando durante un divieto si commette comunque un azione contro una legge regionale (dicasi reato, magari lieve, ma reato) ed inoltre si preclude al pesce un fermo pesca di due interi mesi, durante i quali può tranquillizzarsi e subire meno traumi e meno ferite, con ovvie ripercussioni positive per lui e per tutto l'ecosistema. E per noi che lo ritroveremo bello pimpante e più voglioso di attaccare le nostre esche.
Ma noi pescatori siamo duri come le pine verdi  e quindi giù ad accampare scuse in nome della libertà di postare una foto col proprio faccione ed il bass in primo piano. Nemmeno due mesi di stop riusciamo a sopportare.. Che amarezza. Che tristezza. Che giramento di coglioni.
Black bass
Il primo bassettino dell'anno a gomma
Ma chiudiamo questa triste parentesi e rientriamo in carreggiata. Io, ligio al dovere, sono tornato ad imbracciare l'attrezzatura da persico trota proprio il 1° Luglio sera, in quelle due ore precedenti l'orario di cena ed il tramonto (si, lo so, ceno molto tardi), con il sole vicino all'orizzonte ed il caldo meno insistente. Prime esche usate? Esche di superficie naturalmente, di dimensione contenuta e disturbo limitato, giusto per saggiare la grinta del nostro amico in questi giorni di inizio estate. Risultato? Mi avrebbero definito in breve tempo il nuovo Erode della fauna ittica. Frotte di mini bass ad inseguire le mie piccole esche (WTD e popper autocostruiti da 5 e 7 cm.) con ripetuti attacchi sulle stesse, anche due o tre a recupero, con relative catture. Troppo rischio per i pesci sotto misura. Così ho provato con esche di volume più consistente (come il jitterbug ed il dying flutter) che ho iniziato ad usare pochi minuti dopo, tanto per cercare di fare selezione.

Ma dopo una mezz'ora la rumba era sempre la solita ed al primo minibass agganciato con l'ancorotto molto vicino all'occhio, ho cambiato proprio approccio affidandomi ad esche (mediamente) un poco più selettive, come vermoni e creature di notevole stazza. Ed infatti la taglia si è subito alzata, anche se non di molto. Ma il vantaggio della gomma è anche quello di poter decidere se effettuare o no la ferrata, valutando (grazie alle lenti polarizzate ed alle sensazioni ormai affinate negli anni) se il vermicello si trova in bocca ad un pinello o ad un porcello. Così ho risparmiato un po' di sofferenza ai piccoli persichetti e contemporaneamente, alzandosi la taglia, ho finalmente sentito una divertente resistenza all'altro capo della lenza.
Il primo black bass decente di questo 2020 (anno merdoso)
Insistendo soprattutto con il vermone, spiombato ed innescato con amo offset anti incaglio, con presentazioni lente ed arrivi in acqua leggeri come piume a pochi centimetri dalla riva, sono finalmente riuscito a stanare il primo black bass degno di questo nome. Un soggetto bello combattivo uscito fuori da un groviglio di alghe in una zona d'ombra, il tipico fruttuoso spot delle prime giornate di Luglio, quando il sole inizia a picchiare duro, ma i livelli dell'acqua sono ancora alti. E così è successo anche per altri soggetti, di taglia leggermente più piccola, ma ugualmente molto combattivi.
Ottimo. Il primo ritorno in pesca alla ricerca del black bass è andato proprio bene perché mi ha consentito di fare la prima foto in posa dell'anno e di passare due ore abbondanti in mezzo alla natura, praticando uno sport che mi appassiona e mi diverte. Ce ne fossero di ore passate in questo modo.

In conclusione, mi sento di dare qualche consiglio per la pesca a spinning al persico trota nei primi giorni di Luglio. Innanzitutto scegliete come prima tecnica da utilizzare un approccio a galla, variando la tipologia di esche e la loro dimensione a seconda della situazione che vi troverete ad affrontare. Dopo tanto tempo che non si va a pescare, un pesce (anche piccolo) catturato a galla vale quanto mezza dozzina di pesci catturati a fondo.
E' sempre una grande emozione vedere lo SPLASH  sull'artificiale e poi percepire il combattivo black bass all'altro capo della lenza. Ed oltretutto, ad inizio estate e verso l'imbrunire, un sapiente utilizzo di esche quali popper, propeller o sempici wtd (per non parlare delle rane) può ripagare con pesci di taglia e catture ripetute.
Pertanto, la prima regola del bass club è: top water!
La seconda regola del bass club è: devi usare esche top water!
La terza regola del bass club é... Si, insomma, ci siamo capiti.
L'ultimo persico trota di serata
Se poi la serata si rivelerà avara di catture oppure (come accaduto a me) eccessivamente abbondante di piccole taglie, allora dovremo iniziare a valutare l'utilizzo di esche differenti da quelle top water per riuscire a convincere i pigri pesci più grandi e contemporaneamente scoraggiare quelli troppo piccoli ed irruenti.
In questo caso le esche in gomma molto voluminose diventeranno assolute protagoniste, manovrate con naturalezza (leggasi lentezza) con lanci calibrati a pochissima distanza dalla sponda, simulando "uno strano animalo" caduto accidentalmente in acqua da qualche ramo o dalla sponda stessa. E tale tecnica sarà ancora più efficace se l'acqua della vostra cava o del vostro laghetto preferito sarà ancora alta ed arriverà a lambire canne e cespugli presenti sulle rive.

Ah, dimenticavo: sia che si parli di top water che di esche in gomma, lanciate sempre molto vicino ai vostri piedi e poi allungate la gittata progressivamente. Per coprire 20 metri meglio fare quattro lanci  con la successione 5, poi 10, poi 15 e poi venti metri piuttosto che 20 metri con il primo. Non ci credete? Provate e poi fatemi sapere.

La stagione è ufficialmente iniziata!

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