Novembre inoltrato, periodo in cui il freddo si fa sempre più consistente ed il mare è spesso dominato dai gelidi venti di terra che rendono la superficie piatta e l'acqua limpida, condizioni perfette per... rimanere a casa. Chi ama lo spinning marino ai predatori di stazza sa che le condizioni appena descritte suonano a morto. E così, a priori, rinuncia alla propria uscita di pesca per dedicarsi a maglia ed uncinetto. Liberissimo di farlo.
Però, se guardasse un po' più in la del proprio naso, si accorgerebbe che l'evoluzione delle esche e delle tecniche ha fortunatamente consegnato al pescatore la possibilità di continuare a dedicarsi allo spinning salso in altro modo. La più classica alternativa è il light rock fishing, ormai diffuso metodo di pesca dedicato ai piccoli predatori del sotto costa e non solo. Un modo di pescare divertente, poco impegnativo e dalle buone percentuali di successo.
Però, se guardasse un po' più in la del proprio naso, si accorgerebbe che l'evoluzione delle esche e delle tecniche ha fortunatamente consegnato al pescatore la possibilità di continuare a dedicarsi allo spinning salso in altro modo. La più classica alternativa è il light rock fishing, ormai diffuso metodo di pesca dedicato ai piccoli predatori del sotto costa e non solo. Un modo di pescare divertente, poco impegnativo e dalle buone percentuali di successo.
L'altra tecnica, della quale parlerò in questo articolo, è l'Eging ovvero quel metodo di pesca dedicato esclusivamente ai simpatici molluschi marini o, per meglio dire, ai nostri amici cefalopodi.
La seppia, la classica preda dell'eging |
Visto che i prossimi mesi sono anche quelli più proficui per praticare questa tecnica, cercherò di dettare delle regole di base per avere successo nella pesca di questi invertebrati belli da vedere, simpatici da fotografare e... buoni da gustare (anche se il coscienzioso pescatore a spinning dovrebbe praticare un intelligente catch & release anche con loro). Tanto per chiarire ulteriormente a coloro che sono digiuni delle "modernità" presenti nell'universo della pesca con esche artificiali, gli obiettivi dell'eging sono: la seppia, il calamaro, il totano ed il polpo. Tutti conosciuti abitanti del nostro disastrato mare che fortunatamente si trovano ad un tiro di artificiale dalla nostra canna e pertanto perfettamente catturabili dal pescatore che ha un po' di curiosità ed iniziativa.
E siccome io non posseggo una barca (come molti altri pescatori del resto), parlerò specificamente di pesca alle seppie, ai calamari, ai totani ed ai polpi praticata da terra, cioè direttamente dalla spiaggia o (come dirò) dai moli di un porto.
E siccome io non posseggo una barca (come molti altri pescatori del resto), parlerò specificamente di pesca alle seppie, ai calamari, ai totani ed ai polpi praticata da terra, cioè direttamente dalla spiaggia o (come dirò) dai moli di un porto.