lunedì 26 marzo 2018

Nuove regole per la pesca in Toscana: passo avanti o indietro?

Forse non tutti sanno che... Dal 13 Marzo di quest'anno sono cambiate le regole della pesca in Toscana. Le nuove norme hanno introdotto alcune novità, sia in ambito di limitazioni al pescato, sia in ambito attrezzatura, con specifiche indicazioni sugli armamenti delle esche artificiali (quello che a noi spinningofili interessa di più).
Questo il link alle nuove norme: normativa per la pesca in acque interne
La trota non potrà più essere catturata con un ancoretta!
Estraendo il passaggio che interessa noi pescatori a spinning, la nuova normativa recita:
...le nuove disposizioni in riferimento ai  mezzi di pesca e i limiti di prelievo per i salmonidi nelle acque regionali:
  • Misura minima: 22 cm.
  • Limite di prelievo giornaliero: 3 capi
  • Nelle acque a salmonidi è consentito:
    • l'uso di una sola canna munita di un solo amo;
    • l'uso di esche artificiali corredate di uno o più ami singoli;
    • l'uso della moschiera e della camolera, corredate di non più di tre ami.
  • Gli ami di cui sopra devono essere privi di ardiglione o con ardiglione completamente schiacciato
Come si comprende dalle indicazioni della normativa, da oggi (anzi, dal 13 Marzo) non sarà più possibile pescare i salmonidi con le ancorette (salvo trovarli involontariamente in acque classificate a ciprinidi). Sicuramente un cambiamento molto importante per la pesca delle trote in toscana. Un passo in avanti o un passo indietro?
In linea di massima direi un passo in avanti, visto che per la prima volta si impone l'utilizzo di ami privi di ardiglione, cosa che velocizzerà indubbiamente le operazioni di rilascio di pesci molto delicati come le trote o i salmerini nell'ottica di un sempre più diffuso catch & release. Ma sono effettivamente tutte rose e fiori?

Qualche dubbio lo nutro. E proverò a spiegare le mie ragioni.
  • A FAVORE: ami privi di ardiglione. Il perché è facilmente intuibile, dato che i tempi per la slamatura si riducono sensibilmente.
  • A FAVORE: riduzione del numero dei capi da trattenere. Anche qui è facile capire perché sono a favore, visto che si eviterà un inutile mattanza.
  • CONTRARIO (moderatamente): utilizzo dell'amo singolo ed abolizione dell'ancoretta. Negli anni di pesca trascorsi non ho avuto una casistica che provi la maggiore pericolosità delle ancorette e deponga a pieno favore dell'amo singolo. Anzi, a dirla tutta i due ultimi pesci da me involontariamente uccisi sono caduti su una testina piombata l'uno (ed è un amo singolo) e su un amo offset l'altro (ed è un amo singolo). E' certo che una punta singola (un buco solo) sia meglio di tre punte (quindi tre possibili buchi), ma un amo singolo, per la sua maggiore dimensione in rapporto all'esca, aumenta il rischio di penetrazione negli occhi o nel palato del pesce, cosa che significa condanna a morte. Inoltre, ragionando in termini puramente economici (quindi una volta tanto dalla parte del pescatore), sostituire gli ancorotti con ami singoli è comunque oneroso, visto che in commercio di esche già pronte ne esistono molto poche.
  • CONTRARIO: misura minima a 22 cm. D'accordo sullo stabilire una misura minima, ma questa è ancora troppo bassa. Se si volesse cercare di aumentare il numero dei soggetti in età sessualmente matura per provare a far si che i salmonidi tornino a riprodursi da soli, tale misura andrebbe portata almeno a 28 cm. Oppure, una via alternativa, potrebbe essere quella di stabilire anche una misura massima oltre la quale dover obbligatoriamente rilasciare il pescato. Insomma, ritengo che prelevare una capo maturo di 40 cm. (riproduttore) sia un danno certo, mentre prelevare tre trotelle da 20 cm (riproduttori in potenza) sia comunque un danno numerico immediato, ma solo potenziale per la riproduzione futura.
Magari avere torrentelli pieni di trote come questa
Tra questi dubbi e queste perplessità noi ci dovremo comunque adeguare.
Se per i cugini che praticano la pam non ci sarà un grande impatto, per noi amanti dello spinning l'onere di sistemare le esche sarà stringente. Per i minnows i problemi saranno pochi, mentre per i cucchiaini... Bhè... La cosa più semplice, immediata, veloce ed economica è prendere un paio di tronchesi e tagliare via dall'ancorotto le due punte in più (consiglio di troncare quelle saldate al gambo principale). Se invece si è dei fighettoni che non sopportano le esche "manomesse", la via più pratica è quella di troncare l'ancorotto sull'occhiello ed inserire con l'ausilio di uno split ring il mono amo. 
Chi è un abile costruttore o chi ama modificare gli artificiali potrà cimentarsi nello smontaggio del cucchiaino riassemblandolo con l'amo singolo, quindi senza utilizzare lo split ring, ma vi avviso sarà un bagno di sangue.

In tutti i casi, dal minnow al cucchiaino, la misura dell'amo andrà scelta con molta attenzione e dovuta cautela. Se si mirerà a fare catture con l'intento di trattenuta del pescato senza farsi tante remore, allora andranno scelti ami piuttosto grandi. Se invece terrete alle sorti del pesce perché amanti del catch & release totale, meglio orientarsi su ami più piccoli (di misura simile a quelli che compongono l'ancorotto), anche a rischio di perdere qualche trota in più. Naturalmente io consiglio questa seconda via.
Un esempio di cucchiaini ad amo singolo
In conclusione ci tenevo a dire che una buona normativa tesa al ripopolamento della fauna ittica ed alla gestione "illuminata" delle risorse idriche non può però occuparsi dei soli pescatori sportivi, con l'introduzione di qualche regola dettata forse più dalla moda che dalla reale necessità.
Il problema  della pesca in generale, dei torrenti, dei fiumi e di tutti gli specchi d'acqua andrebbe affrontato in un ottica globale ed andrebbero definite nuove regole sulle riserve dedicate al nostro sport e sui divieti temporali e geografici (sia di pesca, che di prelievi idrici) che sono attivi ad oggi sul territorio.
Inoltre andrebbe anche profondamente rivista la macchina dei controlli che ad oggi, seguendo tutte le negative esperienze facilmente rilevabili sui forum di pesca più famosi, risulta piuttosto spompata.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro. 

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In attesa del prossimo post leggi gli ultimi articoli "da pescatori"

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