Eccomi a voi per un report velocissimo, giusto perché il primo pesce marino dell'anno è un sempre una cattura da sottolineare con i giusti fasti. Certo, mi sono divertito con seppie e calamari (più le prime dei secondi) e non sono mancati i piccoli antagonisti tipici del light rock fishing, ma avere in canna il primo cazzuto predatore dai denti affilati è sempre un emozione particolare.
Il pesce serra, croce e delizia degli spinner marini |
Ieri sera, dopo una difficile giornata di ufficio e con un sacco di cose da fare, invece di tornare a casa, fermarmi e cercare di fare il mio dovere, ho deciso di mandare a fare in culo tutti e di ritagliarmi un oretta di tranquillità e di pesca prima di cena. E così, caricata l'attrezzatura in auto, scappando dalle mie responsabilità come Jerri da Tom, mi sono diretto come una scoppiettata verso il mare.
Avevo sentito che qualche pesce nei giorni scorsi si era mosso, ma la serata placida, fredda e la totale assenza di movimenti in superficie non mi facevano presagire nulla di buono. Ma alla fine chi se ne frega... L'importante era godere della solitudine e di un po' d'aria salubre marina.
Intanto i lanci si susseguivano uno dietro l'altro, ma senza alcun risultato, salvo una decisa tocca all'artificiale che però dopo pochi secondi ho battezzato (anche per non abbattermi) come "incoccio su qualche schifezza a galla", dato che la mareggiata dei giorni scorsi aveva lasciato un residuo di detriti galleggianti. Ma il tuffo al cuore che mi aveva provocato aveva avuto anche l'effetto benefico di svegliarmi dal torpore serale e dai pensieri lavorativi, facendo aumentare in me la voglia di catturare qualcosa.
Così ho aperto le due plano a mia disposizione, mi sono messo a ragionare con più concentrazione ed ho selezionato l'esca sulla quale puntare da quel momento fino al ritorno a casa. Circa mezz'ora di orologio, visto che erano già scoccate le 20.00 e la cena si faceva prossima.
Il Coixedda è stato l'artificiale che poi ho agganciato al mio moschettone. Lanci lunghi, buona visibilità in acqua ed un nuoto molto particolare, ecco le tre cose che cercavo e che questo darter mi poteva garantire.
Fatto sta che entro il decimo lancio BAAMM!, dal nulla assoluto che presentava la distesa d'acqua di fronte a me si è materializzato improvvisamente un energico serra, con un attacco deciso portato lateralmente del quale ho goduto in diretta grazie alla luce del lampione alle mie spalle. La freccia verde metallizzata era parecchio incazzata e dalla difesa divertente, ma dopo poco (grazie all'attrezzatura non proprio light) ho avuto la meglio.
Salpata con il comodo guadino, ha poi riguadagnato la via del mare nella migliore tradizione del catch & release che ormai seguo senza ripensamenti.
Eccomi felice della cattura del primo serra dell'anno. |
Avanti così!
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