martedì 19 settembre 2023

A pesca con il "Tubo"

 Carissime pescatrici, carissimi pescatori, eccoci tornati dopo il caldissimo periodo estivo a parlare di pesca. Vi confesso che purtroppo questa estate è stata quella in cui credo di aver pescato meno in assoluto o comunque molto vicino al mio minimo storico. Temperature desertiche, stanchezza lavorativa, interdizione ai luoghi di pesca, impegni personali, insomma vari fattori hanno determinato il mio scarsissimo impegno con canna alla mano in questa lunga estate 2023. Ma siccome ho comunque voglia di scrivere due bischerate, prendendo spunto dell'ultimo post dedicato alla pescata con Five Baits vi segnalerò alcuni canali YouTube che mi sono guardato nelle afose serate passate sul terrazzo di casa, con una bella birra ghiacciata in mano, alla ricerca di un poco di refrigerio e soprattutto di un poco di pesca vissuta "per interposta persona".

Il primo canale che vi segnalo è proprio quello di Alessio e visto lo scorso post non poteva essere altrimenti. Con simpatia ed ironia diffonde agli appassionati italiani informazioni tecniche su procedure ed attrezzature per l'autocostruzione di esche, illustrando egregiamente i passaggi necessari ed i materiali indispensabili a crearsi in proprio gli artificiali per andare a pescare. E' proprio lui che in prima persona parte dal progetto, passa alla realizzazione ed infine all'utilizzo in pesca di quanto creato. E lo fa riuscendo a divertire lo spettatore. Il filmato che ho selezionato fa capire perfettamente la linea editoriale del suo canale. Bravissimo!

Altro youtuber italiano che ho apprezzato in questa caldissima estate è Andrea di Fishing & Biodiversity, un biologo marino appassionato di pesca che gira l'Italia e non solo in cerca di avventure alieutiche sempre nuove e sfide con canna alla mano sempre diverse.

Oltretutto è uno dei pochi che ha il coraggio di parlare di cucina, ovvero di catch & cook, riportando  la pesca alla sua vera origine, senza naturalmente dimenticarsi il rispetto per le forme di vita acquatiche, comunque argomento ben presente nei suoi prodotti da youtuber. Un canale indubbiamente interessante e piacevole da guardare che mi ha fornito alcuni spunti futuri per le mie pescate, sia marine che di acqua dolce. La sua avventura in Norvegia fa capire come può essere entusiasmante pescare in altri luoghi e latitudini. Complimenti.

Altro protagonista della mia estate con il tablet in mano è un famoso pescatore di black bass, ovvero Luca Quintavalla che con il suo canale dedicato specificamente al mondo del bassfishing illustra tecniche, attrezzature ed approcci per migliorarsi nella tecnica dedicata al rissoso amico americano.

Con il suo stile preciso, puntuale ed asciutto, riesce a trasferire con estrema chiarezza le nozioni fondamentali (ed anche qualche segreto) per riuscire a migliorare la propria tecnica di pesca. Un canale che un amante del persico trota non può assolutamente ignorare. Ma molte informazioni sono tranquillamente trasferibili su altre specie di pesci predatori e quindi sono un bagaglio indispensabile per ogni spinningofilo. Conviene stare molto attenti a ciò che dice e ciò che fa. Istruttivo.

Per non citare solo youtuber italiani, passo ad uno di origini statunitensi, ovvero NDYakAngler, un pescatore americano che con il kayak affronta fiumi e laghi alla ricerca dei predatori d'acqua dolce più diffusi in terra americana e lo fa percorrendo le vie d'acqua del Nord Dakota.

Il suo stile molto tranquillo ed i suoi filmati praticamente privi di colonna sonora permettono di godersi minuti e minuti di pesca in estrema tranquillità, apprezzando a pieno il selvaggio panorama in cui sta pescando ed i rumori della natura ai quali un vero pescatore non può che essere affezionato (e che troppo spesso vengono coperti dalle musiche di sottofondo). Filmati perfetti da godersi in tarda serata sognando proficue pescate future, visto che le catture interessanti non mancano mai. Evocativo.

Altro youtuber a stelle e strisce è Marling Baits che, come il nostro Five Baits, da anni crea esche artificiali in proprio e ci va a pescare. La sua manualità ed il suo livello artistico sono elevatissimi e seguendo il canale si apprezzano artificiali di una bellezza (ed a volte efficacia) assolutamente unici.

