Estate! Finalmente le giornate si sono allungate e le ferie si stanno avvicinando, il che vuol dire più tempo da dedicare alla nostra passione. La pesca al black bass sta per riaprire e finalmente entrerà nel vivo. I cavedani ormai si sono messi alle spalle la delicata frega e diventa possibile pescare le ultime cheppie. I serra si stanno avvicinando alla costa e non è improbabile trovare già qualche leccia in caccia nelle prossimità della foce o delle scogliere portuali, mentre le spigole continuano ad esserci come nei mesi precedenti. Evviva!
Ma... Nelle zone prossime alla ridente cittadina di Cecina, meta turistica di molti italiani e tanti stranieri, per noi pescatori non sono proprio rose e fiori, anzi.
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La vecchia foce del Cecina, quando era un ottimo spot |
Un tempo nemmeno così troppo lontano, per essere un poco più precisi fino circa quindici anni fa, la zona in questione si poteva effettivamente definire un piccolo paradiso per il pescatore a spinning. All'interno dei confini comunali o poco più in la, parlando specificamente di pesca con esche artificiali, si potevano trovare spot di ogni genere, spaziando dalla zona di foce del fiume Cecina, habitat abituale di belle spigole e dei pesci serra, ad ampi correntoni più a monte, zona prediletta dal cavedano, passando dalle numerose cave da sempre casa del persico trota e del luccio, senza contare i vari chilometri di arenile ideali per lecce, sugarelli, occhiate, rombi e tutti i pesci del sotto costa tirrenico. Insomma, per un appassionato pescatore a spinning (e non solo) c'era l'imbarazzo della scelta. Ed i pesci erano ben presenti, con esemplari anche di notevole taglia.
Questo un tempo, appunto.