Lo confesso: negli ultimi mesi ho completamente abbandonato la pesca al persico trota. Grave errore? Può darsi. E visto che lo pensavo anche io, negli ultimi giorni possibili (almeno in Toscana) ho cercato di recuperare il tempo perduto dedicando i miei aperispinning serali all'amico black bass.
Nonostante la grande voglia e le buone intenzioni, non è stato per niente facile collezionare catture. Anzi, se si escludono pinnuti in dimensione portachiavi, si può dire con estrema onestà che sono andato in bianco giorno dopo giorno. Vero che il tempo della mia battuta di pesca era limitato (un ora o poco più all'imbrunire) e che il tempo atmosferico di serata in serata si presentava sempre differente (una sera freddo, una caldo, poi vento, poi patana), ma le mie speranze stavano piano piano esaurendosi.
Il Jetterbug, un esca iperclassica |
Tanto che, passati i primi 45 minuti ed i primi 450 lanci, nonché una sessantina di esche differenti, lo spauracchio dell'irrimediabile cappotto si faceva sempre più minaccioso alle mie spalle. "Alè, pensai, rimango in media anche questa volta. Zero catture".
Il sole era sempre più basso e la fregola sempre più alta. Però il mio camminare lungo sponda mi aveva condotto in un angolo del laghetto molto interessante. Il fondale degradava lentamente e dalla superficie spuntavano dei rami secchi di alberi sommersi. "Il posto perfetto per un imboscata da predatore bastardo" pensai. Per l'ennesima volta analizzai tutte le esche in mio possesso, una dopo l'altra, ma in questo caso la mia attenzione si concentrò su un artificiale in particolare, il mitico jitterbug.
L'idea di un esca "rumorosa", non eccessivamente veloce e dal recupero continuo, mi sembrò perfetta per quell'angolo tranquillo pieno di ostacoli. Così, dopo averlo agganciato con cura al moschettone, presi la mira per lanciarlo in mezzo alle ramaglie senza correre un eccessivo rischio di perdita. Frustai con delicatezza per arrivare alla distanza utile, frenai lentamente la sbobinatura del trecciato, facendo cadere delicatamente l'esca in acqua, ed iniziai il recupero.
PLO-PLO-PLO... PLO-PLO-PLO... Dopo il terzo stop e la successiva ripartenza, l'acqua dietro l'esca si gonfiò repentinamente e... BAM!
L'amico black bass di chiusura |
Dopo una lotta interessante, condotta con delicatezza e massima attenzione, visto l'ambiente pieno di ramaglie sommerse, il mio amico black bass si è arreso a bocca aperta, pronto per farsi fare una foto in compagnia e darmi di persona l'arrivederci al primo di Luglio. Sicuramente non un persico trota da record, ma comunque belloccio e di una stazza adeguata al divertimento, tanto per tornarsene a casa per la cena con il sorriso sulle labbra conscio della difficoltà affrontata per poter effettuare tale cattura.
Ma la serata aveva da regalarmi ancora un emozione. L'arrivederci del sole al giorno successivo.
Ma la serata aveva da regalarmi ancora un emozione. L'arrivederci del sole al giorno successivo.
Un bellissimo tramonto che si specchia nell'acqua |
Con l'occasione, visto che alcuni sicuramente non lo sanno, in Toscana vigono alcuni divieti di pesca per specie e periodi dell'anno.
Questo è lo specchietto dei divieti che un buon pescatore sportivo deve sapere a memoria! E non venite fuori con le buffonate di aver pescato anche il primo giugno perché tanto la frega era finita... Storie! Se c'è un divieto, c'è un divieto e come tale va rispettato. Chiaro?!? Spero di si.
Questo è lo specchietto dei divieti che un buon pescatore sportivo deve sapere a memoria! E non venite fuori con le buffonate di aver pescato anche il primo giugno perché tanto la frega era finita... Storie! Se c'è un divieto, c'è un divieto e come tale va rispettato. Chiaro?!? Spero di si.
1. Per ogni giornata di pesca si applicano i seguenti limiti di cattura:
a) salmonidi 6 capi
b) persico trota 6 capi
c) persico reale 5 capi
d) luccio 5 capi
e) orata 5 capi
f) spigola 5 capi
g) ombrina 5 capi
h) cheppia 3 capi
2. È vietata la pesca di esemplari delle seguenti specie ittiche aventi lunghezza inferiore a quella indicata, misurata dall'apice del muso fino alla estremità della pinna caudale, e nei periodi a fianco riportati:
a) salmonidi centimetri 22; dal lunedì successivo alla prima domenica di ottobre al sabato antecedente l'ultima domenica di febbraio;
b) luccio centimetri 40; dal 1 gennaio al 1 aprile;
c) tinca centimetri 30; dal 15 maggio al 30 giugno;
d) carpa centimetri 35; dal 15 maggio al 30 giugno;
e) persico trota centimetri 30; dal 1 maggio al 30 giugno;
f) persico reale centimetri 20; dal 1 aprile al 30 giugno;
g) anguilla centimetri 30;
h) barbo centimetri 18;
i) storione centimetri 60;
j) cefalo o muggine centimetri 20;
k) passera o rombo centimetri 25;
l) spigola
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