Con ormai diversi anni di pesca alle spalle, da solo ed in compagnia, con esiti molto proficui ed anche clamorosi cappotti, vi propongo un approfondimento tecnico sulla pesca a spinning, comunque valido più in generale per tutte quelle tecniche non statiche che richiedono il movimento del pescatore: il mimetismo.
Ebbene, nonostante sia universalmente riconosciuto che il pesce non deve vedere il pescatore per essere fregato (mentre è il pescatore ad essere fregato se vede "una pesciolona" come quella della foto sotto), molti spinningofili continuano a sottovalutare la necessità di passare assolutamente inosservati durante la loro azione di pesca.
Ebbene, nonostante sia universalmente riconosciuto che il pesce non deve vedere il pescatore per essere fregato (mentre è il pescatore ad essere fregato se vede "una pesciolona" come quella della foto sotto), molti spinningofili continuano a sottovalutare la necessità di passare assolutamente inosservati durante la loro azione di pesca.
Per avere successo nella pesca a spinning, sembrerà banale, ma uno dei segreti è proprio questo: non farsi vedere dal pesce! Naturalmente non intendo il diventare invisibili, come accadeva in un famoso ed imperdibile episodio di Sampei, ma di essere i più cauti possibile nell'azione di pesca.
L'adeguato abbigliamento mimetico |
Innanzitutto, per chiarire meglio il concetto nella seguente trattazione, distinguerò due tipi di mimetismo: quello visivo e quello uditivo. Il primo è legato al vestiario indossato (ma come vedremo più avanti, non solo a quello), mentre il secondo al nostro modo di muoverci nell'ambiente circostante. Partendo da questa duplicità sensoriale, cercherò di sottolineare qualche errore comune a molti pescatori e di conseguenza suggerirò qualche accorgimento per migliorare il nostro approccio all'ambiente di pesca per aumentare così le chance di cattura.