Vedere i suoi video fa sembrare l'autocostruzione qualcosa di molto semplice. In realtà sappiamo che non è proprio così. Ma almeno si può fantasticare su avventure di pesca incredibili nelle quali il nostro artificiale fatto in casa diventa assoluto protagonista per bellezza e numero di catture. E poi, mi ripeto, è un vero spettacolo vederlo sagomare e dipingere hard baits che farebbero la felicità di qualsiasi spinningofilo sulla faccia terrestre. Mastro Geppetto!

Tornando in Italia, mi sono visto spesso anche i video di un famoso negozio di pesca, ovvero Fisherlandia, da Genova con furore. E' un canale che affronta il mondo della pesca a 360° e non poteva essere altrimenti visto che è un negozio di attrezzature piuttosto conosciuto ed utilizza YouTube anche per farsi l'opportuna pubblicità. Tutto comunque è fatto con la massima trasparenza e sincerità.

Flavio, accompagnato spesso dalla Lalla, affronta l'argomento pesca come una simpatica chiacchierata tra amici, rispondendo ai numerosi quesiti dei partecipanti alle live e proponendo di volta in volta temi interessanti. Non solo, pubblica anche numerosi tutorial indispensabili per un vero pescatore ed inoltre alcune gustose "curiosità", come ad esempio quella sopra relativa alla resistenza di uno degli artificiali più famosi in circolazione. Gli spunti e le informazioni da prendere sono davvero tanti. Didattico.

Sempre in Italia e sempre parlando di canali promozionali, mi sono visto spesso i filmati di un noto produttore di esche ed attrezzature italiano, ovvero Rapture, un marchio che negli ultimi anni è salito alla ribalta nel mondo della pesca. Il canale è logicamente creato per farsi pubblicità, ma i contenuti sono sempre interessanti e gli spunti per un pescatore non mancano mai.
Iseppi e gli altri dello staff ci accompagnano in varie avventure di pesca alla ricerca dei predatori italiani, da quelli di acqua dolce a quelli marini, presentando appunto l'universo degli articoli Rapture ai fini di promozione, ma anche facendo conoscere tecniche e luoghi (liberi ed a pagamento) dove poter praticare con profitto la pesca a spinning. Trout area, trote native, bassfishing, pike fishing, light rock fishing, insomma ce n'è per tutti i gusti. Vetrina.

E per ultimo per noi pescatori maschietti eterosessuali, segnalo anche il canale di una pescatrice statunitense, Erica Lynn, nel quale mi sono imbattuto per sbaglio. La nostra eroina ha l'ottimo vizio di pescare molto spesso con succinti bikini. Vedere i suoi video, oltre che per i pesci, gli spot e la normale curiosità sulla pesca praticata in altri lidi, aiuta a sollevare il morale soprattutto quando per vari minuti l'inquadratura indugia sulle sue natiche sode.
Ogni tanto anche gli occhi devono godere, oltre che essere utilizzati per osservare le tecniche e le esche altrui con l'intento di rubarne i segreti. Non che ci siano immagini pornografiche o pose erotiche, l'intento di Erika non sembrerebbe quello, ma questi video è meglio goderseli in solitaria lontani dallo sguardo della propria dolce metà. Non si sa mai. Corroborante.

Bene. Spero abbiate preso appunti. Voglio però essere chiaro: l'elenco da me stilato non va assolutamente inteso come una classifica. E gli youtuber che non ho citato, soprattutto quelli italiani, non significa che non pubblichino prodotti interessanti, divertenti ed istruttivi da seguire. Sinceramente ho scuriosato in tantissimi canali di pesca a spinning (e non solo), trovando molti contenuti validi e linee editoriali che possono soddisfare qualsiasi palato. Basta fare delle semplici ricerche e valutare, caso per caso, se i filmati valgono oppure no. Fortunatamente YouTube è ancora gratuito, benché ultimamente la pubblicità stia diventando martellante, quindi si può facilmente accederci in ogni occasione e fare le proprie ricerche a costo zero (o quasi).
Citare il milione di produttori di video sulla pesca sarebbe impossibile, meglio quindi lasciare a voi il gusto di scovarli. E non fatevi ingannare dall'eventuale basso numero di follower: spesso i più interessanti hanno meno "fedeli" perché fanno anche meno marchette.

Sul finale voglio ringraziarli comunque tutti. In un mondo in cui il cellulare, il tablet ed il web sono diventati parti importanti della nostra vita, soprattutto per le ultimissime generazioni, la diffusione dell'arte della pesca grazie agli youtuber ci permetterà di avere appassionati anche in futuro. Un requisito fondamentale affinché la nostra passione continui ad esistere.

Continuate così.

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