In questa prolungata astinenza dalla pesca attiva, in testa mi frulla un turbinio di variegati pensieri sulle situazioni affrontate in tutti questi lunghi anni di attività con la canna in mano e gli artificiali in tasca. E mi tornano a mente tutte quelle occasioni in cui ho sottovalutato la necessità di avere una determina "cosa" insieme a me.
Ebbene, affinché i posteri possano imparare dagli errori dei contemporanei, mi accingo a vergare di nero inchiostro elettronico una specie di hit parade di quello che è sempre bene portarsi dietro quando si parte per affrontare una piacevole giornata di pesca in luoghi ricchi di pesci e lontani da casa e che proprio a causa della mancanza di una di queste fondamentali "cose" potrebbe trasformarsi in tragica avventura...
5° posto: un coriaceo impermeabile
Non importa che sia estate, primavera, autunno od inverno. Fedeli alla fantozziana regola che la nuvola da impiegato può attendere anche quattordici mesi per manifestarsi proprio l'unico giorno delle vostre agognate ferie, i furbi pescatori devono essere pronti ad affrontare la peggiore delle tempeste mai abbattutesi sulla terra, anche se il mitico Colonnello Bernacca avesse previsto un sole da spaccare pietre. Non abbiate alcun dubbio: partire da casa con il cielo azzurro ed il sole splendente equivale ad arrivare sul luogo di pesca sotto il diluvio universale!
Keeway, ponci, giacche tecniche, scegliete voi, ma portatevi dietro sempre qualcosa che vi possa proteggere con cura dall'acqua perché ad inzupparsi fino alle ossa ci vuole veramente poco.
Keeway, ponci, giacche tecniche, scegliete voi, ma portatevi dietro sempre qualcosa che vi possa proteggere con cura dall'acqua perché ad inzupparsi fino alle ossa ci vuole veramente poco.