In queste settimane di forzata astinenza alieutica a causa di impegni e maltempo, l'unica possibilità di sentirsi vicini alla pesca era quella di farsi un giro nelle mie zone marine alla ricerca di possibili spot buoni per le future battute di spinning salso.
Gira di qui, gira di la, qualche idea è venuta fuori, ma purtroppo sono venute fuori anche le varie problematiche legate ai nostri ambienti ancora ben lontani dall'essere "paradisiaci". Hai voglia a bubbolare contro i pescatori che trattengono il pescato indiscriminatamente o contro regole poco sensate delle autorità nazionali per salvaguardare qualche esemplare in più. Per carità, tutto è lecito, ma contro il degrado ambientale che ci troviamo di fronte, tali problematiche paiono bazzecole.
| Oli e carburanti in superficie, un immagine sempre più diffusa |
Uno sforzo necessario al rilancio dell'economia locale, con la speranza di dare nuovi posti di lavoro e creare un indotto che porti più risorse ad un area da anni in crisi. Idee giuste e condivisibili, ma purtroppo credo anche poco gradite dai nostri amici pinnati.
Ecco come si presentava l'acqua domenica scorsa
