venerdì 27 novembre 2020

La mia prima volta... Con il belly!

 Non sempre si ha la fortuna di trovare immortalata la propria "prima volta". No, non pensate subito alla telecamera nascosta che ha filmato qualcosa di scandaloso, ma pensate alla pesca a spinning. In questo caso, grazie all'amico Zurca, il vostro eroe Darth Waders si è ritrovato tra le mani un impietoso video sulla sua prima volta a bordo del suo fantastico belly boat, esperienza ormai risalente ad un mucchio di anni fa (meglio non pensare a quanta acqua è passata sotto i ponti).
Che fortuna! O magari sfortuna visto l'impietoso varo, al quale mancava solo la presenza della Contessina Serbelloni Mazzanti Viendalmare per rendere l'evento tragicomico perfetto. Siete curiosi? A voi la visione del video.


Leggo dal diario della giornata (in realtà un post scritto sul forum Apostoli dello Spinning):

Il ritrovo è stato da veri Svizzeri: tutti in perfetto orario, nemmeno ci aspettassero le fihe. Presentazioni di rito, cazzeggio di rito, sfottò di rito... arrivo al lago.

E qui inizia la mia iniziazione (scusate il gioco di parole). Parcheggio della macchina a circa 6 km di distanza dall'acqua. E' la mia prima volta in assoluto con un belly, in tutti i sensi (praticamente non lo avevo nemmeno mai visto dal vivo) e già ho la consapevolezza che mi dovrò fare un bel po' di strada con tutto l'armamentario in spalla. Manco le truppe cammellate in cammino verso Addis Abeba...

giovedì 19 novembre 2020

Altra moria di pesci per le acque toscane

 Questa volta è toccato a Sesto Fiorentino e precisamente al torrente Rimaggio, dove uno sversamento d'olio da un frantoio vicino all'alveo ha causato la morte di un gran numero di pesci. Insomma un altro disastro ambientale per la nostra regione. Purtroppo non riesce proprio ad entrarci nella zucca che la nostra vita dipende anche dalla salubrità dell'ambiente in cui viviamo e che bisognerebbe comunque rispettare la natura che ci circonda.

Foto de La Nazione


lunedì 16 novembre 2020

ZONA ROSSA: la pesca è vietata! Occhio alle sanzioni.

Purtroppo la regione Toscana da domenica è entrata nel colore rosso, indice che le questioni sanitarie non stanno andando per il verso giusto e che conseguentemente le restrizioni per la popolazione devono diventare - giustamente - più pesanti. Tra queste restrizioni ricade anche l'impossibilità di praticare la pesca sportiva.

Benché in un primo momento sembrasse che una attività sportiva individuale, quale la pesca, fosse comunque consentita entro i confini comunali (come accade in una regione arancione), il Governo si è espresso apertamente vietandola, come si può evincere dalla pagina dedicata sul portale governativo.

In zona rossa non si pesca!

Che dire... E' comunque un vero peccato.

Sinceramente non comprendo, ai fini del contenimento del contagio, quale sia la differenza tra l'attività di un pescatore ed una corsa od un giro in bicicletta (attività ancora permesse). Anzi, alla fine è più facile che stia da solo, socialmente distanziato, un pescatore, magari seduto sul proprio sgabello lontano dagli altri, piuttosto che un ciclista od un runner, che oltre a fare gruppo (specialmente i primi) nel loro movimento incontrano sicuramente più persone.

L'obiezione classica è che il loro, cioè la corsa e la bicicletta, è vero sport, inteso come movimento corporeo, mentre la pesca è un semplice passatempo. Per certi versi ciò è vero, però questo "passatempo" permette alle persone di rilassarsi e svagarsi all'aria aperta (cosa comunque fondamentale per il benessere della persona) con percentuali minime di rischio ai fini della salute, mentre un sport di impegno fisico espone sempre a maggiori rischi traumatologici, con possibile impatto sulla sanità in questo delicato momento. Inoltre, cosa ben più importante, in un periodo di crisi economica come quella attuale, l'attività alieutica permetterebbe alle persone anche il sostentamento, visto che con pochi euro di bigattini un mediocre pescatore può comunque procurarsi la cena. Vi sembra poco? Provate a sfamarvi con un fascione sgonfio o con una stringa della scarpa slacciata.

Detto questo, logicamente, non possiamo che adattarci alle regole, seguendo pedissequamente tutti i consigli e gli accorgimenti necessari a contenere questo maledetto virus del cazzo. Più staremo attenti, più staremo isolati, più velocemente la situazione si risolverà e prima torneremo a vivere normalmente. Quindi, cari miei, usate la mascherina e non fate gli stronzi.

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In attesa del prossimo post leggi gli ultimi articoli "da pescatori"