mercoledì 3 dicembre 2025

La tre esche indispensabili per il cavedano, senza le quali non uscirei nemmeno di casa

 In questo secondo articolo sulle tre esche artificiali che ritengo insostituibili per un determinato pesce (potete leggere il primo appuntamento dedicato alla spigola qui) illustrerò la selezione relativa all'amico cavedano, il mitico ciprinide compagno di mille avventure di pesca di noi spinningofili italici. Un amico che però si rivela spesso stronzetto, perché non sempre è propenso ad attaccare il nostro artificiale che gli nuota davanti al muso, soprattutto quando si sta parlando di esemplari di tutto rispetto in termini dimensionali, ovvero dei famigerati "cavedanonni". Durante le uscite che gli dedico, dentro alle mie cassettine, non mancano mai i tre tipi di artificiale che fra poco elencherò.

Un bel cavedanello stanato in una zona di calma
Che si parli di inverno, di estate, primavera od autunno, il nostro amico è sempre li a nuotare nell'acqua e quindi disponibile a farci divertire, a patto di indovinare la giusta esca nel giusto momento. Le tre esche che elencherò poco sotto mi hanno sempre dato un egregio sostegno in ogni stagione di pesca ed in ogni condizione atmosferica. Certo, colori e dimensioni andranno variati a seconda delle specifiche condizioni che saranno affrontate, ma in linea di massima questi tre artificiali sono un buon talismano contro il malefico cappotto, nemico indiscusso del povero pescatore.

Bando alle ciance. Mi sono dilungato anche troppo. Ecco a voi i tre misteriosi articoli.

martedì 4 novembre 2025

Iniziare a pescare a casting. Consigli utili per appassionarsi alla tecnica senza impigliarsi nelle parrucche

 Nel precedente articolo ho scritto per la prima volta su questo blog qualcosa a proposito della pesca a casting, confrontando in modo semi serio, ma assolutamente ragionato, le due tecniche "antagoniste" della pesca con esche artificiali, spiegando che in realtà non sono assolutamente antagoniste tra di loro, ma al contrario sono tra loro alleate ed insieme sono alleate del pescatore. Quindi mi sembra giusto dare qualche consiglio a chi volesse avvicinarsi per la prima volta al magico mondo della pesca con attrezzatura da casting, in modo che compia il grande passo senza rischiare troppo in termini di parrucche e rotture di zebedei (con successivo abbandono dell'attrezzatura). Eviterò di partire dalla descrizione delle banali differenze tra le due tipologie di mulinello e tra le impugnature delle canne (internet è già pieno zeppo di scritti e video su questo), ma mi concentrerò sul fornire qualche buona dritta da pescatore che ha vissuto sulla propria pelle gli errori dovuti all'inesperienza da autodidatta.

Il pesce è messo a tappeto! Il casting ha la meglio sul black bass
In fin dei conti, avere a disposizione più "armi" sulle quali contare non può che essere un vantaggio per il furbo pescatore, soprattutto quando si stanno affrontando situazioni complicate e spot molto pressati. Ed in aggiunta al fattore pratico, lo sperimentare qualche nuova tecnica non può che far aumentare il divertimento di un appassionato di pesca con esche artificiali. Con me è stato proprio così. Anni fa, stufo di vedere sul mitico catalogo di Bass Pro Shops le foto dei "pro" americani con questo strano aggeggio in mano, mi decisi a fare l'acquisto e provare questa nuova avventura. E così ho sperimentato decine di parrucche che manco una drag queen in preda a folli manie di protagonismo, ho recitato divine commedie di moccoli da far impallidire Dante più Virgilio con il resto di Beatrice, ho rotto financo una canna illudendomi di utilizzarla come fosse una vera spada laser, ma poi, nonostante tutto, non sono più tornato indietro.

Cominciamo.

venerdì 17 ottobre 2025

Casting vs Spinning: scontro finale!!! Ecco quale è la migliore delle tecniche

 Care lettrici, cari lettori, è giunta l'ora di affrontare la discussione delle discussioni nel mondo delle esche artificiali, discussione vissuta intensamente soprattutto nella branca della pesca al persico trota o black bass che dir si voglia, ovvero è meglio avercelo davanti o piuttosto didietro? Il mulinello rispetto all'impugnatura della canna, si intende. O anche detto in altro modo, meglio avercelo sopra o sotto il fusto? O in modo ancora più chiaro, esaustivo e tecnico (e serio): è meglio utilizzare l'attrezzatura da casting o l'attrezzatura da spinning? Un argomento complesso che richiederebbe milioni di precisazioni affinché si possa valutare con estrema accortezza e si possa rispondere in modo definitivo a tale complicata domanda che da decenni accende colorite discussioni tra pescatori.

Spinning o casting? Questo è il dilemma
In questa sede cercherò, come del resto ho sempre fatto, di affrontare l'argomento nel modo più imparziale possibile, elencando pregi e difetti di una tipologia di attrezzatura rispetto all'altra, cosicché ognuno possa farsi una propria opinione senza condizionamenti di sorta. E per farlo in modo chiaro che più chiaro non si può, sul ring di "Eroi dello Spinning" farò salire le caratteristiche principali dell'attrezzatura per la pesca con esche artificiali round dopo round, assegnando la vittoria per ogni ripresa allo spinning od al casting a seconda delle peculiarità che ritengo vincenti, con tanto di spiegazione del perché. Le idee ed i pensieri da me espressi saranno assolutamente personali, quindi indubbiamente opinabili.

Prima di suonare il gong partiamo con un opportuna precisazione: il confronto tra le due tecniche è basato sull'idea di un impiego nel bassfishing, visto che di fatto questo "scontro" di pensiero è nato proprio tra i bassari del vecchio continente. Ma in linea di massima quello che esporrò di seguito è estendibile anche alle altre branche della pesca con esche artificiali, partendo dalla pesantissima pesca al luccio per arrivare alla leggerissima pesca in torrente alle trote.