giovedì 28 febbraio 2013

Meglio uno scorfano oggi che una spigola domani. Notti invernali perfette per il light rock fishing

Fine Febbraio, neve sulle colline circostanti poco sopra i 200 metri, cielo sereno, tramontana che taglia gli orecchi, temperatura prossima allo zero... Una serata perfetta per andare a pescare la spigola! I veri Eroi dello Spinning cercano di sfruttare ogni minima occasione. E così, in perfetto stile After Hours Spinning, appena usciti da lavoro, stanchi, digiuni ed infreddoliti da un gelida serata invernale, sono disposti a percorrere decine e decine di chilometri per raggiungere il luogo di pesca prescelto. Il bello di avere un gruppo di amici che condivide la medesima passione è che, oltre a trovare appoggio in folli missioni tipo questa, trovi anche chi, mosso a compassione, ti fornisce un bel po' di selezionate esche perché - da fava quale sei - non ti sei portato dietro niente... se non un vecchio mulinello ed una consunta canna (grazie di tutto Ciospatito!).

E così si giunge sul posto con grandi speranze e davanti agli occhi ti si parano immagini fantasmagoriche come quella sotto.

Chi non vorrebbe lanciare un esca in mezzo al banco alzi la mano
Cumuli di pesci accatastati, muraglie di frenetiche pinne in movimento, moltitudini di bocche aperte in attesa che la nostra esca tocchi l'acqua... Ma è solo un allucinazione creata dal freddo intenso e dalla desolazione che trovi sul molo Viareggino. La realtà, come spesso accade, è di una serata buona solo per prendere un gran freddo.

domenica 24 febbraio 2013

W Lure: dalla Cina con furore... oppure per errore?

Quando non riesce ad andare a pescare, è risaputo che il pescatore generalmente si dedica alla manutenzione delle proprie dotazioni o addirittura all'ampliamento delle stesse. E così, se tutto è ben oliato e custodito, ha inizio la ricerca di canne forgiate dalla mano di Hattori Hanzō, mulinelli dal funzionamento svizzero nemmeno fossero Rolex ed esche con finitura in oro zecchino ed occhi di brillanti a 24kt.
Oppure, proprio nel senso opposto, si cerca la miniera delle esche a basso costo, puntando tutto sulla quantità e non sulla qualità. Ed è qui che è venuto fuori il nome di un portale di vendita di esche che da un po' circola sul web: tale W Lure.
Un crank finito e due trasparenti da me glitterati
Il sito propone una vagonata di articoli molto simili ai marchi blasonati, ma a prezzi veramente ridicoli. Sfogliando la galleria di immagini, al goloso pescatore a spinning non può che venire l'acquolina in bocca. Si trovano long jerk a prezzi bassissimi, crank praticamente regalati, minnows un tanto al chilo, spinnerbait super economici e via discorrendo. Un paradiso!?! Si, ma... a parole...

mercoledì 20 febbraio 2013

L'insostenibile leggerezza del cappotto

Per chi ha un lavoro d'ufficio, il fine settimana rappresenta generalmente il momento di massima libidine alieutica, l'appuntamento agognato nei lunghi giorni di sofferenza trascorsi dietro ad una scrivania e davanti ad un monitor lcd. Ormai avere un lavoro è una benedizione divina, su questo non ci sono dubbi, ma il gusto di godersi la propria passione non può essere annullato da questa consapevolezza.
E così le speranze montano, montano montano... Fino a diventare sogni di catture incredibili, speranze di battaglie epocali vissute al ritmo dello stridere della frizione e dello sciacquio del mostro pinnuto attaccato all'altro capo della lenza. Avventure che farebbero apparire Sampei un misero mestierante della pesca del crognolo.

Poi il momento della pesca arriva. E la realtà supera la fantasia, contorcendosi a tal punto da rendere ogni speranza vana. Ogni intuizione banale bischerata. Ogni lancio inutile fatica. Non lo si può più sfuggire. La realtà diventa cappotto.

Ma i "puri" sanno trarre spunti e vantaggi anche da queste situazioni, incasellando nella propria memoria luoghi, orari e condizioni che hanno portato a ciò, restringendo il campo dei possibili  insuccessi nelle future uscite di pesca.
E soprattutto, dopo la dura settimana lavorativa, sapranno godere di quanto la natura sa donare in alcuni meravigliosi istanti.


E tutti (gli altri...) vissero pescando contenti

martedì 12 febbraio 2013

Avremmo a disposizione il paradiso, invece ci accontentiamo del purgatorio

Dopo varie settimane a digiuno di pesca, domenica mattina sono riuscito a riprendere una canna in mano, destinazione spigola al mare. Le intenzioni c'erano tutte e la voglia era tanta, ma appena arrivato sullo spot mi sono subito reso conto che qualcosa non quadrava. "Ci sono circa 5°, una leggera scaduta di libeccio ed un vento freddo e teso di tramontana" mi sono detto. "Ho un cappello da militare sovietico, due maglioni di pile e sto perdendo la sensibilità alle dita delle mani. Quindi..." mi sono domandato "come cavolo è possibile che ci siano cinque arzilli settantenni in costume a fare il bagno?"
La risposta che mi sono dato è stata identica a ad un altra domanda che mi sono posto a fine mattinata, ovvero: "come mai non ho preso una cippa manco oggi? Eppure le condizioni sembravano esserci...".

Volete sapere quale è?
Trote così se ne vedono sempre meno in Italia
Prima di dirvela, vi racconto un aneddoto.