Per anni rimpiangi quell'esca particolare che ti aveva fatto fare catture inimmaginabili e che avevi perso lasciandola ben ancorata ad un anonimo scoglio in fondo al mare. Piangendone ancora la dipartita avevi provato mesi e mesi a ricercarla in ogni dove: nei negozi, tra i conoscenti, sui mercatini virtuali. Ma niente.
Poi, dopo aver perso ogni speranza, ecco il mercatino dell'antiquariato del paese che contro ogni previsione presenta un banco di rimasugli di un negozio di pesca e con grande stupore la vedi li, luccicante, splendida, nuova. Quel fantastico cucchiaino ondulante sulla cui perdita avevi pianto a dirotto è li ora disponibile. Chiedi il prezzo, con grande stupore ti dicono "un euro" e l'acquisti senza che passi nemmeno un millisecondo.
Artificiali fantastici e... dove trovarli? |
Finalmente arrivi sul mare e ti senti carico per una nuova avventura. Sai che ora hai a disposizione l'arma segreta, quella che ti aveva permesso di effettuare catture importanti proprio in situazioni simili. Così apri la plano, la cerchi, la vedi, già sogni quello che ti potrà permettere di catturare e la prendi tra le dita per innescarla.
Ma è inverno. Le dita hanno poca sensibilità e ti scivola.
In quell'istante che sembra un eternità la vedi cadere. Picchiare sullo scoglio ai tuoi piedi.
Rimbalzare su quello di fronte. Atterrare su quello poco più sotto. Fermarsi un istante, come se volesse sbeffeggiarti.
Poi la vedi riprendere a scivolare in un canalone e ruzzolare di scoglio in scoglio verso il nero pece degli abissi.
Il tutto accompagnato da un sottofondo sonoro tin-tin-titin-tin-tin-toc... Splash.
E ti verrebbe voglia di chiudere tutto e tornare a casa.
La pesca è anche questa.
Alla prossima!
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