Chinese soft stickbaits lures
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La busta fronte retro |
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La busta fronte retro |
Eccomi finalmente a scrivere della mia apertura al black bass per questo 2025. Anzi, per la prima volta da quando sono tornato a pescare a spinning anni fa, della mia prima assoluta pescata annuale al persico trota, nel senso che da ottobre dello scorso anno non avevo più imbracciato l'attrezzatura specifica per il nostro amico di origini americane. Tanto tanto tempo, davvero. Non mi era mai successo di non rompere le scatole al bass per dieci mesi consecutivi. Purtroppo l'interdizione di alcuni laghetti nelle mie zone ha limitato molto la possibilità di insidiare il black bass nelle vicinanze di casa e di conseguenza ho orientato le mie scelte alieutiche su altri obiettivi. Ma ieri sera, dopo una giornata di lavoro stressante, con il favore di un piacevole fresco vento di maestrale dopo settimane di calore insopportabile, ho deciso di recarmi ad un laghetto (sotto l'ubicazione con maps) che negli anni mi ha fatto piuttosto divertire.
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Il primo persico trota di questo 2025 |
Leggendo il Corriere.it si può trovare un interessante articolo sul merluzzo (nasello) presente nel mediterraneo, una specie che ormai sembra destinata al collasso e quindi all'estinzione. E questo perché? Perché viene pescata in modo intensivo attraverso l'utilizzo di reti a strascico, un problema della pesca che si trascina da decenni, ma che da decenni non ha ancora trovato una adeguata regolamentazione.
In realtà non sarebbe l'oggetto della pesca, ma evidentemente le attrezzature utilizzate dai pescherecci non fanno che catturare tonnellate di questo povero pesce in dimensioni minuscole (sotto i 20 cm. legali). E questi piccoli pesci finiscono nei piatti dei consumatori come pesca da frittura di paranza.
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Foto di ilgiornaledeimarinai.it |
Secondo le stime più recenti dello «Scientific, Technical and Economic Committee for Fisheries», il comitato scientifico europeo che monitora lo status degli stock ittici, il nasello è la specie “demersale” (ovvero che vive in prossimità del fondale) più sovrapescata del Mediterraneo occidentale, la parte di Mare nostrum che dalle coste Italiane raggiunge la Spagna. Nelle porzioni di mare italiane, gli stock di merluzzo sono stimati intorno al 9 per cento dei livelli considerati sostenibili, ovvero per scongiurare il collasso della specie, l’attuale popolazione dovrebbe essere 10 volte più numerosa. Il principale responsabile di questa sovrappesca, secondo lo stesso documento, è la pesca a strascico, che insiste proprio sui fondali, ed è per sua natura la meno selettiva.
Questo il link all'articolo con il video del Corriere.it.