venerdì 28 marzo 2025

Argine Marina di Cecina: consegnati i lavori per la realizzazione dell’opera di messa in sicurezza nel tratto tra la foce e il ponte di via Volterra

 Cari amici, ci siamo. Da due giorni sono partiti i lavori sulla sponda sud del fiume Cecina, e precisamente tra il ponte di via Volterra e la foce del fiume. Questo significa interdizione assoluta all'area di cantiere che, tradotto per noi pescatori, significa soprattutto: addio pesca in foce! Almeno temporaneamente, questa è la speranza.

Ieri sera mi sono recato proprio in loco, assolutamente ignaro dell'inizio lavori, per fare una rilassante pescatella prima di cena e mi sono trovato di fronte alla brutta sorpresa di una barricata invalicabile lungo tutta la passeggiata, o per dirla meglio, me lo sono preso dolorosamente in culo. E me ne sono tornato tristemente a casa senza aver potuto effettuare alcun lancio.

Immagine della foce dal sito del Comune di Cecina
Okay, è vero, le opere sono necessarie alla messa in sicurezza di Marina di Cecina, quindi è un bene che siano fatte. La paura è che una volta fatte noi, poveri pescatori, ci si ritrovi defraudati da un altro luogo in cui poter esercitare in tranquillità e sicurezza la nostra passione (un timore che avevo già espresso in questo post). Purtroppo la cecità della pubblica amministrazione in passato non ha mai deluso le pessime aspettative, nel senso che per noi è andata sempre peggio. E di posti in cui pescare ce ne sono sempre meno.

Chi vivrà vedrà. Comunque il post l'ho scritto principalmente con l'intento di avvisare tutti coloro che volessero venire a pescare a spinning - o naturalmente con altre tecniche - alla foce del fiume Cecina, in cerca del rissoso pesce serra o della regina dei mari anche detta spigola, di non farlo. Farebbero un viaggio a vuoto. Meglio dirigersi verso altri luoghi.

Naturalmente vi terrò informati sullo stato di avanzamento dei lavori e vi comunicherò, sempre su queste pagine, quando tutto questo sarà finito, sperando di poter tornare ad usufruire dell'unico spot cecinese praticabile in sicurezza anche di notte. Nel frattempo incrociamo le dita.

Alla prossima!

lunedì 17 marzo 2025

Un tranquillo pomeriggio sul Torrente Sterza alla ricerca dell'amico cavedano

 Finalmente torno a scrivere di pesca ed in questa occasione di pesca praticata. Evviva! Complice un sabato pomeriggio libero da impegni baciato da un tiepido sole primaverile, il vostro eroe Darth Waders si è dilettato con lo spinning al cavedano in un torrente assurto alla cronaca nel 2024 per la terribile piena che lo ha visto protagonista e che si è portata via due preziose vite, oltre ad aver causato danni economici importanti agli abitanti della zona.

Passati ormai alcuni mesi da quel dramma, sentivo la voglia di tornare a bagnare le mie esche in quelle limpide acque, giusto per riappacificarmi con quel corso d'acqua che così recentemente ha causato questi tremendi lutti e cospicue perdite economiche, ma che da ragazzo mi aveva permesso di godere di molte giornate di pesca davvero divertenti, sia a spinning che a mosca: il torrente Sterza.

Una suggestiva immagine della Sterza

A seguito dei fatti accaduti quel maledetto 24 settembre, l'alveo del corso d'acqua è stato notevolmente modificato con opere di bonifica orientate alla salvaguardia delle abitazioni e delle fattorie presenti lungo le sue sponde. L'opera dell'uomo ha però mutato così tanto l'ambiente del torrente che fare una cattura è stato tutt'altro che semplice.

Ma andiamo per ordine.

giovedì 5 dicembre 2024

Quanti lanci fare in un singolo spot? Proviamo a rispondere alla "domanda delle domande" della pesca a spinning

 Cari lettori, care lettrici, eccoci ad affrontare una delle domande più complicate alle quali rispondere nella pesca a spinning: quanti lanci devo fare prima di abbandonare uno spot? Ovvero, detto in altro modo, quando posso essere sicuro di aver fatto passare l'esca di fronte agli occhi del pesce abbastanza volte da farlo abboccare, prima di arrendermi all'evidenza che il pesce in quel posto proprio non c'è?

Ebbene, come potrete facilmente immaginare, nella pesca non esistono teoremi certi e dimostrabili, ne si può affermare con assoluta certezza di aver fatto tutto il possibile affinché un pesce attacchi il nostro artificiale. Oltretutto, salvo lo si veda chiaramente, non è nemmeno possibile sapere con certezza se un pesce è presente al nostro cospetto o se stiamo semplicemente bagnando i nostri artificiali nel nulla cosmico.

Con un mare intero a disposizione, quanto dovremo lanciare?
Pertanto cercherò di dare alcuni consigli per aiutarvi a decidere quanto insistere in un posto e come farlo, fornendovi degli spunti su cui riflettere di volta in volta, a seconda dello spot, delle condizioni dell'acqua, dell'artificiale usato e naturalmente del nostro amico pinnato.
Per poter catturare, penso sia lapalissiano, il primo indispensabile requisito per il successo è far si che le capacità sensoriali del pesce intercettino la nostra esca, coscienti del fatto che se il pesce non riuscirà a vedere o perlomeno percepire il nostro artificiale, non riusciremo a farlo abboccare in nessun modo. Pensando al passato ed ai miei anni di spinning, mi sono reso conto che ho sensibilmente aumentato il numero di catture da quando ho cominciato seriamente ad analizzare questo concetto.